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La Prom’, sette chilometri e 200 anni

La Prom’, sette chilometri e 200 anni

La Promenade des Anglais di Nizza ha festeggiato due secoli. Ma è ancora una ragazzina.

Chi dice Nizza dice Prom’

A fine agosto, la Promenade des Anglais di Nizza ha festeggiato il suo 200° anniversario. Fuor di metafora, la città ha invitato i nizzardi a farle gli auguri (con messaggi e disegni), a cantare “Bon anniversarie” e a spegnere 200 candeline su una torta gigante.

Ma perché questa striscia di sette chilometri è così importante per il capoluogo della Costa Azzurra? Perché è un punto di riferimento per i cittadini e un incontournable per i visitatori?

Per il suo “lato mare”, prima di tutto: la Promenade costeggia la Baie des Anges e le sue spiagge di ciottoli. Prende il posto del Quai des États-Unis che si snoda ai piedi della collina del Castello, sfiora il Jardin Albert Ier, il più antico giardino pubblico cittadino, segue la linea della costa fino ad affincare il Parc Phoenix (accanto all’aeroporto di Nizza Costa Azzurra) per poi lasciare alla Route du Bord de mer il compito di attraversare il fiume Var.

La albe più belle della città si ammirano da qui e da mattina a sera un viavai senza sosta di persone di ogni età e provenienza – a passeggio o di corsa, a piedi o in bicicletta, in rollerblade o sedgway – si gode il panorama e respira iodio. Anzi, no: la sosta c’è, eccome. Sulle iconiche sedie blu che punteggiano la Prom’ e sono ormai un indiscusso simbolo di Nizza.

Nizza, Promenade des Anglais

Per una passeggiata virtuale, basta dare un'occhiata all webcam dell'ente di promozione turistica Explore Nice cote d'Azur.

L’altro lato della Promenade des Anglais

Vista dall’alto, la Promenade des Anglais fa pensare a un nastro multicolore – dal quasi bianco della sede pedonale al grigio scuro dell’asfalto – punteggiato di verde: la zone piétonne, la pista ciclabile e la carreggiata per i veicoli si snodano fianco a fianco, intervallate da spazi con vocazioni diverse: aiuole fiorite e superfici alberate, aree per lo sport e l’intrattenimento, pergolati, opere d’arte…

Dal lato opposto al mare si affacciano sulla baia numerosi edifici di pregio, tra raffinati hotel di lusso e luoghi della cultura cittadina: tra i primi, il Palais de la Méditerranée (in stile art déco, che ospita anche un casinò), l'Hôtel West End e il mitico Hôtel Negresco, già classificato come patrimonio storico e in paziente attesa di essere riconosciuto come Palace; tra i secondi, il Centre Universitaire Méditerranéen e il Musée Masséna, gioiello architettonico che presenta al pubblico, attraverso le collezioni permanenti e le mostre temporanee, la storia di Nizza nel XIX secolo: quello, appunto, in cui nacque la Promenade.

Nizza, l'Hôtel Negresco affacciato sulla Promenade des Anglais

La promenade prima della Promenade

Prima della Promenade, gli inglesi a Nizza c’erano già. L'arrivo dei primi visitatori invernali britannici è attestato negli anni '60 del XVIII secolo, quando cominciarono a scegliere la città come meta di villeggiatura nella stagione più fredda.

Furono loro a realizzare un primo percorso sterrato, conosciuto all’epoca come “Chemin des Anglais”, per potersi deliziare della presenza del mare e goderne i benefici per la salute.

Quelle stesse acque che nei secoli precedenti avevano dapprima terrorizzato i locali – per il timore dei corsari che arrivavano da ogni parte del Mediterraneo – per poi diventasre fonte di sostentamento grazie alle attività commerciali e mercantili, finirono per fare da fondo alla prima passeggiata costiera al mondo dedicata interamente alla ricreazione di una comunità sempre più cosmopolita.

Su iniziativa del reverendo Lewis Way, gli sforzi economici degli “inglesi di Nizza” permisero di finanziare la costruzione di una vera e propria strada che seguiva all’incirca l’impronta del primo timido tracciato. La Promenade des Anglais fu completata nel 1824: visitatori e residenti ebbero finalmente a disposizione un'arteria elegante dove passeggiare e incontrarsi.

Lewis Way, Credit The Trustees of the British Museum. Shared under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 4.0 International (CC BY-NC-SA 4.0) licence

Duecento anni di Promenade des Anglais

In duecento anni, la Promenade des Anglais ha visto e vissuto cambiamenti profondi, urbanistici, estetici e funzionali.

Dove un tempo gli inglesi erano disposti a camminare su un sentiero polveroso per beneficiare della mitezza del clima, e oggi transitano silenziosissime le auto elettriche di ultima generazione, i decenni hanno visto passare villeggianti con ombrello alla mano per proteggersi dal sole, calessi, carrozze, velocipedi e generazioni di scoppiettanti vetture e bolidi a motore.

In un avvicendarsi di restringimenti e allargamenti di marciapiedi e corsie, la fisionomia della Promenade è stata modificata a più riprese, ma i mutamenti più significativi e strutturali hanno investito principalmente il “lato città”, quello degli edifici affacciati sul mare.

Delle imponenti ville immerse nei loro giardini esotici costruite già a partire da fine 1700, ad esempio, non ne restano che due: una è la Villa Furtado-Heine, realizzata nel 1787, cioè addirittura prima che si parlasse di “promenade”; l’altra è la Villa Masséna, che oggi ospita l’omonimo museo, ma l'aspetto attuale, novecentesco, è ben lontano da quello stile troubadour che aveva accolto a metà Ottocento un inquilino illustre come lo Zar Nicola. Delle tante altre dimore in cui si avvicendarono aristocratici e teste coronate di mezza Europa resta il ricordo, e le immagini riconoscibili in dipinti e foto d’epoca. Al loro posto, non pochi condomini, spesso di pregio architettonico, realizzati in un gradevole stile art déco.

Nizza, il Museé Masséna

Analoga sorte ha subito un buon numero di hotel: costruiti, rimaneggiati, demoliti, sostituiti. Due su tutte le assenze eccellenti: quelle dell'Hôtel Royal (1905) e dell'Hôtel Ruhl (1913). Quest’ultimo, in particolare, fu testimone degli anni felici del primo dopoguerra, quando la Promenade des Anglais tornò a essere un luogo pulsante di vita e la consuetudine della villeggiatura estiva prese a poco a poco il posto di quella invernale.

All’epoca il volto della passeggiata nizzarda era connotato anche visivamente dalla presenza della Jetée-Promenade, un antico molo con tanto di edificio su palafitte costruito sul mare di fronte ai giardini pubblici nel 1882. Pensata come attrazione turistica e di svago per i turisti inglesi che affollavano la Costa Azzurra, la Jetée-Promenade ispirata al Royal Suspension Chain Pier di Brighton fu demolita nel 1944, mentre il Ruhl resistette tenacemente fino al 1979.

Nice, Casino et promenade des Anglais avril 1904 - Mathgb Wikimedia Commons

La Promenade des Anglais tra presente e futuro

Bicentenaria ma in eterno fermento come una ragazzina, la Promenade des Anglais non smette di far discutere.

Tra gli hot topics del momento, l’intenzione del Comune di far demolire il McDonald's posto al civico 1 e quella di modificare ancora una volta l’equilibrio tra le diverse modalità di spostamento ammesse sulla Promenade.

L’ipotesi di pedonalizzare integralmente il lungomare è sul tavolo da tempo (in passato è stata considerata anche la possibilità di realizzare un tunnel sotterraneo riservato alle auto) ma, allo stato attuale, poco verosimile. Sembra meno utopistica, invece, l’idea del Sindaco Christian Estrosi di ridurre il flusso del traffico intervenendo sul “carico” dei veicoli, cioè premiando il car pooling con una corsia dedicata a chi ha almeno due persone a bordo. Auspicabilmente, entro i prossimi 200 anni.

Nizza, la Promenade des Anglais dopo il tramonto

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