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D'autunno a Collobrières, nel regno di sua maestà la castagna

D'autunno a Collobrières, nel regno di sua maestà la castagna

Dalla costa del Var al villaggio medievale: la stagione perfetta per una gita fuori porta piena di scoperte.

Da Bormes-les-Mimosas a Collobrières, cambio di scena

La Provenza più autentica? Collobrières, per esempio. Mai sentito? Eppure… Affascinante borgo nel bel mezzo del massiccio dei Maures, lo si raggiunge in meno di mezz’ora dalla più nota Bormes-les-Mimosas, cittadina fiorita in ogni stagione dell’anno.

Bormes-les-Mimosas

La nostra proposta è di andare da Bormes-les-Mimosas a Collobrières allungando un po’ il tragitto, lungo uno degli itinerari turistici che attraversano le colline del massiccio (i Maures raggiungono un’altitudine massima di 776 metri al Signal de la Sauvette). Teniamoci invece per il ritorno la strada che segue il corso del fiume, il Real Collobrières, costeggiata dai vigneti AOC Côtes de Provence.

Collobrières, scorcio del Real Collobrières

Lasciata alle spalle Bormes, già dopo qualche curva l’aria e la luce tipici del litorale fanno spazio a tutt’altri scenari. E, quanto più ci si avvicina a Collobrières, tanto più ci si addentra nel fitto dei boschi di castagni e querce da sughero il cui manto, in autunno, si tinge di tutti i toni del rosso, del giallo e dell’arancio. Basterebbe l’esperienza del foliage per fare di questo entroterra del Var una fantastica destinazione ottobrina.

Lo spettacolo del foliage

Collobrières, la capitale della castagna

Se le chiome verdi e dorate dei castagni appagano lo sguardo, i loro frutti soddisfano il palato. Collobrières – considerata non a caso la capitale della castagna – è una promessa di profumi e sapori: il frutto è versatile e si presta a innumerevoli interpretazioni.

Collobrières, capitale della castagna

La versione street food è il gelato alla castagna: le gelaterie e pasticcerie del villaggio lo declinano in diverse sfumature e abbinamenti. La versione souvenir, a sua volta, può assumere diverse forme: crema di marroni nature o aromatizzata; marron glacé interi o a pezzetti, nudi o avvolti in una scorza di cioccolato, all’asciutto o affogati nel rum o nel cognac; marroni canditi immersi nel loro sciroppo; castagne essiccate, farina di castagne e purea di castagne per chi vuole cimentarsi in qualche ricetta…

Collobrières, le specialità della Confiserie Azuréenne

Dal 1948 la Confiserie Azuréenne, produttore artigianale e custode dei metodi di fabbricazione e conservazione di tutto questo ben di Dio, è il fiore all’occhiello di Collobrières. Al pubblico, oltre alla boutique dove fare provviste e alla terrazza dove gustare i gelati sur place, propone una visita al Musée de la fabrique du marron glacé, dedicato alla storia della lavorazione della castagna, con la sua collezione di strumenti e macchinari d’epoca utilizzati per trasformare le castagne in deliziosi prodotti dolciari.

Collobrières, i vecchi macchinari per la lavorazione delle castagne

Quanto alla versione liquida della castagna, la Confiserie Azuréenne produce un ottimo liquore, ma basta percorrere qualche decina di metri della strada principale del villaggio per raggiungere la Brasserie Tchouc, birrificio artigianale che valorizza i prodotti del territorio: per farsi un’idea, non resta che sorseggiare un’Épique al gusto di castagna o un’Impériale ai marron glacé, come pure un’Acidulée per ritrovare un’eco gustativa dei lamponi del sottobosco.

Collobrières, la birra ai marron glacé del birrificio Tchouc

Ottobre, la Festa della castagna di Collobrières

Alla base di diversi piatti proposti tutto l’anno dalla ristorazione locale, in autunno castagne e marroni sono le vedette incontrastate della Festa della castagna e del territorio.

Collobrières, caldarroste alla Festa della Castagna

Giunti alla 13a edizione, i festeggiamenti durano a lungo: il frutto domina la scena per ben tre domeniche, le ultime di ottobre (nel 2024, il 13, 20 e 27 del mese), con il mercato dei produttori, visite e passeggiate guidate gratuite, degustazioni di prodotti a base di castagne del massiccio dei Maures, esposizioni e dimostrazioni di artigianato locale, intrattenimento musicale, gruppi folkloristici, balli…

Per l’occasione si mobilita tutto Collobrières, e la presenza attiva dei rappresentanti dei Comuni gemellati conferisce alla festa un tocco di internazionalità: nelle giornate della festa, nel villaggio si sente parlare italiano, spagnolo e perfino giapponese.

Collobrières, specialità di castagne e non

Viaggiare nel tempo a Collobrières

Che sia per stuzzicare l’appetito o per favorire il processo digestivo, una passeggiata per le stradine acciottolate di Collobrières s’impone.

Collobrières, le strade acciottolate

Dal parcheggio municipale si raggiunge immediatamente il Pont-Vieux, l’antico ponte che permette di attraversare il Réal Collobrières. I corso d’acqua disegna il profilo del borgo e ne designa il nome: “Collobrières” deriva dal provenzale “coulòbri”, in francese “couleuvre”, una sorta di serpente – a cui sono legate diverse leggende provenzali – la cui forma richiama le curve sinuose del fiume.

Collobrières, il Pont-Vieux

Se il Réal Collobrier regala scorci poetici, il villaggio non è da meno. Collobrières, infatti, combina la tranquillità dell'entroterra provenzale con un ricco patrimonio locale e, come accennato, un ambiente naturale decisamente generoso. Salendo dal centrale Boulevard Carnot alla parte alta del villaggio, dove le rovine della chiesa di Saint-Pons dominano la vallata, si può passeggiare anche in un’altra dimensione temporale lasciandosi trasportare dall’applicazione Archistoire.

Collobrières, le rovine della chiesa di Saint-Pons

Gratuita, l’app guida l’utente lungo un percorso dal medioevo a oggi che tocca i punti più significativi di Collobrières, sovrappone panorami a 360° e foto d’epoca, rivela aneddoti e documenti originali. Un modo piacevole per conoscere l’identità del villaggio e la sua storia, e scoprirne i segreti: Archistoire offre anche la possibilità di fare un tour virtuale di luoghi irraggiungibili o inaccessibili, ma esistenti nel mondo reale.

Collobrières, bottega

Tutto attorno a Collobrières, un territorio pieno di sorprese

Non solo natura, attorno a Collobrières. Ma è attraverso i sentieri escursionistici immersi nella foresta di querce e castagni che si raggiungono con facilità mete interessanti come i menhir del Plateau Lambert, i due più grandi megaliti di questo tipo conosciuti in Provenza, o l'orrido di Destéou.

Massiccio dei Maures

Uno dei percorsi più spettacolari è il sentiero che porta alla Chartreuse de la Verne, monumento storico e centro spirituale nel mezzo della foresta.

Fondato dai monaci certosini nel XII secolo, il complesso – aperto al pubblico e visitabile tutto l’anno – è tuttora occupato da una comunità di suore appartenenti alle Monache di Betlemme.

Collobrières, Chartreuse de la Verne - By VT98Fan, - Own work, CC BY-SA 3.0

Più brevi ma non meno interessanti, gli itinerari a piedi intorno al villaggio, come il Sentiero delle scoperte e il Sentiero botanico.

Appena fuori dall’abitato, infine, l’arboretum di Collobrières è una sintesi riuscita tra le specie locali e quelle che Georges Martel, l’ingegnere agrario con la passione per la botanica dal quale il parco prende il nome, ha introdotto da altre latiutudini: ex proprietario dell’appezzamento sul quale oggi insiste l’arboretum, Martel ha portato con sé semi dai suoi numerosi viaggi nel mondo intero e li ha sparsi su questo bellissimo terreno accanto al fiume facendone un bosco tra i boschi.

Prima di partire per Collobrières

L'Ufficio del Turismo di Collobrières (+39 (0)4 94 48 08 00) si trova all'1 di boulevard Charles Caminat (83610 Collobrières). Prima di partire per Collobrières e il Massiccio dei Maures vale la pena di consultare il sito di Méditerranée Porte des Maures Tourisme. Tutto, ma proprio tutto, sul dipartimento del Var si può trovare su Visit Var, mentre altre informazioni si possono trovare su ExploreFrance™.

Collobrières, l'Ufficio del Turismo

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