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Aspettando il Natale, let's go shopping a Biot

Aspettando il Natale, let's go shopping a Biot

A caccia di regali e convivialità in Costa Azzurra.

Il ponte dell’Immacolata a Biot

Quest’anno la destinazione perfetta per lo shopping natalizio è Biot: le boutique dei créateurs propongono regali originali e pezzi unici alla portata di ogni budget, tra arte e artigianato artistico; il clima è quello dell’inverno mite della Costa Azzurra senza il rischio di affollamento del litorale; l’atmosfera natalizia è assicurata dalla manifestazione Biot j’adore Noël che prende il via già il 1° dicembre; l’accoglienza è nel Dna dei biotois.

Biot Village e i suoi colori

Le distanze dall’Italia sono tutt’altro che proibitive: a portata di auto per chi arriva dal Nordovest e a solo un quarto d’ora dall’aeroporto di Nizza per tutti. In altre parole, basta una manciata di giorni – come il ponte dell’Immacolata – per un assaggio di vacanze prima delle festività di fine anno.

Opera di Jean Paul Van Lith © Ville de Biot

Una lunga giornata di shopping a Biot

Per chi va di fretta, meglio un grande magazzino, un centro commerciale o un outlet. Anche per far compere, infatti, Biot è il posto giusto per regalarsi un po’ di tempo e scambiare quattro chiacchiere.

Lo shopping a Biot è prima di tutto sinonimo di incontri con artisti e créateurs: varcata la soglia di una galleria o una boutique che molto spesso è anche atelier o laboratorio, scattano conversazioni appassionanti, intrise di storie dei singoli pezzi, racconti di tecniche e materiali, ispirazioni e scintille creative, aneddoti personali e curiosità della vita del villaggio.

Géraldine Heduy al lavoro nel suo laboratorio © Ville de Biot

In Place des Arcades – un ottimo punto di partenza – non può sfuggirvi la boutique con micro laboratorio di Maura Biamonti, una dei numerosi artigiani gioiellieri di Biot. Approdata in questo angolo di Costa Azzurra dopo oltre 20 anni da designer di gioielli contemporanei in Italia, Maura vi racconterà perché ha scelto Biot per fare il salto “dal disegnare al fare”, e come nei suoi gioielli il metallo, le pietre preziose e la natura sono in armonia: la gemma di un anello è una bacca o un coccio di vetro levigato dal mare, il pendente di un orecchino la scaglia di una pigna o una goccia di resina.

Anello con semi di Maura Biamonti

Le ceramiche di Biot: declinazione contemporanea di un sapere antico

Se siete alla ricerca di un regalo unico, andate a far visita a uno dei ceramisti del villaggio: Elisabeth Brainos, Philippe Cardillo, Jacky Coville, Géraldine Heduy, Noël Monmarson, Dominique Pérot, Martine Polisset, Rachel Rivière, Véronique Torrelli e Jean-Paul van Lith… Eredi di un’antica tradizione di cui è testimone il Musée d’Histoire et de Céramique di Biot, oggi sono una decina e creano pezzi assolutamente originali (anche di dimensioni facilmente trasportabili).

Biot, Museo di Storia e Ceramica

Martine Polisset, ad esempio, padroneggia una delle tecniche più antiche, il colombino: prima plasma l’argilla in forma di corda (detta appunto “colombino” o “lucignolo”), e poi avvolge più colombini tra loro e li lavora insieme per dare forma agli oggetti. Impossibile realizzarne due uguali. Opera di Martine Polisset © Ville de Biot

Mentre attraversate il villaggio per andare a trovarla – Martine vive e lavora in Rue de la Poissonnerie, in quella che era la cantina di un forno del XIV secolo – potreste imbattervi in una delle Volets de Noël: dal 1° dicembre alla vigilia di Natale, a Biot le persiane di 24 finestre del centro si aprono svelando piccoli capolavori un giorno dopo l’altro e le strade si trasformano in un gigantesco calendario dell’Avvento (per i ritardatari: la mostra a cielo aperto resterà visibile fino a metà gennaio).

Biot Village, Volet de Noël © Ville de Biot

Tra shopping natalizio e pause golose

A Biot, shopping natalizio e pause golose si combinano alla perfezione. Basta fare un salto alla Chocolaterie Marc Saint-Saëns, al 24 di Rue Saint-Sébastien. Maestro artigiano cioccolatiere, Marc realizza insieme alla sua brigata ogni tipo di ganache, praline, gelatine di frutta, tartufi, frutta e frutta secca ricoperta di cioccolato (perfetta come mendiants per ossequiare a dovere la tradizione dei 13 dessert del Natale provenzale ), tuiles e deliziosi macaron.

Chocolaterie Marc Saint-Saëns © Ville de Biot

 Un’alternativa non meno gustosa nel cuore del vecchio borgo è Les délices de Lia, in Rue des Roses: piccolo scrigno di prodotti regionali a livello strada, a seconda della stagione serve spuntini e light lunch dolci e salati sulla terrazza esterna o nella sala da tè al primo piano. Tra le proposte di prodotti locali e di stagione, la specialità più apprezzata sono i petits-farcis: verdure ripiene al forno tipiche della cucina nizzarda. Interessante, in periodo di regali, anche la piccola selezione di oggetti di decorazione e profumazione d’interni.

Les Délices de Lia, selezione di oli di Provenza © Ville de Biot

Fuori dal vecchio villaggio, lungo la Route de Valbonne, merita una sosta la “casa del miele” di Bee Riviera: con 500 alveari disseminati in tutto il dipartimento – oltre che a Biot, ce ne sono a Gourdon, Vallauris, Sospel, Isola e in molte altre località – gli apicoltori delle Alpi Marittime producono miele iperlocale e lo vendono qui insieme ad altre golosità a km zero.

Le arnie di Bee Riviera © Ville de Biot

Regali di vetro, ma non siamo a Murano

Il vetro, a Biot, è sinonimo di competenza e tradizione. L’avventura è cominciata nel 1956, quando Eloi Monod perfezionò un metodo semplice per la lavorazione del vetro e creò La Verrerie de Biot, tutt’ora in attività, dove anche oggi si formano i giovani talenti. Nella sede dello Chemin des Combes, potete osservare i maestri vetrai di Biot al lavoro e, volendo, seguire voi stessi – o, perché no, regalare – uno stage di lavorazione del vetro. L’idea più originale da portarsi a casa per Natale sono gli oggetti di vetro che “brillano nel buio”.

Verrerie de Biot, il vetro a bolle della tradizione locale

Oltre alla Verrerie de Biot, nel comune è tutt’ora attiva una decina di laboratori, e non importa se siete già stati più e più volte a Murano: la “specialità” di Biot è il vetro con le bollicine!

Verrerie du Val de Pome © Ville de Biot

Andate a scoprirla da Sébastien Sappa, alla Verrerie Farinelli, oppure al Centre du Verre Contemporain di Robert et d’Antoine Pierini (nel vecchio frantoio di Biot), o ancora alla Verrerie du Val de Pome di Daniel et Christophe Saba. Gli altri maestri vetri a cui fare visita sono Stephane Chion, in arte Cesium, Léo Glassdream (il vero cognome è top secret), Nicolas Laty e Eddie Légus, il solo che utilizza la tecnica della lavorazione del vetro artistico con il cannello.

Verrerie Farinelli © Ville de Biot

Biot, città dei mestieri artistici dove fare lo shopping di Natale

Se è grazie ai mestieri legati alla lavorazione del vetro a bolle che Biot detiene il marchio Ville et Métiers d’Art da più di 25 anni, nel tempo il villaggio ha saputo declinare la sua vocazione primigenia anche in molte altre direzioni, puntando sulla capacità di accogliere talenti creativi.

Per questo oggi hanno il loro studio o il loro negozio a Biot – e in molti casi realizzano le loro opere in loco – più di 80 tra artisti e artigiani: pittori, scultori, disegnatori, ceramisti, gioiellieri, orafi, pellettieri, modisti, fotografi...

Opera di Noël Monmarson © Ville de Biot

Se siete ancora indecisi, puntate dritti verso Place de l’Eglise. Qui l’associazione La créative ha allestito una boutique con show-room per le creazioni prodotte dai suoi 27 membri: oggetti e opere originali, pezzi unici o edizioni limitate numerate realizzate in esclusiva per questo spazio, a prezzi accessibili.

Biot Village, la boutique dell'associazione La Créative

Ingannare il tempo aspettando il Natale a Biot

Esaurita la lista dei regali di Natale, non vi resta che ripartire. Se invece state cercando pretesti per prolungare il soggiorno a Biot e godere della sua accoglienza, eccoli:

  • festa di Saint-Nicolas: 6 dicembre al Centro ricreativo;
  • festa di Santa Lucia: 13 dicembre all’Espace Saint-Philippe (ore 17.00);
  • grande mercato gastronomico e artigianale: dal 15 al 30 dicembre nel centro storico;
  • concerto di Natale di Biot Enchantant e Musiques en Jeux: 16 dicembre nella chiesa di Sainte-Marie-Madeleine (ore 18.00);
  • pista per gli slittini (per i bambini): dal 16 al 30 dicembre in Place des Arcades (tranne il 25 dicembre);
  • passeggiata con gli asini (per i bambini): dal 16 al 30 dicembre (tranne il 25 dicembre);
  • torre infernale, biliardo giapponese, gioco dei sassi, catapulta ecc. (per i bambini): dal 16 al 30 dicembre (tranne il 25 dicembre);
  • passeggiate “La magia del Natale”: 16, 22, 23 e dal 26 al 30 dicembre;
  • festa del tè di Natale: 17 dicembre;
  • serata della raclette gigante: 18 dicembre nel centro storico (20.00);
  • concorso di maglioni natalizi: 19 dicembre (19.00);
  • geocaching: 20 dicembre;
  • serata “dopo sci”: 21 dicembre in Place de Gaulle (20.00);
  • festival di cucina natalizia: dal 23 al 30 dicembre.

Per saperne di più su Biot, le opportunità di shopping nel villaggio e il programma di eventi Biot j’adore Noël, è possibile rivolgersi all’Ufficio del Turismo di Biot (4 chemin neuf, Biot, +33(0)4 93 65 78 00), uno dei pochi che hanno ottenuto il marchio Qualité Tourisme™ fin dal 2017.

Immagine principale: La Verrerie de Biot © Ville de Biot

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