Brigitte Bardot, bella e sensuale star del cinema, icona di stile e simbolo di emancipazione femminile, è già un'affermata celebrità internazionale, grazie al film Et dieu créa la femme del 1955. E racconta a Elle i 'trucchi' della sua bellezza. È il 1967: nel numero di aprile della rivista l'attrice, ritratta nelle foto di Uberto Guidotti, parla del suo rapporto con il maquillage, diverso – ma non troppo – nella vita e sul set.
Gli occhi di Brigitte Bardot: il trionfo della semplicità
Alla domanda del cronista, l'attrice risponde con un'alzata di spalle: "Nella vita, ci impiego in media cinque minuti. Tre colpi di matita, pif, paf, ed è già fatto". Quando gira, il maquillage va un po' più per le lunghe, ma resta nell'ordine della mezz'ora: niente, in confronto al tempo passato tra le mani dei truccatori dalla maggior parte delle dive di allora e di oggi. Il suo alleato più prezioso? "Lavoro sempre con una matita nera e grassa". Una donna consapevole di sé e del proprio charme: "Gli occhi", dice, "sono la cosa più importante".
"Con la mia matita, disegno un tratto nell'incavo dell'arcata delle sopracciglia. Ma sì, la 'banana', come la chiamano le mannequins", spiega rivelando il suo passato da modella. "Poi copro la pupilla stendendo il nero con la punta delle dita": un'abitudine presa sul set di A coeur Joie. Soprattutto, niente linee sotto le ciglia inferiori: "appesantiscono lo sguardo". E poi il mascara, rispetto al quale si sente "molto conservatrice". "Lo stick non mi piace. Viva la scatola e la spazzolina che si intinge". Ma non usa quella che trova dentro la confezione: "Preferisco", specifica, "prenderne una più spessa".
Quanto alle sopracciglia, si considera fortunata per il regalo che madre natura ha fatto ai suoi occhi: "non ho mai avuto bisogno di sfoltirle o aggiustarle".
La complicità di Marchino e i cento colpi di spazzola
"Contorno le labbra con un tratto di matita bruna, per sottolinearle bene. Non metto mai il rossetto, ma una base incolore per avere le labbra brillanti, e la stendo regolarmente con un pennello". Per i capelli, invece, si affida un po' al fai da te e un po' a Marchino, il suo parrucchiere di fiducia. Mentre sul set arrivano, ogni mattina, i fatidici cento colpi di spazzola.
Abbronzanti, cipria e fondotinta? Meglio l'acqua minerale
E la pelle? "Nella vita non metto né cipria né fondotinta". Per girare, invece, è obbigata. "Uso un fondotinta molto leggero, in tubetto". La tinta è sempre pallida, stesa con una spugnetta. E poi, un tocco di cipria opaca sugli zigomi (rosa chiaro d'inverno e bruno d'estate) con, sopra, "una nuvola di cipria brillante": una polvere americana trasparente, introvabile in Francia, più chiara del fondotinta, ideale per non alterare la tonalità del maquillage.
Abbronzanti non ne usa, ma si concede un piccolo vezzo: acqua minerale per rinfrescarsi il viso.