La Montagne Sainte-Victoire, luce e contrasti
Simbolo della Provenza e della regione del Pays d'Aix, la Montagne Sainte-Victoire è una dorsale lunga (18 km) e stretta, fatta di luce e di contrasti. Il più evidente è quello tra minerale e vegetale: la parete di roccia a strapiombo e i 6.000 ettari di foresta (classificata dal 1983) ai suoi piedi. Ad arricchire la bellezza del paesaggio, villaggi provenzali, vigneti a perdita d'occhio e due dighe, il barrage de Bimont e il barrage Zola, con i loro bacini artificiali ma non per questo meno scenografici.
Sainte-Victoire, un tour da percorrere “con ogni mezzo”
Un tour di 62 km, da percorrere “con ogni mezzo”. In auto o in moto, è sufficientemente breve da consentire di procedere a velocità di crociera per godersi ogni centimetro di paesaggio, fermarsi nei punti in cui il panorama si apre su un orizzonte più vasto – in alcuni tratti la vista spazia fino al massiccio della Sainte-Baume, ma anche a quello più lontano dei Maures, mentre dal punto culminante della montagna, il Pic des Mouches, quando il cielo è terso si vedono il Mediterraneo, il Mont Ventoux e perfino le Alpi – e per concedersi, come vedremo, qualche “digressione”.
In bicicletta il giro è un po’ più impegnativo, non tanto per la lunghezza quanto per i dislivelli, ma il percorso ripaga ampiamente della fatica.
Un’altra esperienza interessante – da prenotare in anticipo – è il giro della Sainte-Victoire in sidecar vintage. Lo propone La Belle Echappée: Éric o uno dei suoi colleghi piloti vengono a prendervi “a domicilio”, vi muniscono di casco con auricolare – durante il viaggio vi racconteranno quello che state vedendo e molto altro – e vi scarrozzano lungo le strade che circondano la montagna. I loro tour e wine tour permettono di scoprire il fascino del Pays d’Aix e di apprezzare le bellezze e i piaceri del territorio in modalità slow.
Il circuito della Montagne Sainte-Victoire: il percorso
Idealmente si parte dalla fontana della Rotonde, punto di riferimento per antonomasia per chiunque si trovi a Aix-en-Provence. Da qui si percorre la circonvallazione – Avenue Victor Hugo, poi Boulevard du Roi René e Boulevard Carnot – fino all'incrocio con la RD17, da imboccare svoltando a destra verso Le Tholonet.
Attraversata questa località, si prosegue lungo la RD17 in direzione di Puyloubier e si attraversa il villaggio di Saint-Antonin-sur-Bayon per poi proseguire fino allo stesso Puyloubier.
A Puyloubier si svolta a sinistra all'incrocio con la RD57 in direzione di Pourrières e, dopo la Cave Coopérative, a destra fino all'incrocio con la RD12. Qui si gira a sinistra e si prosegue fino all’incrocio con la RD57d che si imbocca svoltando a destra in direzione di Pourrières. Quando la strada attraversa il “confine” tra i dipartimenti delle Bouches du Rhône e del Var, la RD57d cambia nome e diventa RD623.
Una volta raggiunto Pourrières, estremo est dell’intero percorso, si punta verso Rians, percorrendo la RD23 fino all'incrocio con la RD223, dove si gira a sinistra in direzione di Vauvenargues. Un riattraversamento del confine dipartimentale trasforma la RD23 in RD10: seguendola si raggiunge Vauvenargues.
Da Vauvenargues si prosegue sulla RD10 in direzione di Saint-Marc-Jaumegarde, ma prima di raggiungere il villaggio si costeggia il lago di Bimont (una strada sulla sinistra porta alla diga). Da qui si continua sulla RD10 fino rientrare a Aix-en-Provence.
Il luoghi di Cezanne
Nel tratto cittadino, la RD17 è prima Boulevard des Poilus e poi diventa Avenue des Ecoles Militaires e Avenue du Général Preaud. Ma la toponomastica comunale lascia volentieri il posto alla Route Cezanne, come è chiamato il tratto di RD17 che conduce da Aix a Le Tholonet costeggiando i 700 ettari della foresta dipartimentale delle Roques Hautes: l'unica strada di Francia classificata Monumento Storico.
La strada è in gran parte ombreggiata dai pini, ma il paesaggio circostante, punteggiato di mandorli, fichi, querce e ulivi, è immerso nella luce. Già in là negli anni, Paul Cezanne veniva qui quasi ogni giorno per dipingere, con il suo cavalletto a tracolla proprio come lo si vede nella statua che si trova sull’esplanade de la Rotonde, vicinissima all’Ufficio del Turismo di Aix: lo sguardo inciso nel bronzo è rivolto verso la Montagne Sainte-Victoire.
E sempre lungo i tracciati che attraversano la montagna da sud a nord – ma questa volta da percorrere a piedi – si trovano les Carrières de Bibémus, le cave immortalate a più riprese dal pittore, non lontano dal lago Zola e dal suo barrage.
I mille volti della Montagne Sainte-Victoire
A prescindere da Cezanne – il che risulta impossibile, tanto le sue opere sono impregnate della montagna e dei suoi paesaggi, e tanto tra questi ultimi aleggia lo spirito dell’artista – la protagonista incontrastata del tour è lei, la Montagne Sainte-Victoire.
La si può guardare da lontano per ammirare il suo stagliarsi contro il cielo della Provenza, per coglierne le sfumature minerali e bluastre che talvolta virano al rosa, o per sorprenderne una delle tante facce: la Sainte-Victoire cambia volto, aspetto e colore a seconda del punto di osservazione, delle condizioni metereologiche, del momento della giornata o della stagione.
La Montagne Sainte-Victoire a piedi
Oltre alla cresta rocciosa della montagna, il tour della Sainte-Victoire presenta diversi punti di interesse e spunti di attività, a partire dal reticolo di cammini e sentieri che la attraversano in lungo e in largo, fino ai punti più alti come la Croce di Provenza. Passeggiate ed escursioni che in gran parte prendono le mosse proprio dal percorso tracciato attorno alla montagna: dal ponte d’Anchois, ad esempio, è possibile raggiungere a piedi il rifugio Cezanne.
La Maison Sainte-Victoire di Saint-Antonin sur Bayon, centro di accoglienza e spazio museografico, è il luogo per documentarsi su itinerari e sentieri segnalati. Numerosi spunti di passeggiate si trovano anche sul sito dell’associazione Les amis de la Sainte-Victoire e sul portale del Grand Site Concors Sainte-Victoire: sì, la montagna provenzale è uno dei luoghi - solo otto in tutta la Francia continentale – ad avere ottenuto il marchio Grand Site de France.
Puyloubier, Vauvenargues e il lago di Bimont
Almeno tre i punti di interesse specifici lungo il tour della Sainte-Victoire, a partire dal villaggio di Puyloubier il cui nome risale al Medioevo e significa “la collina dei lupi”. Arroccato su uno sperone a quasi 400 metri di altitudine, l’abitato è rannicchiato ai piedi del versante meridionale della Montagne Sainte-Victoire, circondato da vaste distese di boschi e affioramenti rocciosi: una vista notevole, frutto di una natura selvaggia e incontaminata, da godersi soprattutto da due punti, la chapelle San Brancaï e lo Château Gassier.
Vauvenargues – siamo sul versante nord della montagna – ospita un castello la cui storia, legata a quella della Provenza, inizia con il re René nel 1473. Attualmente privato, l’edificio è noto per essere appartenuto a un altro grande pittore innamorato della Provenza e dalla Costa Azzurra, Pablo Picasso, che fu sepolto qui nel 1973: l’artista acquistò la proprietà nel 1958, alla ricerca di un contesto più isolato rispetto alla sua precedente dimora, la villa La California di Cannes. Picasso occupò e ristrutturò il castello dal 1959 al 1962, e vi dipinse alcune delle sue tele.
Tra Vauvenargues e Saint-Marc-Jaumegarde, un tratto della RD10 costeggia il lago di Bimont, un bacino artificiale creato negli anni ’50 in seguito all’edificazione dell’omonima diga: un parcheggio proprio lì vicino permette di raggiungere numerosi sentieri, incluso quello che porta alla vicina diga Zola, e di attraversare la costruzione per godere di una bella visuale sul fianco della Montagne Sainte-Victoire.
Terre de Mistral, la quintessenza rosé della Montagne Sainte-Victoire
Una deviazione di 9 km scarsi dal percorso del tour che circonda la Montagne Sainte-Victoire (poco dopo Saint-Antonin sur Bayon si svolta a destra per percorrere la D56 e poi un breve tratto della 56B) conduce al domaine Terre de Mistral, tenuta specializzata nella produzione di olio extravergine di oliva e di vini AOP Côtes de Provence et IGP Méditerranée. I suoi rosé ottengono sistematicamente premi e riconoscimenti nazionali.
La “filosofia” di Nadia et Serge Davico – il binomio agricoltura-cultura – e la loro voglia di condividerla declinandola in mille modi è il punto di forza di Terre de Mistral. Nasce da qui, infatti, la creazione di una rete di produttori locali che si sostengono mutualmente e promuovono progetti comuni. E nasce da qui la trasformazione della tenuta in un polo eno-oleoturistico che è diventato un punto di riferimento del territorio, frequentatissimo anche dai cittadini di Aix grazie alla ricchezza delle attività proposte: visite della cantina e tour guidati della tenuta, degustazioni didattiche e alla cieca, riconoscimento degli aromi, laboratori di assemblaggio di rosé personalizzati, quiz sulla vinificazione, attività naturalistiche e di scoperta per i più piccoli, mostre d’arte, serate jazz…
Tre – oltre all’ampia terrazza che anima le estati ai piedi della Sainte-Victoire – gli spazi principali attorno a cui ruota l’attività di accoglienza del domaine: la boutique che propone vino e olio di produzione propria, e una selezione accurata di prodotti locali (mieli, terrine, tapenades, biscotti provenzali, saponi all'olio d'oliva…); il bar à tapas che, oltre alle bottiglie di terre de Mistral, offre una selezione di vini provenienti da altri terroir; il ristorante che propone una cucina bistronomica basata sulla combinazione tra prodotti locali e di stagione e ispirazione dello chef, in un ambiente estremamente accogliente.
Domaine Terre de Mistral
Route de Peynier, 13790 Rousset
+33 4 42 29 14 84
Prima di partire per la Montagne Sainte-Victoire
Tutto, ma proprio tutto, sulla Montagne Sainte-Victoire sul sito dell'Ufficio del Turismo di Aix o, dal vivo, nell'accogliente sede della Rotonde, 300 avenue Giuseppe Verdi, 13605 Aix-en-Provence, +33 (0)442 161 161. Tante altre idee per visitare Aix, il Pays d'Aix e il dipartimento delle Bouches-du-Rhône su My Provence ed ExploreFrance™.