Jean Giono e la Provenza immaginata
Jean Giono (1895-1970) è uno degli esponenti più importanti della letteratura francese del XX secolo e uno degli scrittori simbolo della Provenza.
Nato a Manosque nel 1895, l’autore non l’ha mai lasciata, ma ha disegnato nei suoi libri una sorta di Sud immaginario e verosimile allo stesso tempo, composto da paesaggi e particolari di una Provenza reale, ma liberamente assemblati per creare lo spazio nel quale fa muovere i suoi personaggi.
Si tratta, in ogni caso, di una terra della quale lui stesso è fortemente impregnato, nella quale affonda solide radici e che finisce per essere molto più di un semplice sfondo alle vicende dei protagonisti delle sue opere.
Lou Paraïs, la casa di Jean Giono
L’eroe di Alphonse Daudet, Tartarino, è il tipico esemplare di viaggiatore immobile: racconta di aver vissuto avventure in terre lontane senza, in realtà, aver mai messo il naso fuori dalla sua casa di Tarascona.
Il suo quasi conterraneo Jean Giono – dal momento in cui, nel 1930, acquista la casa chiamata “Lou Paraïs” – riesce a dar vita a un altro paradosso spaziale: resta anche lui in un’unica abitazione, ma ‘sposta’ in continuazione le stanze, o meglio, ne muta la funzione. Insomma, ‘viaggia’ all’interno della sua stessa casa.
È così che, fino alla morte avvenuta nel 1970, il suo studio si sposta da un vano all’altro, e perfino da un piano all’altro e da un’ala all’altra, senza che lo scrittore abbia la necessità di uscire dalle mura perimetrali. Tanto più che, tra un ampliamento e l’altro, finisce che si spostano anche loro.
Casa e bottega
Per Jean, “Lou Paraïs” è prima di tutto la casa di famiglia: ci vive per 40 anni insieme alla sua sposa, Elise, alle loro figlie, Aline e Sylvie, e per un certo tempo anche alla famiglia della moglie. E ci scrive la maggior parte delle sue opere.
Una vita monotona? Affatto. Nel giro di pochi anni questa periferia di una piccola cittadina della Provenza, a quasi 800 km da Parigi, diventa uno dei luoghi letterari più vivaci della regione, se non dell’intera Francia.
A “Lou Paraïs”, infatti, Giono si circonda di amici. Per personaggi come la famiglia Gallimard, André Gide, Charles Dullin, Jean Paulhan, Thomas Stearns Eliot, Henry Miller, Charles Morgan e Martin Heidegger la porta è sempre aperta. Lo stesso dicasi per artisti del calibro di Yves Brayer, Bernard Buffet, Jacques Thévenet, Carzou… E anche semplici lettori e ammiratori sono i benvenuti.
Un paesaggio provenzale
Ma torniamo all’edificio. Quando Giono lo acquista, è perché ha deciso di scommettere sul proprio futuro letterario: insieme al ‘posto sicuro’ di vice-direttore all’agenzia del Crédit du Sud-Est di Manosque che ha scelto di lasciare, infatti, deve riconsegnare l’appartamento concesso in benefit a chi ricopre il ruolo. Un bell’azzardo, considerando che l’audace Jean non è precisamente ricco di famiglia. Sta di fatto che ha visto giusto e non avrà di che pentirsi.
Tutta bravura o anche un pizzico di fortuna? Posizione e indirizzo – rispettivamente ai piedi del Mont d'Or e lungo la Montée des Vraies Richesses – sono senz’altro di buon auspicio. Ma è qualcos’altro, di “Lou Paraïs”, a conquistare Giono: la posizione. La costruzione si trova in un’oasi di verde che affaccia sui tetti di Manosque e schiude allo sguardo un varco sul campanile della chiesa. E diversi angoli del giardino, sistemati e arredati all’uopo, diventano anche loro spazi vissuti dallo scrittore, almeno tanto quanto le stanze o le terrazze della casa.
Jean Giono abita ancora a Lou Paraïs
A quasi 50 anni dalla scomparsa dello scrittore, le pareti di “Lou Paraïs” sono ancora impregnate della sua presenza. Lo è la biblioteca di circa 8mila opere di cui andava particolarmente fiero. Lo sono le lettere, le fotografie, i manoscritti, i dattiloscritti e gli archivi personali e letterari che lui stesso ha conservato con attenzione quasi maniacale.
Lo sono gli affreschi dell’amico Lucien Jacques, artista al quale Giono ha chiesto di decorargli casa e che ha ospitato sotto il suo tetto. Lo sono i mobili e le carte da parati che ancora rilasciano l’aroma delle pipe di Jean e dei suoi amici. Lo sono gli oggetti più personali e più cari, come i doni scambiati con Elise e i giocattoli di Aline e Sylvie.
Tutto questo si può visitare e respirare, così come si può passeggiare tra gli alberi da frutto del giardino, o sedersi sul bordo di una fontana. E d’estate, tra pini, albicocchi e tralci di vite, non sono pochi gli eventi culturali che trovano spazio in questo scenario.
Informazioni
Le Paraïs - Maison de Jean Giono
Montée des Vraies Richesses
04100 Manosque
Lou Paraïs, edificio iscritto nell’elenco dei Monumenti storici di Francia, è una proprietà privata. Una parte della casa è adibita a sede e uffici dell’Association des Amis de Jean Giono che accoglie e guida i visitatori, presenta e commenta i libri, documenti e oggetti conservati sul posto e accoglie ricercatori e studiosi per la consultazione degli archivi Giono.
L’Associazione organizza visite guidate gratuite il venerdì pomeriggio tutto l’anno e, da giugno a settembre, anche il martedì pomeriggio, su appuntamento con prenotazione telefonica al Centre Jean Giono, +33(0)4 92 70 54 54.
Lou Paraïs è visitabile anche durante le Giornate Europee del Patrimonio che si tengono ogni anno nel mese di settembre.