Seillans è un incantevole villaggio dell’Alto Var che esprime alla perfezione lo stile accogliente dei villaggi provenzali. Vi troverete, infatti, viottoli acciottolati, piazzette, castelli medievali e, intorno, distese di uliveti e vigneti a perdita d’occhio.
Meno preso di mira dal turismo rispetto ad altri centri per la sua posizione un po’ defilata, Seillans rimane uno dei borghi più suggestivi della Provenza.
Gli incontournables di Seillans
Come ogni meta turistica che si rispetti, anche Seillans ha i suoi ‘incontournables’, visite o attività imperdibili in un tour del villaggio. Antico borgo medievale fortificato, pur nelle sue dimensioni ridotte Seillans vanta infatti un patrimonio culturale e storico di tutto rispetto.
Nel centro del villaggio, una delle particolarità è il colore ocra delle facciate delle case, con le tegole bruciate dal sole montate a gradoni. Passeggiando per le strade acciottolate si scoprono inoltre un susseguirsi inatteso di antichi portici, numerose fontane e cortili ombreggiati.
Da vedere nel centro del villaggio di Seillans sono senz’altro i simboli di un passato medievale in cui la città era fortificata: il castello, la torre e la porta saracena.
Nella sua storia, Seillans ha subito molte influenze che è possibile scoprire attraverso le visite guidate del villaggio proposte dall'Ufficio del Turismo.
La Cappella di Notre-Dame de l'Ormeau
La Cappella di Notre-Dame de l'Ormeau è un luogo essenziale da visitare appena fuori Seillans: si trova a 2 chilometri dal villaggio.
L’edificio religioso fu costruito nel XII secolo e possiede una delle più belle pale d'altare barocche del XVI secolo in Francia.
La Maison Waldberg, cuore artistico di Seillans
Visitare Seillans significa immergersi nel suo patrimonio culturale più recente. Alla Maison Waldberg Donations Max Ernst-Dorothea Tanning et Stan Appenzeller, in Place du Thouron, si possono visitare le collezioni dei tre artisti che fecero di Seillans il loro posto del cuore.
La coppia Max Ernst-Dorothea Tanning vi trascorse gli anni dal 1964 al 1976, a testimonianza dei quali restano un centinaio di acqueforti, litografie e incisioni.
A completare i tesori del museo, una parte dell’opera di Stan Appenzeller (1901-1980), pittore dal percorso storico e artistico atipico amico dei provenzali Jean Giono et Lucien Jacques. Del pittore mentonese, il Comune di Seillans possiede un'importante collezione di quasi 800 tra dipinti, oli, carboncini e disegni.
Max Ernst e Dorothea Tanning: gli anni a Seillans
Tedesco lui, americana lei, Maximilian Maria Ernst e Dorothea Margaret Tanning si incontrarono a New York, si sposarono a Beverly Hills, conobbero e alimentarono la movimentata vita artistica di Parigi e, come altre coppie del mondo dell’arte del ‘900, si lasciarono catturare dal fascino dei paesaggi provenzali, dove condivisero gli anni più maturi.
Anni molto più felici, per l’esponente del surrealismo, di quella che era stata la sua drammatica “prima volta” in Provenza: iniziata da poco la Seconda Guerra Mondiale, Max Ernst, che si trovava in Francia, venne infatti arrestato come straniero nemico e internato nel campo di Les Milles, vicino ad Aix-en-Provence. Era il settembre 1939, e dovette attendere fino al marzo del 1941 per ottenere il visto che gli permise di rientrare negli Stati Uniti.
Anche Dorothea Tanning si avvicinò per un periodo alla corrente del surrealismo, del quale utilizzava i linguaggi, ma dal 1950 cambiò radicalmente il suo approccio artistico e divenne una delle prime donne che osarono invertire il punto di vista erotico nell'arte: i suoi dipinti esprimono le fantasie della donna considerata come individuo a sé stante, e non più solo come proiezione del desiderio di un uomo.
Il periodo provenzale di Tanning si concluse con la morte di Ernst, a seguito della quale l’artista fece ritorno in America, ma non dimenticò mai gli anni felici insieme al marito a Seillans. Il 24 giugno 1994, Dorothea tornò infatti per qualche giorno a Seillans, per inaugurare Le Génie de la Bastille, la grande scultura in bronzo di Max Ernst donata al comune. Anche oggi, Il genio della Bastiglia si può vedere in Place de la République, dove si affaccia sulla piana di Seillans.
L’altra arte di Seillans: le ceramiche
Surrealisti a parte, Seillans è patria anche di un’altra forma d’arte, o meglio di artigianato artistico: la ceramica.
Nonostante questo tipo di economia si fosse sviluppato soprattutto nella vicina Fayence, dove negli anni trenta una fabbrica di ceramica arrivò ad attrarre mano d’opera anche dai paesi vicini, Seillans non è da meno e la sua arte della ceramica è unica nella zona.
Ogni anno, il 15 agosto, il villaggio mette in mostra le opere di una trentina di espositori professionisti con le Vertiges de l'Art, una giornata interamente dedicata all'arte della ceramica.
Passeggiate e mercati: Seillans, un buon punto di partenza
Seillans è una meta interessante per chi vuole godersi qualche giorno di art-de-vivre provenzale.
Da un alto, infatti, il villaggio è al centro di una natura rigogliosa ed è un buon punto di partenza per percorrere diversi sentieri e godere di magnifiche passeggiate. Peraltro, l’ecosistema diventa estremamente fragile in estate, quando subisce maggiormente gli effetti negativi del cambiamento climatico e le negligenze di un turismo talvolta poco attento. Insomma, “maneggiare con cautela” per preservare il patrimonio naturale e paesistico.
Dall’altro lato, la posizione di Seillans permette di raggiungere facilmente e in poco tempo i mercatini provenzali del Pays de Fayence, l’area intercomunale di cui lo stesso borgo fa parte. I giorni di mercato? Seillans, mercoledì mattina; Bagnols-en-Forêt, mercoledì e sabato mattina; Fayence, martedì, giovedì e sabato mattina; Mons, domenica mattina; Montauroux, martedì mattina; St Paul en Forêt, lunedì mattina.
Informazioni
Per altre informazioni su Seillans, visite guidate e iniziative culturali:
Office de tourisme intercommunal du pays de Fayence
Place Léon Roux - Centre village, Fayence
+ 33 (0)4 94 76 01 02
Leonardo Amorese - Redazione Junior
P.S. Seillans è uno dei villaggi più belli di Francia!
Immagine principale © OTIPF/Nico GOMEZ