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Andare in Provenza con un amico a quattro zampe

Andare in Provenza con un amico a quattro zampe

Le cose da sapere per andare in Francia con un animale domestico: quali possono entrare e quali no.

Quali sono le condizioni di ingresso in Francia per un cane o un gatto italiano?

Le condizioni di ingresso in Francia cambiano a seconda del Paese di provenienza dell’animale domestico: se, come nel caso dell’Italia, il cane o il gatto arriva da un Paese UE, le condizioni per l’ingresso in Francia sono relativamente contenute e di facile adempimento.

Il cane o il gatto deve:

  • essere dotato di microchip (o di tatuaggio se il tatuaggio è stato fatto prima del 3 luglio 2011 e rimane chiaramente leggibile);
  • essere vaccinato contro la rabbia. Per essere valido, il vaccino antirabbico deve essere stato somministrato per la prima volta quando l’animale aveva almeno 12 settimane e dopo essere stato identificato tramite chip o tatuaggio. L’immunità protettiva si stabilisce almeno 21 giorni dopo la prima vaccinazione. Le vaccinazioni di richiamo successive devono essere somministrate agli intervalli specificati per il vaccino utilizzato;
  • essere accompagnato da un passaporto europeo per animali da compagnia valido;
  • essere stato sottoposto a misure sanitarie per prevenire malattie o infezioni diverse dalla rabbia. Prima di entrare in Francia, è quindi necessario rivolgersi al proprio veterinario. È possibile ottenere informazioni anche presso l’ambasciata o il consolato francese nel Paese di partenza.
  • In sintesi, valgono anche in Francia le misure relative al trasporto non commerciale degli animali domestici adottate dai Paesi UE.

N.B. Non possono entrare in Francia cani e gatti di età inferiore alle 16 settimane, perché non hanno una copertura vaccinale adeguata, a meno che non ottengano un’autorizzazione generale proveniente dalla Francia stessa (che in questo caso è lo Stato Membro di destinazione).

Esistono regole particolari per l’ingresso in Francia di specifiche categorie di cani?

In Francia sono in vigore regole specifiche per due categorie di cani, considerate potenzialmente pericolose.

I cosiddetti cani da attacco – o Categoria 1: cani di tipo Pitbull, Boerboul (Mastiff) e cani assimilabili, per caratteristiche morfologiche, a quelli della razza Tosa – non possono entrare in Francia.

Possono invece entrare in territorio francese, ma solo a specifiche condizioni, i cani da guardia e da difesa, cioè cani di razza American Staffordshire terrier, i cani di tipo o razza Rottweiler (Categoria 2) e i cani di razza Tosa. Perché i cani di questa categoria possano entrare in Francia, il proprietario deve presentare alla dogana gli attestati di nascita e della linea genealogica (per attestare, appunto, l’appartenenza del cane alla categoria) e un’assicurazione di responsabilità civile per il proprio animale. Inoltre, il proprietario deve dotarsi di un “Permis de détention” che viene rilasciato in seguito a un esame comportamentale del cane e alla verifica della capacità del proprietario di gestirlo. Ma le cose si complicano, perché il “Permis de détention” può essere ottenuto solo da un veterinario francese.

In strada e nelle aree comuni di immobili collettivi, i cani che appartengono alla Categoria 2 devono avere la museruola ed essere tenuti al guinzaglio da una persona maggiorenne.

Fonti principali:

Sito ufficiale dell’amministrazione francese
Portale della direzione delle dogane
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