La fille et la nuit di Guillaume Musso, edito a Parigi da Calmann-Lévy, ha scalato in un baleno le classifiche dei libri più venduti nell’agosto francese. Appena pubblicato in Italia con il titolo La ragazza e la notte da La nave di Teseo, il nuovo lavoro del maestro del noir ci porta in Costa Azzurra e ci tiene con il fiato sospeso già dalle prime pagine, muovendosi su due binari temporali paralleli.
Costa Azzurra, inverno del 1992
In una notte glaciale, mentre il campus del suo liceo è paralizzato da una tempesta di neve, Vinca Rockwell, diciannove anni, una delle studentesse più brillanti dell’ultimo anno, fugge insieme al suo professore di filosofia, con il quale aveva una relazione segreta. Per la ragazza “l’amore è tutto o niente”. Nessuno la rivedrà mai più.
Costa Azzurra, primavera del 2017
Fino alla fine del liceo erano inseparabili, ma da allora Fanny, Thomas e Maxime – i migliori amici di Vinca – non si sono più rivolti la parola. Si ritrovano ora a una riunione di ex alunni. Venticinque anni prima, in terribili circostanze, hanno tutti e tre commesso un omicidio, murando il cadavere nella palestra della scuola. Proprio la palestra che oggi deve essere demolita per fare spazio a un altro edificio. D’ora in poi, niente potrà più impedire che la verità sul caso di Vinca venga a galla.
Il sentiero dei contrabbandieri
È lungo un tratto di costa che si apre il romanzo, sulla punta sud di Cap d’Antibes. E racconta un paesaggio marittimo tutt’altro che definitivo e scontato.
Un angolo selvaggio che non somigliava per nulla all’immagine convenzionale della French Riviera. Il fulgore bianco e ocra delle rocce calcaree e le infinite variazioni dell’azzurro che bagnava le piccole falesie…
In un momento successivo, lo stesso luogo appare a Vinca sotto tutta un’altra luce.
Sotto le raffiche del vento impetuoso di quella sera, il paesaggio cambiava radicalmente. Le rocce appuntite apparivano minacciose, gli ulivi e i pini sembravano torcersi dal dolore, come se cercassero di svellersi dal suolo
La ragazza, la notte e la Costa Azzurra
Vinca e Alexis. Fanny, Thomas e Maxime. Ma anche Manon, poliziotta incaricata di verificare cos’è accaduto sullo stesso sentiero percorso da Vinca vent’anni prima: qualcuno ha sentito esplodere un petardo. O forse è stato uno sparo.
Se l’impulso è continuare spediti la lettura per capire cosa sta succedendo, e se e come si collega alla scomparsa della ragazza e del suo professore, vale la pena di rallentare quando Musso si sofferma sui luoghi: come un romanzo nel romanzo, la sua Costa Azzurra – ora rutilante e ora tenebrosa – è tutta da leggere.