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Mini tour tra i villaggi della Drôme provenzale intorno a Montélimar

Mini tour tra i villaggi della Drôme provenzale intorno a Montélimar

Sei villaggi della Drôme provenzale: cosa visitare, la loro storia e le loro curiosità: Savasse, Sauzet, La Laupie, Marsanne, Saint-Gervais-sur-Roubion, Puygiron.

Montélimar e le sue gemme

Drôme provenzale: Montélimar, che ne è il centro principale, val bene una visita, ma è anche un ottimo punto di partenza per un road-trip tra i villaggi arroccati sulle colline tutt’intorno. Borghi autentici che hanno conservato la loro anima nel tempo, spesso fin dal Medioevo.

E allora approfittiamo della nostra “base” per un tour che in poche decine di chilometri collega Savasse, Sauzet, La Laupie, Marsanne, Saint-Gervais-sur-Roubion e Puygiron: cinque piccole gemme da percorrere passeggiando lungo le calades, le stradine acciottolate e in pendenza: i piccoli tesori che ci aspettano sono facciate antiche, conservate e ristrutturate, piazzette vivaci e animate dove attardarsi sotto un albero secolare e ascoltare il gorgoglio di una fontana, gallerie e botteghe artigiane, ma anche panorami che vanno da una regione all’altra.

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Savasse, villaggio con vista dalle Prealpi all’Ardeche

Uscendo da Montélimar in direzione nord, a soli 10 km lungo la D 865 si raggiunge Sauzet, il primo villaggio del nostro itinerario che, sulla mappa, descrive una sorta di ventaglio da nord a est attorno al centro principale.

Percorrendo le strade del vecchio borgo che si dipanano attorno al municipio, si raggiunge la Rue du Vieux Village, alla quale Savasse deve il soprannome di “balcone della Drome provenzale”.

Qui la vista si apre 360 gradi: più vicino si notano le frazioni in cui vivono i poco più di mille abitanti del comune, i Savassons: a dispetto della vicinanza con la più “cittadina” Montélimar, il paesaggio dominato da frutteti e viti ha conservato il suo carattere rurale (anche se in una delle frazioni, l’Hameau de l'Homme d'Armes, le fornaci di calce del XIX secolo sono tracce di un indiscusso passato industriale). Ma basta alzare lo sguardo per racchiudere in un unico colpo d’occhio un panorama che abbraccia le Prealpi, il Mont Ventoux, la Valle del Rodano e le montagne dell'Ardèche.

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Sauzet, le antiche mura e un labirinto di stradine medievali

La Route de la Coucurde congiunge Savasse a Sauzet in meno di cinque chilometri, un percorso davvero breve per raggiungere una dimensione temporale così lontana: Sauzet è un borgo medievale dal ricco passato, decisamente riconoscibile nel labirinto di viuzze che conducono alla Courtine, la piazza in cima alla collina nei cui pressi soggiornò il Delfino di Francia, futuro re Luigi XI: il palazzo è ancora lì.

Ben due cinte di mura, erette intorno al 985, circondavano il nucleo antico: il loro nome, “Vingtain”, deriva da quello delle tasse istituite per manutenerle. Ne restano tracce nelle tre porte e in alcuni particolari architettonici che catturano l’attenzione, come travi dipinte e pietre colorate.

Di interesse, nel villaggio, è anche la chiesa di Saint-Lambert, costruita intorno al 1100: dopo le guerre di religione fu ampiamente restaurata: sulla chiave di volta della porta d'ingresso è incisa la data, 1672.

Per chi avesse voglia di lasciare l’auto, da Sauze partono diversi sentieri escursionisti che attraversano un grande parco.

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La Laupie: villaggio arroccato ricostruito come nell’anno 1000

Ancora più breve è il percorso, la D6, che da Sauzet porta a La Laupie: un vecchio villaggio arroccato su una collina in posizione strategica in mezzo alla pianura. “Vecchio”, però, non è esatto: andato distrutto sotto i bombardamenti del 1944 durante la battaglia di Montélimar, il borgo era ridotto a un cumulo di rovine. Negli anni ’60 e ’70 i nuovi proprietari lo hanno riportato in vita recuperando le vecchie pietre e ricostruendo dettagli architettonici del passato, inframmezzati a tocchi di modernità: il borgo attuale è un insieme architettonico particolare che si apprezza bighellonando senza una direzione precisa per le stradine tipiche del centro storico.

Volendo, però, ci si può dare una meta: il castello, costruito intorno all’anno 1000 e rimaneggiato più volte nel corso dei secoli, circondato da un giardino pensile che gli conferisce una certa originalità.

A La Laupie si può ammirare anche la cappella di Saint-Michel che sorge su uno sperone a poca distanza dal centro. L'edificio è stato costruito contemporaneamente al vecchio villaggio e al suo interno presenta elementi del XII secolo.

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Marsanne: un villaggio e un vitigno che portano lo stesso nome

In meno di dieci minuti, da La Laupie si raggiunge Marsanne, villaggio arroccato tra pianura e montagna al limitare di una zona boscosa. Delle tappe del nostro percorso è quella più a nord, e anche la più distante da Montélimar: 15km.

Marsanne si vede da lontano: a indicare la strada è la sagoma bianca della chiesa di Saint-Félix, risalente al XII secolo.

Per visitare l'antico villaggio in cima alla collina si parte dal Castello di Montluisant e si cammina lungo la Rue des Comtes de Poitiers, detta “la Côte”: salendo si incontra la parte medievale, restaurata con cura dai nuovi residenti a partire dagli anni Sessanta, dopo il progressivo abbandono avvenuto all'inizio del secolo scorso.

I vigneti che circondano l’abitato sono lì a ricordare che questa terra ha dato il nome a un vitigno, il Marsanne appunto, con cui si producono i Côtes du Rhône. Fuori dal villaggio, sulla strada per Mirmande, la valle di Fresneau custodisce un santuario e una cappella in prossimità di una sorgente che ogni anno, l'8 settembre, è meta di pellegrinaggio.

Diverse, attorno a Marsanne, le passeggiate segnalate, una delle quali conduce al Col de la Grande Limite.

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Saint-Gervais-sur-Roubion: affacciato sul corso del Roubion

Per spostarsi da Marsanne a Saint-Gervais-sur-Roubion – che si trova più a sud, e quindi a est rispetto a Montélimar, si può scegliere tra la D134 e la D57: in entrambi i casi si percorrono meno di 10 chilometri. Il villaggio, semi-arroccato, domina la ricca pianura della Valdaine. La sua sagoma massiccia e arrotondata si può ammirare sul fianco di una collina ai cui piedi scorre il Roubion.

I bastioni che circondano la parte stoica della città si superano attraversando le antiche porte di Saint-Claude e del Point du Jour; nella piazza si possono ammirare un gelso secolare e una fontana, ma il cuore del villaggio è il castello: si tratta di un vasto edificio, tuttora occupato da diverse famiglie; le sue grandi bifore testimoniano l'epoca di allestimento della facciata, corrispondente alla seconda metà del 1600.

Camminando fino alla fine della piazza, dall’alto dei bastioni si scopre un ampio panorama sulla pianura di Marsanne.

Due gli elementi di attrattiva all’esterno del villaggio per chi ama stare a contatto con la natura: i numerosi sentieri escursionistici che costeggiano le rive del Roubion e i molteplici punti di balneazione.

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Puygiron: la porta di accesso alla Drome Provenzale

Ancora pochi chilometri – non più di 10 minuti d’auto – e si raggiunge Puygiron: considerato la porta d'accesso alla Drôme Provenzale per chi arriva da est, il villaggio risale all'anno 833.

Non mancano le tracce del suo vetusto passato, come il castello del XIII secolo, in parte restaurato nel periodo rinascimentale, e l’ancora più antica cappella di Saint-Bonnet (XI sec.), classificata monumento storico: posta appena fuori dal centro abitato, grazie al campo di lavanda che si estende ai suoi piedi regala un effetto simile, in piccolo, a quello dell’Abbazia di Sénanque.

Di interesse, a Puygiron, anche il giardino botanico e un gelso bianco vecchio di trecento anni: tra i primi esemplari di questa specie, venne piantato nell’epoca in cui era fiorente l'allevamento dei bachi da seta.

L’altro pregio del villaggio, da non perdere prima di fare rotta su Montélimar per chiudere il tour, è il punto panoramico che domina la pianura della Valdaine: la vista spazia dalla Valle del Rodano alle Prealpi.

Gaia Bolla - Redazione Junior

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