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Avignone, il Palazzo dei Papi si fa in tre

Avignone, il Palazzo dei Papi si fa in tre

Tutti i modi per visitare il monumento simbolo della città.

Avignone è stata dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’umanità per il suo centro storico, un complesso monumentale unico di cui fanno parte diversi elementi: la Cattedrale di Notre Dame des Doms e il complesso episcopale, il Museo del Petit Palais, il Ponte di Avignone, i bastioni e… il Palazzo dei Papi.

Avignone, Palazzo dei Papi © Philippe Bar

Il Palazzo dei Papi, un po’ di storia

“La casa più bella e più forte del mondo”. È così che il celebre storico francese Jean Froissart, fra le più autorevoli figure del Medioevo, descrisse il Palazzo dei Papi di Avignone nelle sue Chroniques. E pensare che, per costruirlo, ci vollero meno di vent’anni, dal 1335 al 1352.

Ma non tutti i pontefici che si succedettero ad Avignone ebbero l’opportunità di abitarvi: il primo, Clemente V, soggiornò ad Avignone in modo discontinuo, alloggiando nel convenuto dei Domenicani; e il suo successore, Giovanni XXII, si ‘accontentò’ di far adattare il palazzo episcopale, prossimo alla cattedrale, per farne la prima sede pontificia avignonese in grado di accogliere il governo della chiesa.

L’edificazione del Palazzo dei Papi va attribuita a Benedetto XII, che fece costruire un ricco e imponente palazzo pontificio (il cosiddetto Palazzo Vecchio), e Clemente VI, al quale si deve l’opus Novum (noto come Palazzo Nuovo). Dopo di loro vi soggiornarono altri cinque pontefici: Innocenzo VI, Urbano V e Gregorio XII prima della crisi di successione che diede luogo al grande scisma d’occidente; dopo – e in contemporanea alla presenza di ben sette papi sul trono di Roma – fu invece la volta di Clemente VII e Benedetto XIII.

Avignone, Palazzo dei Papi, esterno © C. Rodde

Il Palazzo dei Papi oggi

Carico di storia, il Palazzo dei Papi, con la sua maestosità e la sua imponenza, è a tutt’oggi il simbolo della città.

Le sale e i luoghi aperti ai visitatori sono 25: dagli enormi saloni di gala, dove si tenevano cerimonie e feste, alle sale del tesoro; dalle cappelle, agli appartamenti privati che contengono affreschi d’inestimabile valore. Le decorazioni pittoriche delle cappelle di San Giovanni e San Marziale, in particolare, sono attribuite al pittore italiano Matteo Giovannetti.

E il Palazzo si fa in tre per accogliere noi visitatori nel migliore dei modi, secondo gli interessi e le preferenze di ciascuno.

Avignone, Palazzo dei Papi, veduta d'insieme © Empreintedailleurs

La visita ‘classica’ del Palazzo dei Papi

Per chi ama farsi accompagnare dalla voce narrante di una guida, l'Uffico del Turismo di Avignone organizza visite guidate che permettono di scoprire l’universo dei Papi nel XIV secolo attraverso le sale della più grande fortezza gotica del mondo, il racconto della vita quotidiana a palazzo e l’evocazione di tutto lo splendore dei suoi fasti.

La visita “Era un Palazzo dei Papi” è in francese e viene proposta:

  • da aprile a ottobre e a Pasqua, la domenica alle 11.00;
  • in luglio e agosto, tutti i giorni alle 11.00 e alle  17.30.

Tutte le informazioni si possono trovare sul sito dell’Ufficio del Turismo di Avignone.

Avignone, Palazzo dei Papi, scorcio © Empreintedailleurs

La visita del Palazzo dei Papi in realtà aumentata

A chi si chiede perché le visite guidate al Palazzo dei Papi siano solo in francese e, tranne che in piena estate, non così frequenti, la risposta l’hanno data i visitatori degli ultimi anni decretando l’enorme successo delle visite con l’Histopad. Di cosa si tratta e come funziona?

Il Palazzo dei Papi è il primo e unico monumento al mondo a proporre l’Histopad a tutti i suoi visitatori incluso nel prezzo d’ingresso.

Stiamo parlando di un tablet innovativo che si esmprime in sette lingue, inclusa la nostra, e che permette al grande pubblico di scoprire o riscoprire i diversi spazi dell’edificio in modo interattivo e coinvolgente avvalendosi della realtà aumentata e della tecnologia 3D. Quello che in genere colpisce chi entra per la prima volta nelle grandi stanze di questo gioiello del patrimonio francese è il senso di vuoto dato dalla vastità degli spazi e dalla quasi totale mancanza di arredi: l’Histopad permette di ‘vedere’ le nove stanze principali del palazzo così come potevano essere nel XIV secolo. In più, il tablet mette a disposizione una vera e propria caccia al tesoro per i bambini, in una logica di edutainment: l’intero percorso è disseminato di monete con l’effigie dei papi che si possono trovare manipolando in 3d gli oggetti in cui sono nascoste.

Tutte le informazioni si possono trovare sul sito del Palazzo dei Papi.

Avignone, nel Palazzo dei Papi con l'Histopad © F. Olliver

Il Palazzo dei Papi vibra al calare della notte

Per chi è in cerca di sensazioni ed emozioni, vale la pena di aspettare l’estate. Ogni anno, da metà agosto a fine settembre, al calare della notte la corte d’onore del Palazzo dei Papi si veste di suoni e di luci con un nuovo spettacolo da sogno.

Nel 2019 sarà la volta di “Vibrations”, un’esperienza immersiva che, combinando magistalmente i suoni e le immagini proiettate contemporaneamente da 14 proiettori sulle quattro facciate della corte, conduce lo spettatore in un universo di sensazioni e vibrazioni spettacolare.

Tutte le informazioni si possono trovare sul sito Avignon Vibrations.

Avignone, la corte d'onore del Palazzo dei Papi © JP Campomar


Immagine della testata: Avignone, il Ponte e il Palazzo dei Papi visti dalla sponda opposta del Rodano © F. Olliver