Stai leggendo

Napoleone, Ridley Scott, Joaquin Phoenix e la Provenza

Napoleone, Ridley Scott, Joaquin Phoenix e la Provenza

Tra vicende storiche e location delle scene del film ambientate in Provenza.

Napoleone secondo Ridley Scott

Il 23 novembre uscirà nelle sale italiane (in Francia il 22) il film Napoleon. Secondo alcuni Napoleon di Ridley Scott è il miglior film che il regista britannico-americano abbia diretto da parecchi anni a questa parte, mentre i detrattori si accaniscono soprattutto a metterne in discussione l’accuratezza storiografica.

Certo è che, in poco più di due ore e mezza, racconta le origini e l’ascesa di Napoleone, fino agli ultimi giorni a Sant'Elena, ma l’immagine che se ne ricava è molto diversa di quella alla quale i libri di storia ci hanno abituato: il punto d’osservazione di Scott e dello sceneggiatore David Scarpa, infatti, non è né quello politico né quello militare, ma la relazione tra Bonaparte – Joaquin Phoenix – e la moglie Josephine de BeauharnaisVanessa Kirby –, sposata a Parigi nel 1796 e poi divenuta imperatrice di Francia. Adultera, sterile e unico amore del còrso nonostante non si sia trattato esattamente di una grande passione.

Napoleone in Provenza

Nel suo percorso, Napoleone ha lasciato tracce in Provenza in due occasioni.

Il primo episodio risale al 1796, quando Bonaparte riprende Tolone agli inglesi. La seconda vicenda coincide con il ritorno dall’Elba e il viaggio che lo riporterà a Parigi: “I desideri dell’esercito mi richiamano. La stragrande maggioranza della nazione mi vuole”, è la convinzione del già ex imperatore Napoleone I, esiliato sull’isola toscana dopo essere stato costretto ad abdicare il 6 aprile 1814.
Da quel momento, Napoleone Bonaparte ha per solo obiettivo fuggire e rovesciare la monarchia di Luigi XVIII. Il 26 febbraio 1815 lascia le sponde tirreniche e il 1° marzo sbarca a Golfe-Juan, accompagnato da due-tremila uomini. Per evitare le truppe realiste di stanza in Bassa Provenza e la popolazione ostile della Valle del Rodano, Napoleone decide di raggiungere Grenoble passando per le zone più interne. Il 3 e 4 marzo attraversa Castellane e Digne-les-Bains, e riesce a raggiungere Parigi con i suoi uomini il 20 marzo.

Questo viaggio storico ha dato origine alla creazione di uno degli itinerari turistici più noti e più percorsi della Provenza e dell’intera Francia, la Route Napoléon. Ma la sola vicenda provenzale che Joaquin Phoenix porta in scena sul grande schermo nelle vesti di Napoleone Bonaparte è quella del 1796, quando il futuro imperatorie di Francia è ancora uno sconosciuto ufficiale dell’esercito.

Come si arriva all’assedio di Tolone

Dopo la caduta dei Girondini a Parigi a fine maggio 1793, scoppiano insurrezioni in diverse città francesi, da Lione ad Avignone, da Nîmes a Marsiglia.
A Tolone, i federalisti, borghesi dissidenti, vengono rapidamente soppiantati dai sostenitori del re, ancora numerosi nella flotta da guerra, che proclamano Luigi XVII re di Francia. E proprio i realisti fanno appello alla flotta anglo-spagnola della Prima Coalizione, che sta combattendo la Rivoluzione francese.
Il 28 agosto, i primi soldati della coalizione sbarcano nel porto del Var; lo stesso giorno, l’avanguardia francese è a 15 km da Tolone. 12mila truppe francesi circondano il porto già tenuto da 17mila truppe della coalizione guidate dall’ammiraglio Hood, e in poco tempo le due forze arrivano a raggiungere, rispettivamente, 32mila e 22mila uomini. Ma neppure insieme basteranno a fermare un giovane capitano di artiglieria completamente sconosciuto ai francesi.

Il ruolo di Napoleone nell’assedio di Tolone

La battaglia di Tolone dura dal settembre al dicembre 1793.

Per porre fine alle insurrezioni federaliste scoppiate in Provenza, il Comitato di Pubblica Sicurezza invia un esercito comandato dal generale Jean-François Carteaux, che il 25 luglio prende il controllo di Avignone e un mese dopo quello di Marsiglia.

Carteaux non è però altrettanto efficace nel riprendersi Tolone, dove i realisti hanno rialzato la testa e possono contare sull’aiuto della flotta inglese: tra settembre e ottobre l’assedio della città procede senza particolare vigore, anche se proprio Napoleone riesce distinguersi due volte: prima fa saltare le navi inglesi che bloccano l’ingresso del porto, procurandosi il soprannome di “Capitan Cannone”, e poi conduce un contrattacco vittorioso contro gli inglesi che tentano di impadronirsi di alcuni altipiani che circondano la città.

Tra Carteaux e il giovane capitano còrso non corre buon sangue, ma grazie ad Antoine Saliceti, commissario dell’esercito, in poco più di un mese Napoleone viene promosso due volte. E quando, a novembre, a dirigere l’assedio arriva il generale Jacques-François Coquille, detto Dugommier (Carteaux è stato rimosso e anche il suo successore Doppet è durato poco), le cose cambiano sia per le sorti della città sia per l'ufficiale còrso: Dugommier ne riconosce le qualità e ne apprezza i progetti, per cui gli lascia carta bianca al comando dell’artiglieria che nel frattempo ha riorganizzato.

Tra il 15 e il dicembre 1793 inizia l’offensiva su Tolone. Viene lanciata di notte, sotto una pioggia violentissima, su due fronti: verso il Mont Faron al comando del generale Lapoype e, a La Seyne, verso la ridotta Mulgrave agli ordini di Bonaparte.

Il 17 dicembre a mezzogiorno vengono presi i forti di Éguillette e Balaguier, e la ridotta di Mulgrave, cioè l’insieme delle fortificazioni che gli inglesi hanno soprannominato “la piccola Gibilterra”.

Napoleone aveva predetto che la caduta di questo settore avrebbe portato al ritiro della flotta britannica: il 19 dicembre gli inglesi lasciano il porto di Tolone e il 20 le truppe repubblicane invadono la città.

Il 22 dicembre pro tempore e il 26 definitivamente, Bonaparte viene nominato generale di brigata: in quattro mesi ha conquistato quattro gradi.
Di fatto, l’assedio di Tolone segna l’inizio dell’ascesa di Napoleone: gli viene affidato il comando dell’Esercito che, partendo da Nizza, avrebbe conquistato il territorio italiano.

Il luoghi di Napoleone a Tolone e dintorni

Nella rada di Tolone si possono ancora osservare diverse testimonianze dell’assedio al quale Napoleone partecipò nel 1793.

In particolare, salendo sul Mont Faron, da sinistra a destra si possono vedere il Fort de Balaguier, il Fort de l’Eguillette e la Tour Royale (all’epoca Grande Tour), Nel loro insieme, costituirono già ben prima di Napoleone un complesso strategico destinato a impedire l’accesso al porto della città, mentre oggi, dopo notevoli opere di restauro, hanno assunto in tutto o in parte una funzione culturale: il Fort de Balaguier è diventato un museo di storia marittima e locale nel 1970, e dal 1975 è iscritto nell’inventario supplementare dei monumenti storici; il Fort de l’Eguillette – che si trova nel comune di La Seyne-sur-Mer – è ancora nelle disponibilità della Marina francese, ma occasionalmente ospita mostre ed eventi culturali, concerti e rappresentazioni teatrali; la Tour Royale, classificata monumento storico nel 1947, è teatro di eventi festivi e culturali durante l’estate, quando accoglie festival di musica e spettacoli di danza.

In città, la porta attraverso la quale il generale Bonaparte passò per lasciare Tolone il 22 dicembre si chiama da allora Porte d’Italie.

Proprio da Tolone, inoltre, Bonaparte si imbarcò con 40.000 uomini per la spedizione verso l’Egitto che si sarebbe rivelata fondamentale per la conquista del potere. Il Museo della Marina cittadino propone quindi la visita guidata “Napoleone Bonaparte, Tolone e il Mediterraneo” che fa rivivere questo viaggio al comando di Napoleone e fa conoscere la sua politica navale basata su una concezione moderna della marina.

A La Seyne-sur-Mer, infine, è tuttora visibile e visitabile il Fort Napoléon, un forte quadrato e circondato di bastioni che Bonaparte, ormai imperatore, fece costruire nel 1812 là dove all’epoca dell’assedio di Tolone si trovava la ridotta Mulgrave, costruita dagli inglesi in terra e legno per proteggere la parte posteriore dei due forti di Balaguier e dell’Eguillette. Il Forte, situato in un ambiente verdeggiante che domina la baia, è aperto al pubblico dal 1984 ed è composto da un cortile principale che ospita mostre e due spazi espositivi dedicati all’arte contemporanea. Dal 1985, inoltre, in estate il forte apre le sue porte per concerti musicali.

La location delle scene provenzali di Napoleon di Ridley Scott

Le scene che in Napoleon rievocano l’assedio di Tolone non sono state girate in Provenza.

La location che compare sullo schermo è Forte Ricasoli, il forte più grande dell’isola di Malta, situato nel villaggio di Kalkara: la costruzione occupa un promontorio sopra l’ingresso del Porto Grande.

“Il forte al momento non è nelle migliori condizioni e il grande pubblico non può accedervi. Il forte è chiuso alle visite a meno che non venga concesso un permesso speciale”, ricorda il sito del monumento, “come quando Game of Thrones ha utilizzato la location per filmare alcune scene della serie”. O come quando l’ha utilizzata Ridely Scott per girare le scene provenzali di Napoleon.

ABBONATI ALLA NOSTRA NEWSLETTER