Le Cheval Blanc e quell’atmosfera da “artista”
Wine Bar Le Cheval Blanc: posizione strategica, di fronte all’arena e al nuovo bellissimo Musée de la Romanité, a un passo dal centro storico di Nîmes. Qualche tavolo fuori e in veranda, quando la stagione lo consente, ma il fascino è all’interno.
Quadri, sculture, piccole istallazioni coprono tutte le pareti lasciando libera solo la bella volta di pietra. Tavoli in legno e tante lampade per un’illuminazione calda e discreta.
L’edificio – nel quale il già apprezzato Wine Bar si è trasferito nel 2010 – è una vera e propria istituzione cittadina, per storia e frequentazioni: pare che tra gli avventori vi fossero Cocteau e Picasso (difatti una delle sale è intestata al pintor malagueño). Vero o no che sia, l’atmosfera che si respira è comunque da “artista”.
Una cucina dai sapori decisi
L’accoglienza è cordiale. I presupposti ci sono tutti (compresa la presenza di un buon numero di clienti abituali) e la qualità della cena non li smentisce.
Una cucina franca, dai sapori decisi, dominata dalla carne, ma anche il pesce ha suo spazio nel menu. La specialità da queste parti è la carne maturata (la vendono anche alle Halles, il mercato coperto cittadino) tenuta diversi giorni a invecchiare al freddo per renderla più tenera ed esaltarne il sapore.
Ci ripromettiamo di assaggiarla al prossimo passaggio, e intanto optiamo per una tartare (la carne, ovviamente, è freschissima) e per delle Saint-Jacques gratinate di ottima fattura.
Per dessert assaggiamo un’ottima selezione di formaggi affinati con cura (anche questi li ritrovate alle Halles, da Rouvier e da Vergne Fromages) tra i quali emerge il pélardon a “chilometro zero”, specialità delle Cévennes di cui a Nîmes vanno tutti molto fieri. Davvero gustosa anche la crème brûlée alla vaniglia che qui tira già un po’ verso l’omologa crema catalana, dove la crema è un po’ più “consistente”.
La cantina di Michel Hermet
Ottimi piatti di una cucina tra bistrot e brasserie, dunque, che bada al sodo senza concedersi alle mode del momento. Ma ciò che qualifica Le Cheval Blanc – d’altra parte il Wine Bar era un punto di riferimento cittadino già molto prima che si trasferisse qui – è proprio la selezione dei vini. Non è un caso: il patron Michel Hermet, Maître Restaurateur e Maître Sommelier, è anche uno noto e stimato produttore. La carta dei vini è ovviamente ampia e di livello, e una parte significativa è composta proprio dalle etichette di Monsieur Hermet, in arrivo direttamente dalla sua Cave de Collorgues.
Ne abbiamo provati quattro: tre bianchi e un rosso ‘della casa’, un IGP Cévennes Le Roc del 2016. Tutti decisamente interessanti, ma una menzione speciale va al Côtes de Gascogne 2017: un bianco consistente con uno straordinario bouquet di profumi, tra il fruttato e il floreale. Il perfetto abbinamento ai cibi è frutto dei consigli di Monsieur Guerin, direttore del ristorante, che si è preso cura di noi.
La storica guida turistica del Touring Club indicava i luoghi interessanti da vedere con un “merita una deviazione” [dal percorso che si sta facendo]. Ecco, prendendo in prestito il termine, il Wine Bar Le Cheval Blanc merita certamente una deviazione culinaria.
Maurizio Tucci
Wine Bar Le Cheval Blanc
1 place des Arènes, 30000 Nîmes
+33 (0)4 66 76 19 59