Quest'anno luglio si prospetta un mese caldo per i francesi, non tanto per il clima quanto per gli appuntamenti elettorali. Il 7 luglio si terrà il secondo turno per il rinnovo dell’Assemblea nazionale, la camera bassa del Parlamento. E solo quattro giorni dopo sarà eletto... il villaggio più bello di Francia 2024.
Il villaggio preferito dai francesi: i due candidati della Provenza
Giovedì 11 luglio alle 21.10 l'emittente televisiva France 3, in partenariato con France Bleu, trasmetterà Le Village préféré des Français 2024: una disputa pacifica che si tiene ogni anno dal 2013 per decretare qual è il più bello tra i villaggi più belli di Francia.
I 14 villaggi in lizza per il titolo - selezionati dal pubblico a colpi di televoto in appositi "gironi" locali e regionali - sono stati svelati a marzo. Quest'anno, straordinariamente, la Provenza avrà due villaggi candidati, in virtù del fatto che il suo territorio non coincidere esattamente con una regione amministrativa, ma ne coinvolge ben tre: Provenza-Alpi-Costa Azzurra, Occitania e Auvergne-Rhône-Alpes.
Si tratta di Gassin, nel dipartimento del Var, per la regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra, e di Grignan, nel dipartimento della Drôme, per la regione Auvergne-Rhône-Alpes.
I due sfidanti provenzali dovranno vedersela con Cléron (Bourgogne-Franche-Comté), l'Ile-Tudy (Bretagna), Collioure (Occitania), Saint-Dyé-sur-Loire (Centre Val-de-Loire), Thomery (Ile-de-France), Mers-les-Bains (Hauts-de-France), Monthermé (Grand-Est), Aregno (Corsica), Ry (Normandia), Villeréal (Nouvelle-Aquitaine), Sallertaine (Pays de la Loire) e Deshaies (in Guadalupa, per i dipartimenti e i territori francesi d'oltremare).
Perché votare Gassin: tra medioevo e Provenza
A pochi chilometri dal fermento estivo della costa, Gassin trova la sua armonia in una riuscita combinazione di patrimonio medievale e architettura provenzale. Le sue origini risalgono al XII-XIII secolo e non mancano le testimonianze di questo periodo: il tracciato degli antichi bastioni, "Leï Barri", la rue de la Tasco (la strada più antica del villaggio, dove si riscuotevano le tasse / tasco) con i suoi cortili, e la porta saracena, punto di accesso alla fortezza medievale.
La strada più ripida si chiama rue Rompe-Cuou: un nome piuttosto diffuso nella toponomastica dell'entroterra, traducibile tanto come Rompi-Collo (cou) quanto come Rompi-Fondoschiena (cul): data la pendenza, l'idea è comunque quella che, percorrendola, si rischi di rompersi qualcosa. Rue du Troubadour Rollet de Garcin fa riferimento a un personaggio inventato da Jean de Nostredame, fratello del celebre astronomo Michel de Nostredame, noto come Nostradamus.
Altri punti di interesse, la chiesa di Notre-Dame-de-l'Assumption (1558) e la cappella di Notre-Dame-de-la-Consolation (XI secolo).
L'atmosfera che si respira a Gassin è tipicamente provenzale: lungo le stradine fiancheggiate da antiche case fioriscono bouganvillee, oleandri e gelsomini. Le terrasses dei caffè e dei ristoranti sono un invito alla sosta: i vigneti dei dintorni producono alcuni dei migliori vini AOC Côtes de Provence.
Gassin, il più bel panorama del golfo
La Place Deï Barri offre uno spettacolo che ha conferito a Gassin la fama di "più bel panorama del Golfo". Dal belvedere del Barri, infatti, si possono vedere le Isole d'Oro (Port Cros, Levant e Bagaud), la baia di Cavalaire e gran parte della penisola di Saint-Tropez.
Ma Gassin, arroccato a 200 metri di altitudine, conta anche su altri punti di osservazione sui luoghi più belli della costa del Var: nelle giornate più terse lo sguardo arriva a raggiungere le Prealpi. A ovest, la terrazza di Montée Saint-Joseph rivela il massiccio dei Maures e la pianura con il castello di Grimaud. All'estremità settentrionale del villaggio, la tavola d'orientamento dell'Ufficio del Turismo offre la "più bella vista sul golfo", con un panorama che spazia dalla baia di Cannes alle isole di Hyères (e persino alle Alpi nelle giornate più limpide), passando per Sainte-Maxime, Grimaud, Port-Cogolin e la foresta dei Maures.
Perché votare Grignan, il villaggio-castello
Grignan è un villaggio medievale costruito su una piccola collina della Drôme meridionale, nel cuore della pianura del Tricastin: già avvicinandosi, il contrasto tra la pietra chiara del villlaggio e il paesaggio circostante - tra praterie e macchie, lecci e lavanda, ginestre e arbusti, appezzamenti di vite e tartufaie - regala uno spettacolo affascinante. Non lo è di meno l'atmosfera misteriosa che avvolge le stradine del villaggio e il paesaggio circostante durante le poche giornate invernali di nebbia, quando il mistral dimentica di ripulire il cielo.
La città-castello di Grignan, menzionata per la prima volta nel XII secolo, si sviluppò - sotto l'influenza della famiglia Adhémar, i signori che dominarono il Delfinato per diversi secoli - all'interno di una cinta muraria che contava ben 12 torri difensive. Nel XVI secolo, il villaggio fu ampliato oltre i bastioni con la creazione di zone abitate come il Grand e Petit Faubourg, la Porte du Tricot, la promenade et jeu du Mail (1550) e il mercato coperto del grano (1553) sul sito dell'attuale municipio. In questo stesso periodo fu costruita la collegiata di Saint-Sauveur e la fortezza medievale fu trasformata in un castello rinascimentale, il più grande del Sud-Est.
Il villaggio si fa apprezzare per le case dalle facciate in pietra chiara e dai tetti a tegole rotonde, tipiche della regione, costruite una vicina all'altra. Passeggiando per le stradine in pendenza, ci si imbatte anche nel Lavoir du Mail (il lavatoio), costruito nel 1840, nel campanile, un'antica porta fortificata del XIII secolo che fu sopraelevata nel 1600 per ospitare il primo orologio pubblico, e nel museo-laboratorio di stampa e tipografia.
Madame de Sévigné e la fama letteraria di Grignan
Il villaggio conobbe un altro periodo di auge nel XVII secolo quando, preisamente nel 1669, François de Castellane Adhémar, conte di Grignan, prese in moglie Françoise Marguerite de Sévigné, figlia di Marie de Rabutin-Chantal, marchesa di Sévigné. La stessa Madame de Sévigné soggiornò più volte nel castello, apprezzandone l'eleganza e la bellezza dei paesaggi ai sui piedi.
Da allora, Grignan ha saputo legare la sua notorietà alle celebri Correspondances di Mme de Sévigné con la figlia (una corrispondenza originata dalla sofferenza per la separazione dall'amata progenie), coltivando il suo patrimonio letterario con la stessa cura con cui coltiva il suo terroir.
Ne sono testimonianza diversi eventi: i Rencontres du Livre, de la Truffe et du Vin che ogni anno, tra fine gennaio e inizio febbraio, riuniscono gli amanti della gastronomia (la produzione del tartufo è un must della della Drôme Provençale) e della cultura; il Festival de la Correspondance che si svolge per 5 giorni a luglio; le Soirées Musicales de Madame de Sévigné che si tengono in agosto. Ottime occasioni, anche, per scoprire i vini DOP Grignan-les-Adhémar e Côteaux du Tricastin.
Sempre a Madame de Sévigné si deve una definizione impeccabile dei panorami che il villaggio di Grignan offre ai suoi quattro punti cardinali: una "vista bella e trionfale" che si può ammirare dalle terrazze del castello. A sud-est sono ben visibili il Mont Ventoux, la cresta di Saint-Amand e le Dentelles de Montmirail, mentre a est spiccano le montagne di Nyons e delle Baronnies Provenzali. A ovest si vede il Rodano e a nord la Montagna della Série.
Gassin o Grignan?
Per sapere quale sarà il "bello tra i più belli", non resta che sintonizzarsi su France 3.
Letto su: France Bleu. inProvenza ha parlato di Gassin qui e Grignan qui.