Pan bagnat da record ad Antibes
Continua l'ascesa del pan pagnat. Dopo che a giugno CNN Travel ha inserito il pan bagnat di Nizza nella lista dei 23 sandwich più buoni del mondo, il 24 luglio Antibes ha battuto il record del pan bagnat più grande del mondo. Il vecchio record era di 1,04 metri ed era detenuto da Nizza: Antibes è riuscita ad abbatterlo con un pan bagnat di 1 metro e 29 centimetri di diametro, certificato dall'ufficiale giudiziario.
Merito del comitato del festival del quartier di Fontoinne, che ha organizzato la sfida culinaria, e degli antibois che si sono impegnati a raccoglierla. Per riuscire nell'impresa hanno preparato l'impasto il giorno prima, per poi farcirlo con 15 kg di pomodori, 6 kg di peperoni e 5 kg di tonno e innumerevoli foglie di basilico, oltre agli altri ingredienti previsti dalla ricetta tradizionale: fagioli, ravanelli, carciofi, sedano, cipolline, olive nere di Nizza, tonno o acciughe, uova sode, olio d'oliva, pepe e sale, aceto.
Onore ad Antibes e... a quando la rivincita, amici di Nizza?
L'OM si è venduta i pezzi dello stadio di Marsiglia
Lo ha fatto per una buona causa: finanziare il programma OV School, che permette ai ragazzi di Marsiglia di partecipare a uno stage estivo allo stadio Orange Velodrome.
L'Olympique Marseille e lo sponsor Orange hanno messo in vendita 200 posti a sedere dello stadio. I sedili bianchi sono stati conservati nel loro stato originale, numerati e contrassegnati da una targhetta che ne attesta l'autenticità. Un fabbro li ha trasformati in sedie vere e proprie, dotandoli di gambe di metallo arancione o blu.
Proposte a 300 euro sul sito di Maison Transversale, le sedie sono andate a ruba!
Letto su: Creapills. inProvenza ha parlato dell'OM qui.
Letto su: France 3 Régions. inProvenza ha parlato do pan bagnat qui e qui.
Saint-Paul-de-Vence, nasce un nuovo parco artistico
Un nuovo parco di sculture ha aperto i battenti sulla collina di Saint-Paul-de-Vence: l’Arik Levy Sculpture Park. Lo segnala Claudia Giraud su Artribune, piattaforma di contenuti e servizi dedicata all’arte e alla cultura contemporanea: “Immerso in una valle di uliveti con viste spettacolari sul borgo, il parco si estende per 12mila mq di lussuriosi giardini in cui crescono cipressi, fichi, lavanda e agapanto, e fornisce uno sfondo idillico ai lavori scultorei del poliedrico artista Arik Levy (Tel Aviv, 1963). La casa adiacente presenta un ampio studio inondato di luce, che è oggi utilizzato da Levy e sua moglie, l’artista Zoé Ouvrier”.
Arik Levy, ricorda Artribune, è “un artista dal profilo ampio e sfaccettato che lavora tra arte, design, fotografia, ingegneria e video arte”. Apprezzato soprattutto per le sue sculture monumentali – ha esposto in importanti collezioni pubbliche e private, quali il Museum of Modern Art a New York, l’Israel Museum a Gerusalemme, il Victoria & Albert Museum a Londra e il Centre Georges Pompidou a Parigi – Arik Levy ha ricevuto nel 2009 il titolo di Cavaliere delle Arti e delle Lettere della Repubblica Francese. A Saint-Paul-de-Vence, Levy si è trasferito nel 2019, dove ha fondato un nuovo studio e un nuovo parco di sculture che riflettono la sua poetica: entrambi saranno aperti tutto l’anno su appuntamento.
Fino al 15 settembre, sempre a Saint-Paul-de-Vence è visibile la mostra di Arik Levy Formations alla Galleria Podgorny Robinson.
Letto su: Artribune. inProvenza ha parlato di Saint-Paul-de-Vence qui.