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Pignolat, il dolce di Nostradamus

Pignolat, il dolce di Nostradamus

Dal 1500 ai giorni nostri, la Provenza ha fatto rivivere una ricetta del suo celebre medico e astronomo.

Nostradamus, il Trattato dei condimenti e conserve

Se sappiamo tutto o quasi delle Centurie di Nostradamus, sicuramente meno nota – ma non meno interessante – è un’altra sua opera, spesso citata come Traité des fardements et des confitures, cioè Trattato dei condimenti e conserve (in realtà, originariamente il trattato sulle conserve era una seconda parte di quello dedicato ai condimenti).

Il Traité des fardements et des confitures apparve nel 1555, ma sembra fosse stato completato tre anni prima e diffuso in via riservata tra persone vicine a Nostradamus. Anche se non c’è traccia di questa presunta primissima edizione, le successive ristampe – nove in meno di 20 anni solo in francese, che videro la luce tra Lione, Parigi e Anversa, oltre a una traduzione in tedesco – danno la dimensione del successo dell’opera.

Alle conserve l’autore dedicò ben trentuno capitoli e tantissime ricette dolci, a base di zucchero, miele e defrutum (un vino cotto con proprietà dolcificanti), nelle quali abbondano anche spezie come chiodo di garofano e cannella.

Il trattato, peraltro, non era un semplice “libro di cucina”, ma assorbiva anche le competenze mediche acquisite da Nostradamus attraverso gli studi all’Università di Montpellier. La marmellata di zucca, ad esempio, era considerata d’aiuto per smorzare il calore del cuore e del fegato; lo sciroppo a base di rose rosse era indicato come lassativo.

Michel de Nostredame, detto Nostradamus - Ritratto dipinto dal figlio César de Nostredame

I pignolats di Nostradamus rivivono a Saint-Rémy-de-Provence

Confire petits limons et oranges tout entiers, coings en quartiers avec le sucre pour faire du cotignac, du pignolat, du sucre candi, des sirops, des poires confites et de la tarte de massapan

I pignolats sono pasticcini ai pinoli dalla forma di mezzaluna e dal gusto orientale che esistono in Provenza dalla fine del Medioevo. Fu infatti in occasione delle Crociate in Oriente che gli occidentali scoprirono i pinoli e l’impiego della frutta secca, così come quello dell’acqua di rose e di fiori d'arancio, in cucina. E alcuni biografi attribuirono allo stesso Nostradamus un viaggio in Egitto – peraltro mai confermato – che contribuì non poco ad ammantarne di mistero la figura.

Sta di fatto che alcuni secoli più tardi alcuni maestri pasticceri di Saint-Rémy-de-Provence, città natale del nostro, hanno ripreso, attualizzato e riproposto l’antica ricetta: tra gli altri, e Le Petit Duc e la Maison Bremond 1830 (rispettivamente ai numeri 7 e 27 di boulevard Victor Hugo).

La ricetta dei pignolats di Nostradamus

Come si preparano i pignolats di Nostradamus?

Pignolats di Nostradamus, ingredienti

Per realizzare i dolcetti tipici di Saint-Rémy-de-Provence occorrono:

  • 350 g di farina di mandorle (o mandorle sgusciate, sbucciate e tritate finemente);
  • 350 g di zucchero;
  • 200 g di pinoli;
  • 2 albumi d'uovo;
  • 4 cucchiai di acqua di fiori d'arancio.

Raramente le ricette prevedono anche la presenza di altri ingredienti – come il finocchietto o 20-30 g di farina – nell’impasto.

Pignolats di Nostradamus, preparazione

1

Schiacciare parte dei pinoli, unirli alla farina di mandorle e aggiungere all’insieme un albume e l'acqua di fiori d'arancio. Mescolare bene per ottenere una pasta più liscia possibile.

2

Sciogliere lo zucchero con un cucchiaio d'acqua e mescolare il fluido al composto, tenendo il fuoco molto basso. Lasciare cuocere per pochi minuti mescolando con un cucchiaio di legno finché la pasta non diventa sufficientemente soda, pur restando malleabile.

3

Dopo aver immerso le dita nell’acqua fredda e poggiandosi all’occorrenza su un piatto piano o una superficie unta d’olio, dividere l’impasto in piccoli mucchietti da modellare in forma di mezzeluna (croissant).

4

Rotolare i dolcetti nei pinoli restanti e spennellarli con l'albume rimanente.

5

Disporre i pignolats su una teglia antiaderente (o foderata con carta forno) e cuocerli in forno preriscaldato a 175 gradi per circa 10-15 minuti. Lasciare raffreddare prima di servire.

P.S. Per ingannare l'attesa mentre i pignolats raggiungono la temperatura ottimale per essere "pronti da mordere", leggi le profezie di Nostradamus per il 2024: scopri che cosa accadrà nel prossimo anno secondo il celebre indovino provenzale!

Gaia Bolla - Redazione Junior

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