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Come Carlà e Nicolas, esperienze da vivere allo Château d'Estoublon

Come Carlà e Nicolas, esperienze da vivere allo Château d'Estoublon

Una giornata (o più) nei panni di un'ulivicoltrice fuori dal comune.

Carla Bruni come Brad Pitt e George e Amal

Due le differenze che balzano subito agli occhi rispetto ad altre celeb' come Brad Pitt e la coppia Cloney-Alamuddin: clamore mediatico al minimo e un dipartimento differente. Ma anche Carla Bruni produce vino (e olio) di eccellente qualità nella sua tenuta in Provenza.

Parliamo dell'azienda vitivinicola e olivicola Château d'Estoublon di Fontvieille, nelle Bôuches du Rhone, di cui la nota cantautrice e modella e il marito Nicolas Sarkozy sono proprietari insieme all'imprenditore e amico Stéphane Courbit, e a Jean-Guillaume Prats, vera e propria eminenza di livello internazionale nel campo enologico, oggi presidente esecutivo dell'azienda.

Adagiata ai piedi delle Alpilles a un pugno di chilometri da Les Baux-de-Provence, uno dei villaggi più belli di Francia, la loro tenuta è nota soprattutto per gli eccezionali oli d'oliva.

Ma c'è una terza differenza, forse la più sostanziale, rispetto alle proprietà delle star americane: mentre Château Miraval e il Domaine du Canadel sono rifugi inaccessibili ai comuni mortali, Château d'Estoublon si può visitare, vi si possono fare esperienze enoturistiche e gastronomiche, e vi si può anche soggiornare.

Carlà e Nicolas allo Château d'Estoublon

Carla Bruni e Nicolas Sarkozy non vivono allo Château d'Estoublon, ma a quanto pare vi passano qualche tranquilla giornata "in famiglia" almeno una volta ogni paio di mesi. Ed entrambi si mettono in gioco in prima persona nelle attività del domaine.

Carlà lo fa a tutto tondo, occupandosi sia di olio che di vino sotto la guida di Anaïs Maillet, super esperta ingegnere agronoma che ha già prestato le sue competenze a diverse maison prestigiose, non ultima LVHM. Il marito, che notoriamente non è un amante dei vini ma si interessa alle tecniche di coltivazione, è attivo soprattutto sul côté oleicolo: a detta dei rotocalchi francesi, si sarebbe perfino dedicato personalmente alla potatura degli ulivi.

Notti di charme e pranzi da gourmet 

E noi? Come possiamo immergerci nell'atmosfera dello Château d'Estoublon? 

Soggiornarvi approfittando dei 300 ettari della tenuta per uno o più giorni è certamente il modo più efficace per prendersi il proprio tempo e lasciarsi avvolgere dal calore della vita provenzale.

E che dire di un brunch signature, un pranzo o una cena alla Table d'Estoublon? I diner del venerdì sera, in particolare, sono concepiti come occasioni di condivisione attorno a un protagonista che riempie le serate di calore: il... girarrosto!

È l'orto della tenuta a rifornire il ristorante e ispirare i sapori, gli aromi e i perfino i colori del menu. Coltivato biologicamente, mette a disposizione dello chef e della sua brigata ortaggi, frutta e piante aromatiche, ma non di rado anche bacche e fiori freschissimi finiscono in tavola.

Le esperienze da fare allo Château d'Estoublon

Un'esperienza meno impegnativa ma che offre ugualmente i piaceri di una gradevole convivialità sono le visite all'uliveto e al vigneto dei Bruni-Sarkozy, che si concludono con degustazioni di oli e vini e con eventuali abbinamenti gastronomici.

E anche dedicarsi allo shopping non manca di soddisfazioni: la boutique dello Château d'Estoublon - 200 m2 di meraviglie - è una sorta di microcosmo, specchio fedele dell'art de vivre dello Château. Oltre a vini e oli, propone una selezione di prodotti di gastronomia, pezzi di artigianato e prodotti locali nel concept store Vanille & Lilas.

Château d'Estoublon, residenza di nobili e presidenti

La tenuta risale al Medioevo, quando la proprietà nota come "Le Grand Mas" apparteneva alla signoria di Mont-Paon, mentre le fattorie erano sotto il controllo della famiglia dei conti di Baux. Nel 1426 la regina Iolanda d'Aragona, vedova di Luigi II di Provenza, pose la cittadina sotto assedio e il suo intero patrimonio, in particolare le proprietà del Mont-Paon, fu annesso alla Contea di Provenza. I primi proprietari del castello, le cui origini risalgono al 1489, furono quindi i conti di Provenza.

Molte vicissitudini, tra cui diversi incendi, portarono la tenuta a un lento decadimento che solo nel 1600 incontrò un'inversione di tendenza: la ricostruzione del Grand Mas fu completata alla fine del XVII secolo, come testimoniano la disposizione della residenza principale e l'attuale architettura della facciata. Qualche anno dopo, in ricordo del feudo di Estoublon, nelle Alpi dell'Alta Provenza, il castello di Mont-Paon ricevette il titolo di "Château d'Estoublon".

Nel 1900 il castello fu venduto a un antiquario parigino, che lo rivendette qualche anno dopo, dopo averlo spogliato di tutti i mobili e le boiserie. Nel 1932 lo acquistò la famiglia Lombrage, che qualche decennio più tardi rimise in piedi gli uliveti, distrutti dalla gelata del 1956. Ma la vera rinascita arrivò solo a fine 1998, con l'acquisizione dello Château d'Estoublon da parte della famiglia Schneider. Altri significativi lavori di ristrutturazione di devono a Valérie Schneider, terzogenita di Ernest Schneider, e al marito Rémy Reboulche.

L'arrivo degli attuali proprietari è del 2022.

Due le curisoità a proposito del castello: nel 1966 le facciate e i tetti furonoi classificati come monumenti storici. E nei primissimi anni '70 l'edificio venne  utilizzato come location di una serie televisiva franco-tedesco-elvetico-canadese, Les Gens de Mogador

L'olio di oliva Dop Les Baux-de-Provence

Oltre che agli attuali proprietari, oggi lo Château d'Estoublon deve oggi la sua fama soprattutto all'olio d'oliva Dop Les Baux-de-Provence, vincitore di numerosi premi e riconoscimenti nazionali e internazionali. È la stessa Carla Bruni a scrivere sul suo account Instagram ufficiale:

L'olio d'oliva Estoublon è un nettare che vi porterà direttamente dal vostro piatto alla meravigliosa regione delle Alpilles. In bocca, tutti i profumi della Provenza, il sole e il vento e la forza di questa terra unica

Ognuna delle varietà di olive coltivate nella tenuta- Béruguette, Bouteillan, Grossane, Picholine e Salonenque - è oggetto di un processo di produzione dedicato che permette di ottenere un pregiato olio monovarietà, ma anche di realizzare interessanti blend. Un frantoio tecnologicamente all'avanguardia consente di far passare solo 24 ore tra il momento della reccolta dei futti e la produzione finale dell'olio, assicurandone le proprietà aromatiche.

Il vino biologico dello Château d'Estoublon

Se l'olio di Carla Bruni, Nicolas Sarkozy e soci è già oggi uno dei più medagliati di Francia, il vino dello Château d'Estoublon ha ancora un po' di strada da fare per potersi annoverare tra le eccellenze nazionali.

Si tratta comunque di rossi, bianchi e rosé deliziosi ai quali sono dedicati 18 ettari di vigneti, destinati a diventare presto 25, e  le premesse fanno ben sperare: i savoir-faire di Jean-Guillaume Prats e Anaïs Maillet, innanzittutto; la presenza di terroir particolari che combinano calcare affiorante, argilla e ghiaia sabbiosa e limosa; il reimpianto di alcuni appezzamenti con nuovi vitigni che si vanno ad aggiungere ai Grenache, Syrah, Cabernet-Sauvignon, Mourvèdre, Roussane e Marsanne già presenti; la scelta di coltivare con metodo biologico e la sperimentazione in atto di quello biodinamico; infine, la realizzazione di una nuova cantina che sfrutti le tecnologie più avanzate per creare bianchi, rossi e rosati sempre più espressivi.

Il prossimo passo? La certificazione!

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