Autunno, cosa resta del festival di Avignone
D’estate, Avignone è il suo Festival: una città teatro, città danza, città musica, città lettura, città performing art in ogni teatro, centro culturale, piazza, strada, cortile, locale e location inventata per l’occasione. Cosa resta, in autunno, di tutto questo fermento?
Le compagnie che hanno portato i loro nuovi spettacoli al Festival sono in giro per la Francia e per il mondo a calcare altri palchi ed emozionare altri pubblici. Gli spazi cittadini ritrovano la loro vocazione naturale, ma non sono disposti a strappare via dai muri le locandine degli spettacoli estivi: a questi rettangoli di carta straripanti di nomi, date e colori è affidata da sempre la testimonianza della voglia degli avignonesi di fremiti e battiti sempre nuovi. Il clima li asseconda: le giornate brucianti e le serate in attesa di un refolo lungo la sponda del Rodano lasciano il posto a ore più tiepide e – quando il mistral abbassa il termometro più del dovuto – a cieli limpidissimi. Avignone è di nuovo pronta. A profiter, come dicono da queste parti, e ad accogliere chi vuole farlo insieme a lei.
Miss.Tic, il Palazzo dei Papi è the place to be
Contemporaneità. È la quintessenza di ciò che è stata Miss.Tic: poetessa urbana, pioniera degli street artist francesi, il suo è stato un vero e proprio progetto letterario, sociale e filosofico, scritto con la vernice spray su muri, tele e lamiere delle città. Un’artista che per oltre quarant'anni ha incessantemente ribadito le sue idee – non ideali, solo “idee alte”, come scriveva – attraverso la combinazione di tre elementi che è rimasta la sua cifra nel tempo a dispetto dei continui cambiamenti di espressione: aforisma, figura, firma.
Con la mostra “A la vie, à l'amor” - Miss.Tic - Arte in città, poesia di ribellione (1985-2022), in programma al Palazzo dei Papi fino al 5 gennaio 2025, Avignone propone al pubblico la prima esposizione monografica su Miss.Tic a soli due anni dalla scomparsa. Più che un omaggio, una celebrazione della forza poetica del suo lavoro.
Le opere dell'artista che ha sempre invocato il popolo in contrapposizione all'élite, che ha osato trasgredire l'ordine stabilito, sono esposte nella sua prima monografia e mostra postuma in un edificio, il Palazzo dei Papi, che fu emblema ed espressione di potere politico, religioso e militare: un apparente ossimoro pieno di lieve ironia – grazie alla complicità di un luogo che ha saputo trasformarsi in un simbolo popolare di cultura, arte e celebrazione – che con ogni probabilità Miss.Tic avrebbe colto e apprezzato.
Festival d'arte contemporanea, un percorso nella città
In autunno, Avignone propone anche un altro appuntamento centrato sul discorso artistico più attuale. Dall'11 ottobre al 27 ottobre, il festival d'arte contemporanea Parcours de l'Art – evento annuale volto a promuovere e sostenere la creazione contemporanea nella sua sorprendente diversità: pittura, scultura, fotografia... – è l'occasione per incontrare gli artisti e dialogare con loro.
I lavori di artisti francesi e internazionali selezionati per il festival, decisamente contemporanei, sono esposti in luoghi del patrimonio culturale di Avignone: fruire delle diverse opere nelle rispettive collocazioni consente di seguire un vero e proprio itinerario attraverso le strade della città che, al succedersi delle diverse edizioni, ha assunto una sua identità autonoma. E il Parcours de l'Art ha creato a sua volta un senso palpabile di effervescenza intorno all'arte contemporanea nel cuore di Avignone, che si manifesta attraverso le mostre e le attività ad esse collegate, come laboratori per bambini, conferenze e dibattiti, letture e proiezioni, visite delle esposizioni con un mediatore.
Programma completo su parcoursdelart.com
Dalla contemporaneità alla tradizione: 9a Settimana provenzale ad Avignone
Anche in autunno la Città dei Papi si conferma poliedrica, custode e promotrice di linguaggi e culture diverse. La sua anima contemporanea convive con lo spirito della tradizione che si esprime nella Settimana provenzale (dal 28 settembre al 6 ottobre): nove giorni di concerti, spettacoli, danze popolari, mostre, visite, letture, conferenze, eventi gastronomici… per celebrare la cultura provenzale in tutte le sue forme.
Questa nona edizione renderà omaggio a tre cantori della lingua provenzale – Frédéric Mistral, che ha ricevuto 120 anni fa il premio Nobel per la letteratura, Joseph d'Arbaud, di cui ricorre il 150° anniversario della nascita, e Charloun Rieu, poeta morto 100 anni fa – e al Riban de Prouvènço, associazione creata nel 1924 dalla scrittrice avignonese Henriette Dibon (Farfantello) su richiesta del marchese Folco de Baroncelli, bardo della Camargue, per il suo centenario.
Programma completo su avignon.fr