MiróMatisse, differenze che generano affinità
Generazioni diverse: Matisse nasce nel 1869, Miró nel 1893. Ambienti artistici diversi: il fauvismo per Matisse, il surrealismo per Miró. Approcci estetici diversi: l'armonia decorativa per Matisse, l'inquietante stranezza per Miró. Differenze che generano affinità intellettuale, stima reciproca e un rapporto profondo, duraturo e costruttivo tra le concezioni dell'arte e le opere di due grandi, tanto da far acquisire alle rispettive traiettorie artistiche sfumature nuove e interessanti.
C’è tutto questo e tanto altro a “MiróMatisse, oltre le immagini”, la mostra dedicata al rapporto tra i lavori di Henri Matisse e Joan Miró per cui la Fundació Joan Miró di Barcellona e il Musée Matisse di Nizza hanno unito le forze: un’esposizione che resterà nel capoluogo della Costa Azzurra fino al 29 settembre per poi spostarsi nella città catalana (dal 25 ottobre 2024 al 23 febbraio 2025).
Miró e Matisse, il coraggio di mettere in discussione la tradizione
A dispetto del quarto di secolo che li separa – e quindi di vite vissute in un’epoca in cui la concezione dell’arte ha visto e generato un susseguirsi di innovazioni e rivoluzioni profonde – il legame tra Henri Matisse e Joan Miró è forte, reso saldo nel tempo da un collante intellettuale che lascerà il segno sui percorsi artistici di entrambi.
Per l’uno e per l’atro, infatti, il lavoro creativo si basava su una critica approfondita della tradizione dell'immagine occidentale: una preoccupazione critica, un “mettere in discussione” che hanno guidato le pratiche estese di pittura e disegno dei due maestri che, in questo, si riconoscevano e si ammiravano a vicenda. MiróMatisse perfino “prima delle immagini”.
Henri Matisse e Joan Miró, oltre i luoghi comuni
Quale analogia si legge tra le opere di Matisse e quelle di Miró? Distanti, se non lontanissime: a prima vista l'accostamento tra i due artisti può sembrare paradossale. Ma la mostra – “Oltre le immagini”, appunto – mette in discussione i luoghi comuni. E sottolinea come i lavori dei due maestri rivelano di fatto una comunanza di intenti: rompere, rompere con tutto ciò che era classico. E farlo attraverso il colore.
Matisse è uno dei padri del Fauvismo, movimento pittorico che cerca di esprimere le emozioni enfatizzando l'uso del colore. A distanze siderali dalle forme classiche, Miró usa il colore in modi più vicini a quelli del Surrealismo. La prima analogia tra le opere di Henri Matisse e Joan Miró sta in questa necessità insopprimibile di rinnovamento affidata appunto al colore, del quale sono entrambi protagonisti.
MiróMatisse, un percorso “oltre le immagini”
Matisse e Miró provano reciproca ammirazione, si incontrano e si influenzano a vicenda. Non a caso, la mostra “MiróMatisse, oltre le immagini” parte da una base biografica: come Matisse e Miró hanno avuto accesso ai rispettivi lavori? cosa vedevano o potevano vedere l'uno nell'altro? chi erano le persone che hanno facilitato il contatto tra i due?
Da qui, la mostra si concentra sui momenti decisivi in cui questi sguardi incrociati sono stati particolarmente produttivi: il pensiero del fauvismo in Miró tra la fine degli anni Dieci e l'inizio degli anni Quaranta, e lo stimolo che le opere di Miró hanno trasmesso a Matisse a partire dalla metà degli anni Trenta.
Infine, l'attenzione si concentra sulle pratiche condivise, confrontando l'assassinio della pittura da parte di Miró all'estetica decorativa di Matisse. Per sfociare in un “faccia a faccia” finale tra grandi opere, lavori dalla valenza di testamento artistico, di ciascuno degli artisti.
MiróMatisse. Au-delà des images
Fino al 29 settembre 2024, tutti i giorni tranne il martedì, dalle 10.00 alle 18.00 (orario estivo). La biglietteria chiude 30’ prima dell’orario di chiusura della mostra.
Musée Matisse
164, avenue des Arènes de Cimiez, 06000 Nice
+33 (0)4 93 81 08 08
musee.matisse@ville-nice.fr
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