Saint-Tropez, quando arriva settembre
Prima, è tutta una parata di yacht così grandi da nascondere l’orizzonte, un pullulare di brand della moda che rifanno il look agli stabilimenti balneari e punteggiano le vie con le loro boutiques éphémères, un carosello di automobili di lusso che sostano davanti agli hotel-palace più prestigiosi per dare il tempo di scendere agli avventori in occhiali da sole anche a mezzanotte, un tourbillon di locali alla moda che rigurgitano di musica e gente. È bling bling ovunque, per catturare gli sguardi (e i clienti).
Poi arriva settembre. I ritmi rallentano, l’euforia si smorza, persino il sole è meno sfacciato e restituisce ai muri delle case il loro colore caldo.
La Saint-Tropez più autentica
Settembre è il momento perfetto per cogliere la Saint-Tropez più autentica: il divertimento a tutti costi cede il posto all’art-de-vivre, che qui è la dimensione naturale, e un’eleganza rilassata si rappropria delle persone e dei luoghi. Il prestigio resta intatto, mentre l’ostentazione riparte con i turisti d’agosto che fanno ritorno alle loro vite abituali.
Un periodo ideale, dunque, per godersi la città e, insieme, i suoi panorami: dalla cappella Sainte-Anne, a sud della città vecchia, lo sguardo si allarga sul Golfo di Saint-Tropez e sulla baia di Ramatuelle, mentre alle spalle sfiora le Alpi del Sud; dalla base dei remparts della Citadelle, la baia è lo sfondo perfetto per tramonti da mito.
Apprezzare Saint-Tropez
Per prendersi il tempo di apprezzare Saint-Tropez non c’è che da percorrerla a piedi. Perfino con il naso per aria ci si orienta facilmente: il campanile rosso e oro di Notre Dame de l’Assumption è un punto di riferimento.
Ma è camminando lungo le vie, le piazzette e gli andrones (strade strettissime!) con lo sguardo “ad altezza d’uomo” che si incrociano le meraviglie del patrimonio storico e architettonico di Saint-Tropez e ci si immerge nella sua vita quotidiana.
L’ufficio del turismo suggerisce un percorso: si parte dal quai Jean-Jaurès, all’ingresso del vieux village, per poi imboccare rue du Marché per raggiungere Rue des Commerçants, infilarsi in rue du Clocher e portarsi in Place de l’Hotel de Ville. Da qui, ridiscendere verso il quai Frédéric Mistral attraverso la Place Garezzio (dove ci sono lo Chateau Suffren e la Tour Guillaume): a destra si riconoscono il molo Jean Reveille (ne riparleremo) e la Tour di Portalet (XVI secolo), una delle quattro che, insieme alle mura, cingevano la città. Qualche minuto per raggiungere la Tour Vieille (eccone un’altra) e poi il portico della Ponche, antico accesso alla città. E ancora: place des Remparts, rue d’Aumale, place de l’Ormeau, rue Jarlier e la torre che porta lo stesso nome. E rue de la Citadelle, rue du Portail-Neuf, rue Miséricorde (dove sorge l'omonima Chapelle), rue Gambetta e la place des Lices, con la Chapelle du Couvent a pochi passi.
Saint-Tropez tra il mare e la città vecchia
L’itinerario proposto dall’Office de Tourisme de Saint-Tropez (a proposito: organizza anche visite guidate in italiano) procede a zig zag tra il mare e la città vecchia e tocca molti dei punti più interessanti della località mito.
Altri sono poco lontano: il Musée de l'Annonciade e la Maison des Papillons nelle vicinanze del porto; il Musée de la Gendarmerie & du Cinéma a pochi minuti di cammino, verso ovest; la collina della Cittadelle, con il Musée d'Histoire Maritime, e il cimitero marino verso est (strssa direzione, ma parecchio più distante lo Chateu de la Moutte).
Le stesse strade si potrebbero percorrere in qualunque ordine con la stessa sensazione di godere l'autenticità di Saint-Tropez. E i due estremi del percorso – il quai Jean-Jaurès e la place des Lices – sono luoghi particolarmente vitali.
Al porto si va la mattina presto, quando le terrasses si risvegliano e cominciano a prepararsi per accogliere chi ha voglia di godersi i colori e il chiacchiericcio del passaggio: è il momento buono per regalarsi un caffè e un "bonjour" – il posto giusto è Sénequier, con il suo iconico tendone rosso – e per dare una sbirciata al mercato del pesce lungo il quai Jean-Jaurès.
Il mercato provenzale, invece, è sulla Place des Lices, il martedì e il sabato mattina, ma nel tardo pomeriggio lo spettacolo cambia: è qui che i tropeziens giocano a pétanque.
E il tramonto? La piccola baia sabbiosa della Ponche è the place to be.
Saint-Tropez, il mare dentro
Saint-Tropez, quella autentica, è imprescindibile dal mare: un legame indissolubile stretto da un nodo alla marinara.
Prima di diventare mito (pittori, scrittori e cineasti arrivarono a frotte solo nel secolo scorso), Saint-Tropez era borgo di pescatori.
Ed è storia di mare la leggenda di fondazione della città. Tropès, intendente del palazzo dell'imperatore Nerone, rifiutò di rinunciare alla fede cristiana che aveva abbracciato e fu decapitato. Una barca con il suo corpo, un gallo e un cane, venne lasciata alla deriva alle foci dell’Arno. Le correnti la condussero fino alle rive del golfo di Heraclea, che prese quindi il nome di Saint-Tropez.
Les Voiles de Saint-Tropez e il calendario nautico
Ancora, è il mare che detta l’agenda cittadina, con gli eventi nautici e le competizioni velistiche che richiamano a Saint-Tropez migliaia di appassionati per nove mesi all’anno. La stagione delle regate si apre a febbraio-marzo, con il Festival Armen, e si chiude a novembre, con Les Voiles d’Automne.
Ma l’appuntamento più prestigioso del calendario coincide con Les Voiles de Saint-Tropez, nate nel 1981 da una sfida amichevole tra due imbarcazioni i cui proprietari si conobbero per caso nel porto. Poco importa chi vinse: fu un momento speciale, lasciò la voglia di riprovarci e di coinvolgere altri amici e amanti della vela e del mare.
Da allora la manifestazione è cresciuta, fino a diventare il temps fort per eccellenza della stagione: alle Voiles sfilano i velieri più belli del mondo.
Per gli equipaggi la sfida è tra le onde; per chi vuole godere lo spettacolo dalla postazione migliore, l'appuntamento è sul molo Jean Reveille.
Prima di partire per Saint-Tropez
Tutto, ma proprio tutto, su Saint-Tropez sul sito ufficiale dell'Ufficio del Turismo di Saint-Tropez (+33 4 94 97 45 21, info@sainttropeztourisme.com) o, di persona, presso la sede del quai Jean Jaures, sul vieux port.
Tante altre idee per visitare Saint-Tropez e dintorni su Golfe de Saint-Tropez Tourisme. Il riferimento ufficiale per il dipartimento del Var è Visit Var, mentre altre informazioni si possono trovare su ExploreFrance™.