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I provenzali al volante, tra luoghi comuni e realtà

I provenzali al volante, tra luoghi comuni e realtà

Come guidano i provenzali. I comportamenti da non imitare e a cosa fare attenzione.

Adottare o no lo stile di guida provenzale?

Vivere come un locale, mangiare dove mangiano i locali, divertirsi come i locali, frequentare i posti frequentati dai locali… In Provenza come altrove, l’aspirazione di ogni turista è immedesimarsi il più possibile in un abitante del posto per cogliere il genius loci e goderne appieno al di là delle “attrazioni” normalmente apprezzate da chi viene da fuori e, in molti casi, promosse o pensate apposta per lui.

Chi sta per concedersi un viaggio in auto o in moto in Provenza-Alpi-Costa Azzurra potrebbe quindi chiedersi se è il caso di provarci anche per lo “stile di guida”. La risposta è da cercare nei risultati del 14° Barometro della Guida Responsabile pubblicato il 6 maggio dalla Fondazione VINCI Autoroutes. Creata nel 2011, la fondazione è insieme laboratorio, osservatorio e strumento di informazione impegnato nella promozione della responsabilità individuale e collettiva sulla strada.

I luoghi comuni sui provenzali alla guida: tutto il mondo è paese

“I provenzali sono i peggiori automobilisti di Francia”, “Guidare/camminare a piedi nel traffico di Marsiglia è pericoloso”. Proviamo a sostituire Marsiglia con Napoli e non c’è niente che non abbiamo già sentito: in Francia come in Italia, luoghi comuni e aneddoti sul modo di guidare dei cittadini del Sud, e di alcune città in particolare, si sprecano.

Guidare a Marsiglia

Eppure, qualche fondamento c’è. Ad esempio, nel 2023, la regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra è stata la più costosa in termini di assicurazione auto, con un premio medio annuo pari a quasi una volta e mezzo quello della Bretagna (la meno costosa): come da noi, il valore è determinato in gran parte dal tasso di incidenti. E proprio Marsiglia (ma anche Nizza è sul podio) e Napoli sono le città in cui, nei rispettivi Paesi, l’assicurazione RC auto è più cara in assoluto.

Il quadro che esce dal Barometro per la Provenza-Alpi-Costa Azzurra, tuttavia, vede la situazione della regione discostarsi ben poco da quella nazionale. Entrambe sono poco confortanti.

Che cos’è il Barometro della Guida Responsabile

Il Barometro della Guida Responsabile di Fondazione VINCI Autoroutes è una vasta indagine annuale – condotta da Ipsos su 12.413 persone in 11 Paesi – che fa il punto sul comportamento e sulle percezioni di guida degli europei.

Lo strumento permette di monitorare l'evoluzione dei comportamenti a rischio e delle buone pratiche per contribuire a orientare i messaggi di prevenzione.

Non solo limiti di velocità: le regole più infrante

Secondo il Barometro, in Provenza-Alpi-Costa Azzurra le regole della strada vengono spesso infrante, senza alcun riguardo per la sicurezza.

Il 90% dei conducenti della regione (di seguito, provenzali, n.d.r.) dichiara di superare di qualche chilometro all'ora il limite di velocità imposto; il 70% dichiara di non rispettare le distanze di sicurezza; il 49% guida nella corsia centrale dell'autostrada quando la corsia di destra è libera; sempre in autostrada, il 30% sorpassa a destra.

Smartphone e distrazione alla guida

Un’altra delle regole meno rispettate dagli automobilisti della Provenza-Alpi-Costa Azzurra è il divieto di uso del cellulare alla guida.

Mentre è al volante, il 79% dei conducenti provenzali utilizza lo smartphone o programma il GPS; il 69% telefona e il 46% lo fa regolarmente. Tra coloro che telefonano, il 14% ha già avuto o rischiato un incidente a causa dell'uso del telefono al volante.

Unica nota positiva, il ricorso al Bluetooth per telefonare è in aumento: lo usa il 61% degli automobilisti.

Aggressività alla guida, tra colpi di clacson, insulti e tallonamenti

Anche in Provenza-Alpi-Costa Azzurra, guidare in uno stato di tensione – che genera comportamenti aggressivi e allo stesso tempo li fa temere da parte degli altri conducenti – è la norma.

Il 90% degli automobilisti provenzali dichiara di temere comportamenti aggressivi da parte di altri automobilisti. Il 63% ammette di imprecare contro gli altri automobilisti. Il 64% suona il clacson contro gli automobilisti che lo irritano (quasi il 10% in più del dato nazionale). Il 31% "tallona" deliberatamente il veicolo di un automobilista che lo irrita: il termine francese “coller” rende perfettamente l’idea.

Solo il 15%, infine, scende dal proprio veicolo per dare spiegazioni a un altro automobilista.

Colpi di sonno in agguato

Tra i fattori di rischio “ante smartphone”, la sonnolenza alla guida resta un problema consistente e sottovalutato.

Il 37% degli automobilisti provenzali dichiara di guidare quando si sente molto stanco. Il 30% ha avuto l'impressione di appisolarsi al volante. Il 14% ha avuto un incidente o un quasi incidente per essersi appisolato al volante. Nonostante tutto questo, però, il 33% non si ferma mai per riposare.

Alcol e droghe: una questione (soprattutto) maschile

L’8% degli automobilisti provenzali è stato alla guida in stato di ebbrezza, cioè superando il limite legale di alcol e avvertendo gli effetti dell'alcol sul proprio stato fisico o sulla percezione; ma per gli uomini tra i 25 e i 34 anni la percentuale sale al 26% (dato nazionale). Il 30% dei conducenti francesi che si sono messi al volante in stato di ebbrezza ha già avuto o rischiato un incidente legato a questo eccesso.

Il 4% degli automobilisti provenzali ha guidato dopo aver fumato cannabis; per gli uomini tra i 25 e i 34 anni la percentuale sale al 16% (dato nazionale).

L’identikit dei francesi al volante

“Il ritratto dei francesi (come detto, i dati degli automobilisti provenzali solo allineati a quelli nazionali, n.d.r. ) che emerge da quest'ultima edizione del Barometro della Guida Responsabile riflette una società divisa tra il timore di un aumento della violenza, anche stradale, e la difficoltà per tutti, indipendentemente dall'età, di agire per ridurla”, spiega Bernadette Moreau, direttrice generale della Fondazione VINCI Autoroutes “Rispettare le regole della strada”, aggiunge, “essere consapevoli delle conseguenze delle proprie azioni per se stessi e per gli altri, resistere all'impulsività e all'individualismo sono tutti modi per combattere la violenza stradale e la violenza in generale”.

Per approfondire:

14° Barometro della Guida Responsabile 

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