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I mercati di Apt e Carpentras, anima della Provenza

I mercati di Apt e Carpentras, anima della Provenza

Due cittadine dove l’atmosfera dei mercati provenzali si respira al massimo, tra Luberon e Comtat Venaissin.

Mercati provenzali, il cuore della regione

La bellezza della natura e del paesaggio, i campi di lavanda, i villaggi arroccati, il frinire delle cicale… l’anima della Provenza si riconosce in tutto questo e molto altro, a partire dai suoi mercati vivaci e colorati.

mercati provenzali, infatti, sono più di semplici luoghi di commercio; rappresentano il cuore pulsante della vita locale, una finestra spalancata sulle tradizioni, la cultura e l'enogastronomia della regione.

Mercato provenzale - I tessuti

I mercati della Provenza, secoli di scambi

La tradizione dei mercati in Provenza risale ai tempi dell'Impero Romano. Le città romane come Aix-en-Provence e Arles erano centri di commercio e scambio, dove si vendevano e si compravano merci provenienti da tutto il Mediterraneo.

I loro mercati erano luoghi di incontro, dove i cittadini potevano acquistare beni essenziali come cibo, vestiti e utensili, ma anche prodotti “di lusso” come spezie, oli e tessuti pregiati.

Mercato provenzale - Le olive

Con il declino dell'Impero Romano e l'avvento del Medioevo, i mercati provenzali assunsero un ruolo differente, ma sempre centrale nella vita delle comunità: normalmente collocati vicino a chiese e castelli, simboli del potere spirituale e temporale, vedevano svilupparsi attorno a sé borghi e villaggi, spesso in posizioni adatte a proteggersi da assalti e incursioni.

I mercati provenzali oggi

E oggi? La “versione contemporanea” dei mercati della Provenza testimonia la ricchezza culturale e sociale delle località in cui si svolgono, e delle comunità che le abitano. E se tutti, indistintamente, continuano a essere un punto di riferimento non solo economico per chi vive nella regione, ciascuno – dai mercati settimanali, a volte un pugno di bancarelle, dei villaggi più piccoli alle halles, i mercati coperti delle città più grandi – racconta una storia diversa, intrecciata con le tradizioni locali e la quotidianità delle persone che vi prendono parte.

Les Halles di Avignone, un trionfo di colori

Andare al mercato in Provenza non è solo un modo per acquistare prodotti freschi e di qualità, spesso provenienti dai dintorni, o un un'esperienza sensoriale che passa per la scoperta dei sapori, profumi e colori che caratterizzano la regione. È un’immersione in luoghi di incontro e socializzazione, dove i locali e i visitatori si scambiano storie, ricette e consigli di vita quotidiana.

Proprio come accade, ad esempio, ai mercati di Apt e Carpentras: non i più grandi, ma assolutamente emblematici.

Il mercato di Carpentras

Dal 1996 il mercato di Carpentras è classificato come marché d’exception per la qualità dei suoi prodotti (molti dei quali arrivano dalle pianure fertili del circondario) e la sua atmosfera.

Il mercato del Comtat Venaissin è tra i più antichi della Provenza. Le sue origini risalgono all’antichità, quando la città era conosciuta come Forum Neronis (Mercato di Nerone), nel I secolo a.C.

Carpentras - Il mercato

Ogni venerdì mattina – il giorno venne fissato da una bolla papale del 1155 – i banchi si dispongono in Place Maurice Charretier, Place de l’Horloge e Avenue Jean Jaurès. In pratica, il mercato circonda il municipio per poi snodarsi attraverso il centro e infine allargarsi sul terrapieno dell’Allée des Platanes.

Per lo shopping,la scelta è ampia: d'estate si può contare su circa 300 bancarelle di frutta e verdura, prodotti locali, formaggi, prodotti biologici e naturali, pesce e frutti di mare, prodotti di macelleria e gastronomia, salumi, pane e dolci, fiori e piante, ma anche abbigliamento, utensili e altri prodotti non alimentari.

Due, a seconda delle stagioni, gli emblemi di questo mercato del Vaucluse. Il primo è la fragola, simbolo allegro e colorato della città, proposta così com'è o sottoforma di marmellate, dolcetti, sciroppi e altre prelibatezze. Delicata e profumata, la fragola di Carpentras è un marchio registrato al quale sono riconducibili diverse varietà: a fine marzo-inizio aprile, la ciflorette e la garriguette, di forma allungata e molto gustose, sprigionano un profumo di fragola selvatica; ma la più diffusa (quasi l’80% della produzione) è la pajaro, che si coltiva e si trova sui banchi del mercato fino a giugno inoltrato: di colore rosso scuro, ha una dolcissima forma a cuore.

Il simbolo della fragola di Carpentras

Il protagonista incontrastato dell’autunno-inverno al mercato di Carpentras – anzi, in stagione ha addirittura un mercato tutto per sé – è il tartufo che arriva dal vicino Mont Ventoux. Vera e propria istituzione locale, il mercato del tartufo di Carpentras si tiene, sempre il venerdì mattina, da metà novembre a fine marzo. E, a dire il vero, i mercati dei tartufi sono due. Il mercato per i professionisti, dove si approvvigionano i ristoratori e chef di Carpentras e dintorni, è nella Cour de l’Hôtel-Dieu, in Place Aristide Briand; anche se non si è ammessi alla compravendita, vale la pena di dare una sbirciata, sia per godere dell’atmosfera intima e quasi “da adepti” che vi si respira insieme all’aroma del tuber melanosporum, sia per assistere a trattative e transazioni che hanno sempre un che di misterioso. Per fare acquisti, invece, il punto di riferimento è il mercato al dettaglio che aspetta i golosi sulla spianata della Maison de Pays, a sua volta collocata alle spalle dell’Ufficio del Turismo, di cui è parte integrante. Come scegliere la propria gemma? Un buon tartufo deve avere una consistenza soda, una forma arrotondata ma non troppo regolare, e venature ben cesellate sul guscio, ma non troppo larghe e profonde.

Il tartufo del Vaucluse

Il mercato di Apt

Nel cuore del Luberon si svolge ogni sabato mattina il mercato di Apt, la cui esistenza è attestata negli archivi locali fin dal Medioevo. Due i “battesimi ufficiali”: nel 1470, le Bon Roi René (Renato I d'Angiò, duca di Lorena e re di Napoli) concesse alla città il diritto di tenere un mercato ogni martedì; nel 1523, Renato di Savoia (conte di Tenda e governatore della Provenza, detto “il Grande Bastardo”) spostò il mercato dal martedì al sabato mattina.

Il grand marché d'Apt in Place du Postel, immagine d'epoca

Le oltre 300 bancarelle che nel pieno della stagione compongono il mercato di Apt – anch'esso marché français d’exception per la sua longevità e, nel 1996, inserito tra i “100 mercati più belli di Francia” – disegnano un nastro multicolore che parte da Place de la Bouquerie, omaggia il municipio e attraversa l’area pedonale della città per sfociare sul Cours Lauze de Perret.

Una delle antiche porte di Apt

Il mercato di Apt è il regno dell’abbondanza. Côté food, vi si trovano frutta e verdura di stagione disposta impeccabilmente, formaggi di capra freschi, secchi e entre les deux, olive al naturale e aromatizzate in cento modi, vini del Luberon, salumi, specilità gastronomiche, spezie, pani artigianali, pesce e frutti di mare… E sì, anche qui, da novembre ad aprile, arriva sua maestà il tartufo: pare che il record di vendita risalga al 1909, quando ne sarebbero stati venduti 35.000 chilogrammi.

Sul fronte dei prodotti non alimentari, non mancano i banchi di abbigliamento, biancheria per la casa, tessuti (come i tradizionali boutis e indiennes), giocattoli, coltelli (un altro classico dei mercati di Provenza) e utensileria varia. E ancora, manufatti artigianali e artistici come ceramiche colorate e terracotta smaltata, cesti di vimini, bigiotteria e cappelli colorati... All'estremità della zona pedonale, infine, lo spazio dedicato ai fiori mette in bella mostra lavanda e girasoli, ma anche piante aromatiche e composizioni di fiori secchi. La ripartizione dello spazio, però, non è più rigida come un tempo, quando nella Rue des Marchands e lungo le sponde del Calavon – il corso d’acqua che attraversa Apt – si commerciavano stoffe e tele, mentre i prodotti agricoli erano esposti sui banchi di Place du Septier, Place du Postel e Place de la Cathédrale.

Biancheria per la casa nel classico tessuto provenzale

Data la posizione baricentrica di Apt rispetto al Luberon, il sabato mattina gli avventori del mercato arrivano da tutte le direzioni e, se le prime ore del mattino sono quelle preferite dagli aptésiens, subito dopo è il “turno” degli abitanti dei villaggi vicini; i turisti, buoni ultimi, si affacciano tra i banchi ancora più tardi, in modo che le compere finiscano giusto all’ora dell’apéritif: un pastis o un rosé sulle terrasses dei caffè delle piazze pedonali cittadine sono il modo perfetto per concludere la mattinata.

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