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Camargue, dove l'uomo è un ospite

Camargue, dove l'uomo è un ospite

Una terra in cui l'uomo si adegua ai ritmi di una natura incontaminata e fragile, lasciando tracce del suo lavoro e della sua storia.

Un territorio selvaggio, fatto di mare, sabbia, stagni e migliaia di uccelli. Cavalli selvaggi e tori vi vivono all'aria aperta. L'uomo, che pure ha fatto crescere le vigne e ha costruito qualche villaggio, resta ospite rispettoso.

Gli imperdibili: Les Saintes-Maries-de-la-Mer, con la sua chiesa fortezza e il pellegrinaggio degli zingari; Aigues Mortes, città fortificata eretta dal Re Saint Louis e punto d’imbarco delle crociate, oggi monumeto nazionale; Saint Gilles e la sua abbazia (il suo triplo portone è un capolavoro dell’Arte Romanica del Sud); il Parco Regionale Naturale della Camargue, parte integrante della riserva nazionale della biosfera, da attraversare per i suoi paesaggi. E la parte, naturalisticamente unica, del delta del Rodano: il domaine de la Palissade, all'interno del Parco, dove le acque del fiume e quelle del mare si fondono; Salin-de-Giraud, con lo spettacolo delle saline più grandi d'Europa; il marais du Vigueirat che ospita tutte le specie di airone esistenti in Europa e, d'inverno, fino a 35mila anatre.