Calato il sipario su Van Gogh, alle Carrières de Lumières di Les-Baux-de-Provence dal 5 marzo 2020 al 3 gennaio 2021 saranno in programma le mostre interattive “Dalí, l'enigma senza fine” e "Gaudí, Architetto dell'Immaginario", entrambe già in preparazione.
Dalí, l'enigma senza fine: 60 anni di creatività
La mostra immersiva "Dalí, l'enigma senza fine" proposta dalle Carrières de Lumières nel 2020 ripercorre più di 60 anni di creatività del maestro catalano, grande viaggiatore e inventore di diversi stili artistici.
Lungo un percorso tematico, il visitatore viene condotto in un viaggio attraverso paesaggi surrealisti e metafisici e si trova al centro dei sorprendenti capolavori dell'artista dalla fantasia traboccante.
Esposte in tutto il mondo (Fondazione Gala-Salvador Dalí a Figueres, Museo Dalí in Florida, Museo Reina Sofía a Madrid, MoMA a New York...), le opere di Dalí sono proiettate sulle superfici delle Carrières de Lumières: ingrandite e animate sul pavimento e sulle pareti alte fino a 16 metri della vecchia miniera di Les-Baux-de-Provence, rivelano i dettagli delle pennellate e i giochi materici dell’artista, prestandosi a più livelli di lettura.
Dagli Orologi molli al Volto di Mae West
"Dalí, l'enigma senza fine" attinge a dipinti, disegni, fotografie, sculture, incisioni, film e immagini d'archivio che ricordano la personalità unica di Dalí, ma anche le sue ossessioni per lo strano e il soprannaturale, oltre al pervasivo fascino esercitato su di lui dalla moglie Gala, sua musa ispiratrice.
Capolavori emblematici, dagli Orologi molli al Volto di Mae West, passando per Leda Atomica e La Tentazione di Sant’Antonio, rivelano il talento di Dalí come creatore di nuovi linguaggi e tele uniche, ispirate ai grandi maestri della pittura come Velázquez, Raffaello, Vermeer o Millet.
Dalí, artista multiforme
Il nuovo lavoro di Gianfranco Iannuzzi, Renato Gatto e Massimiliano Siccardi – l’équipe che ha realizzato la mostra interattiva con la collaborazione musicale di Luca Longobardi – guarda alle diverse sfaccettature di Salvador Dalí artista: dall'iniziale ricerca impressionista e cubista alle opere mistiche e ai temi religiosi, senza dimenticare il periodo surrealista e il rapporto con la scena, la fotografia e il cinema.
A più di trent'anni dalla morte, Dalí e il suo "metodo paranoico-critico" continuano a far parlare di sé: il visitatore scopre, da una nuova prospettiva, gli effetti ottici e le evocazioni oniriche che il pittore utilizza a beneficio della creazione artistica. Per una quarantina di minuti, "Dalí, l'enigma infinito" rivela gli specchi del pensiero del pittore in un'atmosfera quasi ipnotica.
The Dark Side of Dalí
La mostra digitale "Dalí, l'enigma infinito" è scandita dalla musica dei Pink Floyd.
Sperimentando costantemente e rifiutando ogni meccanismo razionale, le icone della pittura e della musica accostate alle Carrières de Lumière condividono un'immaginazione visiva delirante in cui si mescolano visioni ossessive e virtuosismi tecnici.
I colori profondi, le forme allungate e voluminose delle tele di Dalí sono disegnate sulle pareti al suono dei brani di album mitici come The Dark Side of the Moon e The Wall per immergere il visitatore in un mondo in bilico, pacifico o inquietante.
Abbinata alla musica della leggendaria band degli anni Sessanta, la retrospettiva "Dalí, l'enigma infinito" offre un viaggio fuori dal tempo che risveglia l'inconscio, dove il lavoro di Dalí rimane un mistero e un enigma senza fine.
"Gaudí, Architetto dell'Immaginario"
Anch’essa progettata appositamente per le Carrières de Lumières, la mostra multimediale "Gaudí, Architetto dell'Immaginario" guarda all’architetto catalano Antoni Gaudí, che godette dell’ammirazione di Salvador Dalí e fu per lui fonte di ispirazione.
Dalí prese le difese delle opere realizzate da Gaudí nei primi del Novecento, le stesse opere che altri tacciavano di bizzarria e intenti provocatori. Nel 1933 il pittore pubblicò l'articolo "Sulla bellezza terrificante e commestibile dell'architettura in stile moderno" che segnò un rinnovato interesse per l'Art Nouveau.
La mostra immersiva che le Carrières de Lumières hanno scelto di accostare a Dalí rende omaggio al genio dell'architettura attraverso i suoi edifici, oggi patrimonio dell'umanità dell'UNESCO. "Gaudí, Architetto dell'Immaginario" offre un viaggio, tra sogno e realtà, dal Parc Güell a Casa Batlló, passando per Casa Milà e la Sagrada Família.
Gaudí, Gershwin e la città immaginaria
Durante la proiezione di "Gaudí, Architetto dell'Immaginario", un gioco di materiali e luce trasforma gli spazi delle Carrières de Lumières, che assumono la forma di volte iperboliche, pilastri obliqui e facciate ondulate, decorate con motivi organici e mosaici in vetro e ceramica.
Al ritmo delle curve musicali di Gershwin viene ricostruita una città immaginaria. Il visitatore segue il variare della luce catalana nell'arco di una giornata, riflesso di quell'illuminazione spirituale che consente all'artista di riuscire a dare una forma artistica all'astratto.
Tra spirali, colori abbaglianti, edifici colossali e vertiginosi, "Gaudí, architetto dell'immaginario" mette in evidenza la creazione senza limiti e l'audacia dell'architetto catalano.
Les Carrières de Lumières
Route de Maillane, Les Baux-de-Provence
+33 (0)4 90 49 20 02
message@carrieres-lumieres.com
Les Carrières de Lumières sono aperte 7/7 nei seguenti orari:
Gennaio (fino al 3), novembre e dicembre: 10.00-18.00
Marzo (dal 6): 9.30-18.00
Aprile, maggio, giugno, settembre e ottobre: 9.30-19.00
Luglio e agosto: 9.00-19.30
L’ingresso è possibile fino a 1h prima della chiusura.
È consigliato l’acquisto dei biglietti online.