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Elisabetta II, la Provenza e la Costa Azzurra

Elisabetta II, la Provenza e la Costa Azzurra

13 visite ufficiali. Ma quando la Regina Elisabetta II visitò il Sud della Francia?

Elisabetta II, un itinerario regale in Provenza

Le visite di Stato, si sa, privilegiano le capitali. Ma una delle 13 volte in cui si recò in Francia a rappresentare il Regno Unito insieme al Principe Filippo, la Regina Elisabetta “fuggì” da Parigi per visitare la Provenza in una trasferta tanto breve quanto concentrata. Come riporta Actu Vaucluse, fu esattamente 50 anni e pochi mesi fa che la sovrana e il marito si concessero qualche giornata provenzale: era la primavera del 1972.

Il soggiorno in Provenza portò la Regina Elisabetta e il Duca di Edimburgo dapprima a Nîmes e poi ad Arles. Successivamente, quindi, il Duca proseguì alla volta della Camargue, mentre la Regina si diresse ad Avignone dove la raggiunse il figlio maggiore Principe Carlo, ora Re Carlo III.

Ad Avignone, proprio come tanti di noi, Elisabetta II visitò il Palazzo dei Papi e ammirò il ponte di Saint-Bénézet dal Jardin des Doms.

Le altre tappe del breve viaggio in Provenza condussero la sovrana a Saint-Rémy-de-Provence e quindi a Les Baux-de-Provence, oggi uno dei villaggi più belli di Francia, prima di fare ritorno all'aeroporto di Marignane per riprendere il volo verso Londra.

Per un itinerario regale in Provenza, non resta che ripercorrere le tracce della Regina Elisabetta.

Vittoria ed Elisabetta II, in Costa Azzurra di persona o col cuore

Sovrana del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda dal 1837 al 1901, la Regina Vittoria era un’assidua frequentatrice della Costa Azzurra, dove soggiornò a lungo e a più riprese a partire dal 1882, quando vi si recò in incognito sotto il nome di Lady Balmoral: la sua affezione per la French Riviera ne fece di fatto un potentissimo veicolo di marketing presso i suoi sudditi.

Al contrario dell’ultima donna che l’aveva preceduta sul trono britannico, invece, risulta che la Regina Elisabetta II non abbia mai visitato personalmente la Costa Azzurra. Eppure, ebbe comunque a cuore questa terra scelta da tanti dei suoi concittadini come luogo di residenza permanente o secondaria.

I send you my grateful thanks for your kind message on the occasion of the Seventieth Anniversary of my Accession to the Throne

La testimonianza più recente è la cartolina che Elisabetta inviò alla British Association di Mentone per ringraziare i suoi membri che si erano riuniti al Palais de l'Europe, nel giugno scorso, per celebrare il Giubileo di Platino della Regina, cioè i suoi 70 anni di regno.

Niente di strano, quindi, se per rendere omaggio alla Regina di Elisabetta, morta giovedì 8 settembre, il venerdì a mezzogiorno i cittadini britannici di Nizza hanno tenuto una manifestazione in ricordo di Sua Maestà sulla Promenade des Anglais.

Impronte britanniche in Costa Azzurra

A pochi giorni dalla scomparsa di Elisabetta II, è il canale televisivo francese France 3 a ricordare le tre vicende che hanno reso “inglese” la Costa Azzurra, volgendo lo sguardo a una pagina di storia della French Riviera.

La “scoperta” di Cannes, località di villeggiatura

Politico, oratore e scrittore britannico, nel 1834 Lord Henry Brougham partì con la figlia Eleonore-Louise, malata, alla volta dell’Italia. Ma, ricorda France 3 “quando padre e figlia arrivarono al confine, all'epoca situato presso il fiume Var, i doganieri rifiutarono loro il passaggio, a causa del colera, così tornarono indietro”. Era dicembre quando padre e figlia raggiunsero Cannes, “che allora era solo un villaggio di pescatori concentrato intorno al Suquet”.

“Sedotto dal panorama, dall'azzurro e dalla dolcezza della vita, l'aristocratico acquistò un terreno nel gennaio 1935 nell'attuale quartiere di Croix-des-Gardes. Vi fece costruire una sontuosa villa che prese il nome dalla figlia, che morì il 10 agosto 1935 prima della posa della prima pietra”.

Villa Eleonore-Louise è considerata la prima residenza di villeggiatura a Cannes: lo stesso Lord Brougham, uso a invitare in Riviera gli amici dell'aristocrazia inglese, contribuì non poco a far crescere la popolarità della città e il suo appeal Oltremanica. Cannes gli ha dedicato una statua, collocata accanto al Palais des Festivals.

Le origini della Promenade des Anglais, tra realtà e leggenda

I fatti ci dicono che, a partire dal XVIII secolo, molti aristocratici britannici andavano a trascorrere gli inverni a Nizza, già rinomata per la mitezza del suo clima il suo clima mite. Alcuni di loro fecero costruire ville lungo la Baia degli Angeli, ma Nizza non aveva un lungomare degno di questo nome, né un sentiero per percorrere il litorale. Nacque allora la Promenade des Anglais.

La prima ipotesi riportata da France 3 a proposito delle ragioni della sua realizzazione vuole che “gli inglesi, dispiaciuti per gli abitanti di Nizza dopo un inverno rigido e un raccolto scarso, abbiano finanziato la costruzione di un lungomare. Fu il reverendo Lewis Way che, dopo aver tracciato la passeggiata, raccolse fondi per impiegare i disoccupati e i mendicanti del 1820 e 1821”.

Completati li lavori nel 1924, il tracciato fu battezzato "Strada del littorale", ma presto i nizzardi presero a chiamarlo, nella loro lingua, "El camin dei Inglés": un nome che fu mantenuto quando la contea di Nizza fu annessa alla Francia nel 1860.

France 3 segnala però che “secondo Hervé Barelli, specialista della storia di Nizza, nello stesso periodo gli inglesi fecero costruire una chiesa anglicana. «Stavano facendo una sorta di operazione di comunicazione per far accettare alla gente la costruzione dell'edificio in un paese cattolico come Nizza, quindi allo stesso tempo hanno fatto costruire la passeggiata»”.

Un colpo di cannone a Nizza

Il terzo “lascito” britannico in Costa Azzurra è il colpo di cannone che a mezzogiorno risuona per le vie di Nizza, nel solco di una tradizione che risale a 160 anni fa. Ancora una volta, è un esponente dell’aristocrazia del Regno Unito a metterci lo zampino.

Sir Coventry trascorre gli inverni a Nizza. Ma, esasperato dal fatto di non vedere la moglie in tempo per il pranzo, chiede al Comune di Nizza il permesso di sparare un colpo di cannone. L'idea è quella di avvertirla che è ora di tornare a casa”.

A quanto pare, il sindaco dell'epoca, M. Malausséna, accettò l'idea, anche in considerazione del fatto che l'ex colonnello dell'esercito inglese si sarebbe fatto carico dell’operazione e delle relative spese.

“La storia”, precisa France 3, “non ci dice come reagì la moglie in questione. Gli abitanti di Nizza adottarono la tradizione. Così, nel 1885, quando il Sir non rimase più a Nizza in inverno, il sindaco emise un decreto comunale” perché Lou Canoun de Miejour, il cannone di mezzogiorno, continuasse a sparare.

Da allora, a Nizza ogni giorno dell'anno viene sparato un “colpo di cannone”, sostituito oggi da un fuoco d'artificio. Unica eccezione il 14 luglio, quando Nizza resta in silenzio per rendere omaggio alle vittime dell’attentato terroristico del 2016: un uomo investì volontariamente con un autocarro in velocità la folla che assisteva ai festeggiamenti per la festa nazionale francese.

Nostradamus ha previsto la morte di Elisabetta II?

A conclusione di questo articolo, la domanda è d'obbligo, non fosse che per il fatto che Nostradamus è l'indovino provenzale per eccellenza, nato a Raint-Rémy-de-Provence e morto a Salon-de-Provence. Alcuni studiosi delle sue profezie avrebbero individuato le quartine che collocano la morte della sovrana del Regno Unito nel 2022. Ma la gran parte delle interpretazioni precedenti aveva convenuto sul fatto che la Gran Bretagna avrebbe dovuto avere un nuovo sovrano già nel 2020. Le due interpretazioni non sono comunque antitetiche: la prima in ordine di tempo, smentita dai fatti, non si riferiva necessariamente all dipartita della Regina, ma a un avvicendamento sul regio scranno. La seconda interpretazione coincide invece con i fatti, ma suscita più di qualche perplessità: la sua comparsa agli onori delle cronache post mortem (di Elisabetta II) non convince. In ogni caso, God save the King.