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Vacanze in giallo tra Provenza e Costa Azzurra

Vacanze in giallo tra Provenza e Costa Azzurra

Un ex amante. Un omicidio da risolvere. E una splendida cornice: l’ultima (per ora) avventura di Madame le commissaire.

Isabelle Bonnet, Madame le commissaire

Isabelle è Isabelle Bonnet, per tutti Madame le commissaire. Per un novero sempre più ampio di lettori, lei e il suo bizzarro assistente Jacobert Apollinaire Eustache sono una delle coppie di detective più interessanti e meglio assortite della narrativa contemporanea.

Di stanza nell’immaginario villaggio di Fragolin – circondato dal tutt’altro che immaginario Massif des Maures, nel dipartimento del Var, e poco distante dal Mediterraneo, vale a dire a cavallo tra Provenza e Costa Azzurra –, per risolvere misteri e delitti i due si muovono con familiarità tra le località più note e gli angoli più nascosti della regione: per quanto ci riguarda, un invito all’esplorazione e alla scoperta dei luoghi attraverso le vicende di una piccola comunità di personaggi pronti a conquistarsi le simpatie del lettore e che, per chi conosce un po’ gli abitanti di queste lande, non potrebbero esistere se non qui.

Isabelle è uscita dalla penna di Pierre Martin, pseudonimo di uno scrittore tedesco che ne ha già fatto la protagonista di una decina abbondante di romanzi, tutti ambientati nel Sud-Est della Francia. In Italia, la serie è edita da Neri Pozza, che finora ne ha pubblicati sette. Il più recente, Madame le Commissaire e l'amante assassinato, vede la protagonista coinvolta in una vicenda molto… personale.

L’ultima avventura di Madame le commissaire

Madame le Commissaire e l'amante assassinato, l’ultima avventura di Madame le commissaire pubblicata in Italia, si apre con Isabelle che ha appena aperto gli occhi dopo l’operazione che le ha estratto dalla spina dorsale il frammento di una bomba, e ha avuto la certezza che da quel momento in poi tutto sarebbe andato bene. “Tout va bien!”, il dottor Lambart gliel’aveva detto – una volta conclusa la riabilitazione avrebbero anche potuto ballare insieme – e ora, dopo cinque settimane di stampelle, Isabelle Bonnet è più in forma che mai.

Per distrarsi, risolve cold case di centotrent’anni prima (chi ha davvero tagliato l’orecchio di Vincent van Gogh?) e visita la cittadina di Saint-Rémy, nelle Alpilles provenzali, che fa da sfondo alla sua convalescenza. La sua vita privata, invece, non è altrettanto placida: Isabelle ha rotto definitivamente con il suo antico amante, il sindaco di Fragolin Thierry Blès. Questo non significa che sia rimasta sola: a farle la corte rispunta, fra uno yacht e una Bentley, un’asta da Sotheby’s e una mostra esclusiva, l’eccentrico collezionista d’arte miliardario Rouven Mardrinac.

Tutto bene, dunque, o così sembra, ma su Fragolin la tragedia è sempre in agguato. Solo qualche giorno dopo il ritorno a casa di Isabelle, infatti, Thierry Blès viene ritrovato cadavere al porto di un piccolo villaggio di pescatori, Sanary-sur-Mer. E neppure in circostanze pacifiche: è stato brutalmente assassinato. Il sindaco era molto amato e apparentemente non aveva nemici, tranne forse due viscidi immobiliaristi che da anni cercano di trasformare un’area di grande interesse naturalistico in terreno edificabile. Così la determinata Isabelle Bonnet, ex capo di un’unità antiterrorismo (ex fino a un certo punto, ma questa è un’altra storia), si asciuga dall’angolo dell’occhio una tanto solitaria quanto inusuale lacrima e, non del tutto autorizzata, comincia a indagare.

Intenso come un giallo, fresco come un bicchiere di rosé

Madame le Commissaire e l'amante assassinato ha la stessa cifra dei romanzi di Pierre Martin che l’hanno preceduto sugli scaffali delle librerie: tutto quello che serve per una piacevole lettura estiva o, in qualunque stagione, per passare buoni momenti di svago senza scervellarsi troppo, ma con un buon ritmo e in modo tutt’altro che scontato.

Isabelle pensò che Thierry le aveva mostrato ciò che contava davvero: i momenti belli, come riconoscerli e goderne con tutti i sensi. Il profumo delle costolette d’agnello sul barbecue e lo scintillio del vino nel bicchiere. Il sale sulle labbra dopo un tuffo in mare. Il dondolio sul suo vecchio peschereccio...

Del resto, il duo Bonnet-Apollinaire sa come intrattenere il lettore: lo fa sorridere spesso, di quando in quando lo fa ridere di gusto, ma sa toccare, con tutta la delicatezza del caso, anche le sue corde malinconiche. Soprattutto, non perde occasione per una trasmissione osmotica del gusto per l’art de vivre provenzale, fatto di ritmi lenti e tavolini all’aperto, di convivialità e buona cucina, di profumi che si stampano nella memoria e paesaggi modellati dal mistral. Segno che Pierre Martin – che si chiami Peter o Karl, che sia di Berlino o Monaco di Baviera poco importa – ne è a sua volta impregnato. E bastano davvero poche pagine per sentirsi immersi in un contesto che diventa subito familiare.

Madame le commissaire e l'amante assassinato
2024, Neri Pozza Editore
Collana I neri

 

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