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Fondation Carmignac: a piedi nudi nell'arte

Fondation Carmignac: a piedi nudi nell'arte

Porquerolles, viaggio iniziatico nell’arte contemporanea, tra Botticelli e la pop art.

Fermati, non sei ancora pronto. Non ti aspetta una mostra, ma un viaggio iniziatico in un mare di desiderio. Sea of desire. Togliti le scarpe, senti il contatto del corpo con la materia. Sorseggia, ti aiuterà a ritrovare l’armonia con te stesso. E ora imbocca la scala: il cordone blu che vorresti afferrare per sentirti più saldo mentre scendi i primi gradini si trasforma in una rete di migliaia di nodi che creano una volta color notte sullo sfondo bianco del soffitto. Sei dentro: dentro l’arte, dentro lo spazio, dentro la luce.

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Sei nella Fondation Carmignac, a Porquerolles. È grazie a questa piccola isola difronte a Hyères se potrai vedere ciò che ti aspetta: “Condividere la mia passione è una soddisfazione immensa (...) La scoperta di Porquerolles ha suscitato in me il desiderio di crearvi un luogo dedicato all’arte aperto a tutti. Questo ambiente protetto e unico crea le condizioni più propizie per un incontro con l’arte”. Sono le parole di Edouard Carmignac, presidente e anima della fondazione che porta il suo nome.

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L’esposizione inaugurale – Sea of desire è il titolo scelto dal commissario Dieter Buchhart – propone una selezione delle 300 opere d’arte contemporanea della collezione Carmignac e un giardino disseminato di sculture. Una volta sull’isola, il visitatore scoprirà una fattoria provenzale fusa con il verde della collina e il blu del mare. All’interno, i volumi si dilatano fino a rivelare 2mila m2 di sale espositive. La luce naturale, filtrata da un soffitto d’acqua, illumina gli spazi nascosti sotto la superficie. "Sei in un parco naturale", si sono detti alla Fondation. "Se non puoi costruire, scava!".

Fondation Carmignac, un mas immerso nella natura di Porquerolles

All’esterno, un giardino di 15 ettari immaginato dal paesaggista Louis Benech è abitato da un insieme di opere, ispirate dai luoghi. Uno spazio impossibile da immaginare: va visto, respirato, goduto.

Fondation Carmignac, il viale d'accesso

Quando incontriamo Charles Carmignac, direttore della fondazione, l’allestimento è ancora in corso e manca una manciata di giorni all’apertura del 2 giugno. Il tempo è oro, ma lui ci concede un minuto. “Che ci fa una Venere di Botticelli insieme alle opere di Roy Lichtenstein?”, chiediamo. Anche a lavori in corso, è chiaro che saranno appesi nella stessa sala. “È un duplice omaggio: alla bellezza femminile, e all’opera di Botticelli che la Fondazione ha appena acquisito”, ci spiega. “Inoltre, Botticelli e Lichtenstein, ciascuno in rapporto all’epoca e al contesto artistico in cui si muove, sono entrambi grandi innovatori dell’archetipo della bellezza muliebre”.

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La dea rinascimentale arriva dalla Galleria Sabauda dei Musei Reali di Torino: ispirata alla Nascita di Venere degli Uffizi di Firenze, ha anche una ‘sorella’ conservata presso la Gamäldegalerie di Berlino. Rispetto a quella fiorentina, la Venere di Torino è decontestualizzata: il fondo nero ne esalta la sinuosità e la bellezza; il velo sottile che copre il pube è un richiamo alle ninfe della Roma antica; la capigliatura, diversa da quella degli Uffizi, nasconde una perla tra i capelli.

Botticelli, la Venere di Torino

"Questa", ci dice Anna Maria Bava, direttrice della Galleria Sabauda, a Poquerolles per la messa a punto degli ultimi dettagli, "è una venere che ha viaggiato molto: l’abbiamo portata a Londra, Berlino, Pechino, Tokyo, Tibilisi…, è un simbolo del patrimonio artistico italiano”. A novembre, quando la Fondation Carmignac chiuderà i battenti per lasciar posto all’allestimento della mostra successiva, farà ritorno alla Galleria Sabauda, all'interno della sala dedicata ai grandi capolavori.

E la ragazza di Lichtenstein sulla parete accanto? Rossa, giallo, bianco, nero... i puntini e le righe dell’artista newyorkese, presi a prestito dal mondo dell’industria, sono quelli del Collage for Nude with red Shirt, del 1995. Non è l’unica opera del maestro della pop art a incrociare gli sguardi con le figure di Botticelli.

Le altre sale, invece, accolgono opere di Korakrit Arunanondchai, Jean-Michel Basquiat, Alighiero Boetti, Joe Goode, Keith Haring, Yves Klein, Gerhard Richter, Andy Warhol e molti altri contemporanei. Settanta opere in tutto, per vivere un’esperienza straordinaria.

Simona Mazzolini

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In pratica

Fondation Carmignac
Isola di Porquerolles

Mostra Sea of desire
Dal 2 giugno al 4 novembre 2018
Tutti i giorni dalle 10 al calar del sole (giugno, luglio e agosto: 20.00; settembre: 19.00; ottobre e novembre: 18.00)

La Fondation Carmignac accoglie 50 persone ogni mezz’ora: è raccomandata la prenotazione (obbligatoria per i gruppi, comunque inferiori a 10 persone)

In programma:

  • lunedì e venerdì mattina : accoglienza gratuita di gruppi scolastici
  • sabato e domenica : visite per le famiglie seguite da un laboratorio
  • dal martedì alla domenica, visite commentate gratuite a partire dalle 14.00 (dietro presentazione del biglietto d’ingresso)

N.B. Dal 2019 la Fondation Carmignac resterà aperta da inizio aprile alla fine delle vacanze di Ognissanti.

Contatti

+33 (0)4 95 04 95 94
mediation@villacarmignac.com (per visite scolastiche, famiglie e visite commentate delle 14.00)
reservation@villacarmignac.com (per visite di gruppo)
privatisation@villacarmignac.com (per le richieste di privatizzazione)

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