Già oggi oltre 15.000 km di itinerari a misura di bicicletta solcano la Francia in lungo e in largo. Il progetto dei cugini francesi è di arrivare a creare una rete ciclabile ‘senza interruzioni’, dove chiunque possa pedalare sicuro in qualunque parte del Paese e, possibilmente, fruire di tutti i servizi necessari a chi utilizza le due ruote.
L’obiettivo fissato per il 2030 è superare i 22.000 km. E la regione Sud Provenza-Alpi-Costa Azzurra, naturalmente, è parte integrante di questo disegno.
Le ‘grandi strade’ per le biciclette: EuroVélo e véloroutes
Per chi ha in programma una vera e propria vacanza in bicicletta, i percorsi ideali sono le véloroutes turistiche, percorsi per viaggi a due ruote nel vero senso della parola. Si tratta di itinerari che coprono distanze ragguardevoli, da percorrere in più giorni, anche attraversando i confini tra più dipartimenti e più regioni.
Per chi ha in animo di ‘sconfinare’ addirittura in almeno un altro Paese, sono perfetti i realizzandi percorsi europei EuroVélo che coinvolgono il territorio francese. Quelli che passano per la Provenza-Alpi-Costa Azzurra sono due:
- l’EuroVelo 8, chiamato “La Méditerranée à Vélo”, che a regime attraverserà ben 11 Paesi europei – dal sud della Spagna fino a Cipro – passando per l’entroterra della costa mediterranea francese. Il tragitto in Francia è lungo 850 km da Mentone, in Costa Azzurra, a Le Perthus, in Occitania. Diversi tratti, da verificare sulle mappe, sono già realizzati;
- l’EuroVelo 17, denominato “ViaRhôna”, che prima di entrare in territorio francese propone un giro intorno al lago di Ginevra per poi scendere lungo le sponde del Rodano fino alla foce, in Camargue.
I due itinerari ciclistici nazionali che interessano la regione, invece, sono la V64, che attraversa le Alpi e in parte coincide con ViaRhôna, e la V65, percorso ciclabile lungo il litorale del Var. Almeno per ora, perché a fine 2016 la Région Sud Provence-Alpes-Cote d’Azur ha adottato un nuovo piano di interventi a favore delle véloroutes che presto dovrebbe dare i suoi effetti.
Piste ciclabili vietate agli altri veicoli
Le piste ciclabili sono corsie riservate, utilizzate per mettere in sicurezza il traffico dei ciclisti tenendolo separato da quello degli altri veicoli, a motore e non. Lontane o adiacenti rispetto alla carreggiata destinata a tutti i veicoli, sono comunque separate da quest’ultima.
È importante notare la differenza tra pistes cyclables e bandes cyclables. Queste ultime, infatti, possono contare solo sulla segnaletica orizzontale sul suolo di una normale carreggiata, ma non su ostacoli fisici al passaggio dall’una all’altra parte.
Ciclisti, pedoni e cavalieri: incontri lungo le le vie verdi
Le vie verdi sono strade riservate alla circolazione non motorizzata. Potete incontrarvi pedoni, ciclisti, pattinatori, persone a mobilità ridotta e, talvolta, cavalli. Proprio per questo sono perfette per le uscite in bicicletta in famiglia o tra amici. I bambini, in particolare, si divertiranno un mondo ad attraversare percorsi anche molto vari, spesso a contatto con la natura, muovendosi in piena sicurezza e al ritmo giusto per loro.
Le vie verdi sono segnalate in verde sulle mappe e possono facilmente coincidere con le strade di alzaia di canali e corsi d’acqua, con il tracciato di linee ferroviarie in disuso, con passeggiate litoranee, percorsi nei boschi e perfino viali all’interno dei parchi cittadini.
Piccole strade a scarso traffico
Last but not least, in Provenza e Costa Azzurra come nel resto della Francia alcuni itinerari ciclabili possono comprendere tratti di piccole strade poco trafficate ma per tutti che mettono in connessione piste ciclabili e vie verdi. Sulle mappe la segnalazione di questi brevi percorsi è in arancione, in modo che siano ben distinguibili dai percorsi riservati sia alle sole biciclette sia a tutti i mezzi non motorizzati. Arancione = fare attenzione!