Quanta Provenza c'è nei nostri cruciverba
Gli appassionati di enigmistica lo sanno benissimo, la presenza della Provenza e dei suoi “derivati” nelle parole crociate è massiccia: tra le caselle bianche e nere dei cruciverba, le definizioni collegate in vario modo alla regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra ricorrono numerose.
Non solo. Proprio in virtù di questa frequenza, e del fatto che chi si trova in un’impasse enigmistica finisce per chiedere aiuto alla rete, quando cerchiamo su Google qualcosa di provenzale, invece di trovare tra i risultati di ricerca le informazioni che ci interessano, ci imbattiamo sovente in combinazioni “definizione-soluzione”, specie quando si tratta di geografia.
Le città provenzali nelle parole crociate italiane
La geografia è una delle fonti più sfruttate da chi “inventa” gli schemi di parole crociate, anche perché è una materia che chiunque incrocia nel suo percorso scolastico e, quindi, è familiare anche al pubblico degli utenti di enigmistica.
I termini geografici più richiesti coincidono con i nomi di città: è facile trovarsi alle prese con “Città della Provenza” (cinque lettere) a cui corrispondono più frequentemente tanto ARLES (risposta valida anche per “È vicina a Marsiglia”) quanto NIMES (che coincide anche con “È vicina ad Avignone”).
Se le lettere disponibili sono sei, ecco che arriva ANTIBES per “Una città vicino a Cannes” (ma le due città sono interscambiabili tra definizione e risposta) o “Città della Costa Azzurra tra Nizza e Cannes”: una formula, questa del “tra due località”, per cui vengono in aiuto le ricerche su Maps. “È tra Monaco e Cannes”? NIZZA!
In determinati casi non c’è che una possibilità: “La città francese con il Palazzo dei Papi” è AVIGNONE, punto e basta.
Quando il gioco si fa duro... Le definizioni più difficili
I guai cominciano quando le definizioni si fanno più generiche, come “Si trova in Costa Azzurra”, “Una perla della Costa Azzurra” e “Una rinomata località della Costa Azzurra”: non resta che affidarsi agli incroci per capire se la corrispondenza corretta è una delle solite NIZZA, CANNES, ANTIBES o un centro più piccolo ma non meno fascinoso come SAINTTROPEZ o SAINTRAPHAEL.
Ancora, godono di una certa popolarità nei cruciverba definizioni come “La città di…” o “La città con…”: CANNES, ad esempio, è “La città con la Croisette”, ma anche “La città francese di un Festival del cinema”; NIZZA è “La città della Costa Azzurra con la Promenade des Anglais”.
La geografia provenzale dal micro al macro
Nelle parole incrociate, il “micro” coincide spesso con gli incontournables delle località più note della Provenza e della Costa Azzurra: luoghi, personaggi o eventi simbolo che tutti conoscono. Un “Affollato viale di Cannes” è CROISETTE, mentre “Il premio del Festival del cinema di Cannes” è PALMADORO. E quale destinazione “Ha il più celebre Casinò della Costa Azzurra”, se non MONTECARLO? Ça va sans dire che BARDOT “Fu la regina di Saint-Tropez negli Anni ‘60 e ‘70”. E che VANGOGH “Dipinse diverse vedute di Arles”.
Quanto al “macro”, altri toponimi provenzali che non è raro incontrare nei cruciverba riguardano zone geografiche più o meno ampie: si va dalla comprensiva PROVENZA, che “Con Alpi e Costa Azzurra forma regione francese”, alla più ristretta CAMARGUE, “La regione della Francia con tori, cavalli e fenicotteri”.
Anche la rete fluviale è una buona fonte di ispirazione: “Fiume della Provenza” di tre lettere può essere VAR, di sei lettere RODANO, che funziona anche come “Il fiume di Avignone” o “Il fiume della Camargue”.
Le cose si complicano leggermente quando il fattore geografico si coniuga con quello linguistico: “È d’Azur quella compresa tra Nizza e Cannes” è COTE.
Lingua, letteratura e storia provenzale nei cruciverba
Del resto, qualche briciola di francese serve per rispondere ad alcune definizioni dei mots croisés che riguardano la Provenza. OC è la lingua che “Si parlava in Provenza”, come pure “Il sì dei provenzali”; “L’estate in Costa Azzurra” è ETE, “Il mare di Saint-Tropez”, MER (ma attenzione: “Il mare di Napoli e Marsiglia" è MEDITERRANEO). Forse perché nota in quanto capoluogo di regione, Marsiglia è chiamata in causa spesso come riferimento al francese al posto di Parigi: “Niente a Marsiglia” è RIEN, “Un po’ a Marsiglia”, PEU.
Tra una definizione “orizzontale” e una “verticale”, entrano in gioco frequentemente parole legate alla storia provenzale – “Fu capitale della Provenza” LIONE, oggi esterna ai confini regionali – e alle tradizioni locali: FARANDOLA è la “Danza popolare provenzale”, PETANQUE, “Il gioco delle bocce diffuso in Provenza”.
E ancora, tra una riga e una colonna s’insinua qualche riferimento alla letteratura provenzale: “L’amore dei poeti provenzali” è CORTESE; “Componimento poetico di origine provenzale” è SIRVENTESE, ma ormai si scivola su un terreno da veri esperti. “Un poeta provenzale dell’Ottocento tra i precursori dei felibri”, JASMIN.
Non mancano, infine, citazioni del côté enogastronomico: “Una salsa della Provenza a base di olive e capperi” non può che essere TAPENADE, mentre qualcuno potrebbe considerare discriminatorio, o quanto meno non rappresentativo della ricchezza enologica della regione, far coincidere “Vino pregiato della Provenza” con CASSIS.
L’enigma del compilatore misterioso in Provenza
Francesi del sud: PROVENZALI
Così come da noi, anche in Provenza e Costa Azzurra i bar adottano la simpatica abitudine di mettere a disposizione degli avventori una copia dei quotidiani locali: a seconda delle zone, le diverse edizioni de La Provence, Nice Matin, Var Matin e altri ancora.
Diventare frequentatori abituali di uno di questi locali apre le porte a un vero e proprio mistero: quando è il nostro turno di sfogliare il paperasse, ci rendiamo conto che lo schema dei mots flechés – variante più diffusa in Francia delle nostre parole crociate, da cui si differenzia per avere le definizioni riportate all’interno delle caselle anziché sotto il rettangolo da compilare, con una piccola freccia che indica se la parola va scritta in orizzontale o in verticale – è puntualmente già stato compilato. Ma da chi?
Il solo modo per risolvere il mistero è alzarsi presto, andare subito a fare colazione al solito posto – con il vantaggio aggiuntivo che il cestino dei croissant non sarà ancora stato svuotato – e stazionare al tavolino senza smettere di guardarsi intorno finché non si individua il colpevole. Indizi inequivocabili: brandisce uno strumento per scrivere ed è l’unico, o l’unica, ad apparire più concentrato sui suoi pensieri che non sul va e vieni dei clienti.