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Il Quartier des Teinturiers ad Avignone, il più cool della città

Il Quartier des Teinturiers ad Avignone, il più cool della città

La sua storia risale al Medioevo. Oggi è il cuore pulsante della movida, delle arti e delle attività creative di Avignone.

Il Quartier des Teinturiers di Avignone

Vivace, autentico, pittoresco… sono molti gli aggettivi per descrivere il Quartier des Teinturiers di Avignone: un rettangolo – o piuttosto un rombo – di strade nel centro storico della città dei papi che non perde occasione per fare festa e riempirsi di allegria.

A ridosso delle antiche mura che ancora oggi racchiudono le strade più antiche di Avignone, il quartiere ha per confini, partendo da nord in senso orario, la Rue Saint-Christophe, la Rue du 58ème Régiment d’Infanterie e la Rue Ninon Vallin, la Rue du Portail Magnanen, la Rue des Lices e la Rue Bourgneuf.

La storia del Quartier des Teinturiers risale al Medioevo, quando la strada da cui prende il nome, la Rue des Teinuriers, era ancora extra moenia. Oggi è il cuore pulsante delle arti e attività creative di Avignone: design, arte tessile, decorazione, moda, gioielleria, accessori, cartoleria e legatoria, doratura, restauro artistico, lavorazione del legno e arte contemporanea.

Avignone, lungo la Rue des Teinturiers

La Rue des Teinturiers: semel in anno licet insanire

L'asse principale del Quartier des Teinturiers di Avignone è la strada omonima, Rue des Teinturiers, che concgiunge le estremità di Rue des Lices fino e Rue Saint-Christophe, ma non in modo rettilineo: il suo percorso da nordovest a sudest segue il tracciato di un ramo della Sorgue, il fiume del quale Petrarca cantò le “Chiare, fresche et dolci acque”.

Lungo il corso d’acqua si incontrano ancora oggi quattro ruote di legno a pale (aubes) che fornivano energia a laboratori e opifici situati sull’altro lato della strada: dalla loro denominazione deriva il “secondo nome” della via, Rue des Aubes.

Avignone, la Rue des Teinturiers

Affiancata per lunghi tratti da file di platani, la Rue des Teinturiers può contare su diversi edifici degni di nota, come la cappella e quel che resta della torre campanaria dell’ex Convento dei Cordelieri, la cinquecentesca cappella dei Penitenti grigi, o della Santa Croce, e la Maison IV de Chiffres il cui nome deriva da un simbolo scolpito tra le finestre dell’edificio gotico che la accoglie.

Per 11 mesi l’anno, la Rue des Teinturiers è un’arteria molto tranquilla, dall’atmosfera rilassata e romantica, ma in realtà è un po’ come la Bella Addormentata: il bacio del Principe che la sveglierà è, semplicemente, l’inizio del Festival di Avignone. Per circa un mese, quelli che sembravano innocui garage e depositi sonnolenti dietro le loro serrande abbassate (ma comunque allegre, perché molto colorate) si trasformano in piccoli teatri e bistrot dall’atmosfera informale dove assistere a uno spettacolo – probabilmente del Festival Off – e bere un bicchiere.

Avigone, Rue des Teinturiers durante il Festival - Jean-Louis Zimmermann 1

CC BY-SA 2.0

Place Pie, dove c’è sempre vita

Percorrendo la breve Rue de la Bonnetterie, proseguimento della Rue des Teinturiers, si raggiunge Place Pie, tra le più animate della città.

Avignone, Place Pie

La Place Pie è circondata da una moltitudine di caffé, pub e ristioranti che sono il punto d’incontro della gioventù avignonese. Grazie al clima di cui gode la città, le loro terrasses sono affollatissime in ogni stagione da due tipi di avventori, quelli che si spostano per inseguire il sole perfino nelle ore e nelle giornate più calde, e quelli che vanno alla ricerca dell’ombra anche d’inverno.

Due “scuole di pensiero” che al calare della sera diventano un tutt’uno e si trasformano nel popolo della notte avignonese, pronto a tirare mattina per conquistarsi un caffé et un croissant ancora caldo appena aprono le vicine Halles, il vivace mercato coperto cittadino.

Les Halles di Avignone, sorrisi da un lato e dall'altro del banco

L’Associazione Quartier des Teinturiers e il ballo in piazza dell’8 giugno

Il Festival di Avignone non è, a dire il vero, l’unico momento nel quale anche le arterie più pigre del quartiere si risvegliano.

Attiva dal 1984, per statuto l’Associazione Quartier des Teinturiers – che può contare su oltre 200 membri, tra individui e famiglie, ma anche teatri e aziende – ha l’obiettivo di “migliorare, abbellire, animare e valorizzare il quartiere”.

L’associazione fa vivere la zona organizzando feste e altri eventi: un ballo a primavera e un festival di bande musicali a settembre, aperitivi, pranzi e cene collettive in Place Londe e Rue des Teinturiers, caffè letterari circa una volta al mese e, ogni anno, due vide-greniers, un’esposizione e vendita di oggetti realizzati da artisti non professionisti, oltre a una festa del vin brulé nei mesi più freddi.

A volte gli artisti locali organizzano spettacoli per l’associazione, e i teatri partner offrono sconti ai soci.

Avignone, una città in cui tutto parla di teatro

Il calendario delle manifestazioni è sul sito Quartier des Teinturiers. Il prossimo appuntamento da mettere in agenda è sabato 8 giugno 2024 per il Bal des Teinturiers, in Place Londe (ingresso libero, dalle 19.00 in poi).

Realtà civica di rilievo, l’associazione dialoga inoltre con il Comune di Avignone sollecitando interventi per migliorare la qualità della vita nel quartiere e preservarne il patrimonio storico, artistico e architettonico.

Associazione Quartier des Teinturiers
association.teinturiers@gmail.com
17 ter Impasse Pignotte
84000 Avignone

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