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Briançon, da visitare e da vivere

Briançon, da visitare e da vivere

2 stelle dalla Guida Verde Michelin 2021 per la città delle Alte Alpi.

Briançon da visitare, parola di Guida Michelin

Briançon ha ottenuto due stelle nella nuova selezione 2021 della Guida Verde Michelin, la guida che in Francia accompagna i viaggiatori nelle loro scoperte da oltre 90 anni. Che cosa significa?

Per rendere immediatamente identificabile un sito da non perdere, la guida classifica luoghi e attrazioni in ordine di interesse, con un sistema molto chiaro: una stella significa interessante, due stelle merita una visita, e tre stelle vale il viaggio. Le due stelle che nel 2021 premiano Briançon sono, quindi, un esplicito incoraggiamento a visitare la città e il suo patrimonio.

Briançon, nel cuore della cittadina - Photo OT Serre Chevalier Vallée Briançon

Briançon, abituata ai riconoscimenti

Quello in arrivo dalla Guida Verde Michelin – che Briançon condivide con gli altri 87 siti che “la Verde” ha deciso di premiare quest’anno – non è né il primo né l’unico riconoscimento ottenuto dalla cittadina e dal suo patrimonio.

Le fortificazioni Vauban di Briançon sono iscritte al patrimonio mondiale dell'Unesco dal 2008 e la città possiede il label francese di “Città d'arte e di storia”.

Serre Chevalier Vallée Briançon, nel forte con la bici elettrica © Service du Patrimoine

Il patrimonio militare di Briançon

Dall’Italia, Briançon si raggiunge in auto percorrendo lo spettacolare Passo del Monginevro. L’ingresso nel centro abitato avviene dal lato in cui si concentrano le fortificazioni Vauban:  la cinta muraria, il forte delle Tre Teste, il forte di Randouillet, il forte Dauphin, il forte delle Salettes, il ponte Asfeld e il tunnel denominato “Communication Y”. Parte di queste opere è visibile all’ingresso in città percorrendo la RN94, o Route d’Italie.

In auto dall'Italia verso Briançon

A completare quella che fu la vocazione militare del territorio, strategicamente legata alla sua posizione di confine, il complesso fortificato di Séré de Rivière nella regione del Briançonnais, che comprende a sua volta il forte dell'Olive e la posizione di l'Enlon, le opere fortificate di Les Gondrans, L’Infernet e Janus, il forte della Croix de Bretagne, la Grande Maye e la Batterie Lauzette: un insieme di forti d'alta quota, batterie, ridotte di fanteria, ma anche di veri e propri "villaggi militari" costruiti alla fine del XIX secolo.  Non dimentichiamo che Briançon è la città fortificata più alta d'Europa: un altro primato di cui fregiarsi!

Briançon, la porta da basso - Photo OT Serre Chevalier Vallée Briançon

Infine, passa da qui la Linea Maginot (spesso attribuita erroneamente al solo confine franco-tedesco, la Linea Maginot si riferisce all'intero sistema di fortificazioni che va dal Mare del Nord al Mediterraneo), un insieme di fortificazioni, opere militari, ostacoli anticarro, postazioni per mitragliatrici, sistemi di inondazione difensivi, caserme e depositi di munizioni realizzati negli anni trenta del ‘900 per proteggere le Alpi dalle possibili minacce italiane.

Briançon, la Cité Vauban dall'alto © Zoom

Il patrimonio religioso di Briançon e dintorni

Quasi a fare da contrappunto a una funzione militare che ha lasciato segni evidenti nella cittadina e sul territorio, Briançon e i suoi dintorni offrono al visitatore un patrimonio religioso di notevole pregio che, per età, precede in gran parte la costruzione delle fortificazioni.

Briançon, la Collegiale e la piazza © Jonathan Dupieux

Spiccano, tra gli edifici religiosi: l'antica chiesa dei Cordeliers (fine del XIV secolo) con le sue pitture murali; la Collegiata, la cui costruzione iniziò nel 1703 su progetto di Vauban; la cappella di St-Arnould (del XI secolo, mentre gli affreschi risalgono a quattro secoli dopo); la chiesa di San Marcellino a La Salle, con la cappella di San Giovanni Battista; la chiesa di Le Bourg a Monêtier; le chiese classificate dell’Hameau des Guibertes (XVIII secolo) e le cappelle di San Martino e Sant'Andrea, decorate con affreschi nel XV secolo.

Cappella Lautaret © Paul Brechu

Il Briançonnais, tra natura e tracce dell'uomo

Briançon “da vistare”, ci informa la Guida Verde Michelin 2021. Ma Briançon è soprattutto una località da vivere, ancora di più in una fase in cui il turismo chiede spazi aperti e distanziamento.

Serre Chevalier Vallée Briançon, bivacco © Zoom

Il patrimonio naturalistico che circonda la città delle Alte Alpi è un invito alla camminata e alle escursioni: dalle foreste di pino silvestre ai ghiacciai, passando per le zone umide e le alte rocce, il Briançonnais si compone di una grande varietà di ambienti che ospitano una biodiversità eccezionale. A “piano terra” vivono, a seconda dell’altitudine e del tipo di suolo e di vegetazione, camosci, stambecchi alpini, marmotte, arvicole ed ermellini, mentre ai “piani alti” volano e nidificano l'aquila reale, il grande gufo cornuto, il falco pellegrino e la pernice bianca, oltre a un uccellino tipico di queste zone che vive preferibilmente nelle foreste di larici e pini cembri: è il cassenoix (letteralmente “schiaccianoci”, è la nostra nocciolaia), che segnala la sua presenza con un caratteristico grido.

Serre Chevalier Vallée Briançon, incontri ravvicinati con la fauna locale © Zoom

Camminando nelle zone meno impervie, inoltre, non è difficile imbattersi nei segni lasciati dall’uomo: costruzioni militari  e cappelle affrescate, come si è detto, ma anche canali d'irrigazione, vecchie miniere e piccole strutture di pietra a secco. Si tratta dei forni che i contadini del Briançonnais usavano per realizzare la calce; la specificità di questi manufatti sono le dimensioni ridotte (meno di 3 m di diametro), mentre lo stesso tipo di fornace ha in genere dimensioni ben più imponenti.

Tra le “tracce” della presenza umana, anche diversi siti geologici. Il più interessante in assoluto è la Roccia Bianca, nella valle della Guisane: un sito straordinario che raccoglie più di 300 milioni di anni di vita dell’uomo sulla Terra.

Col du Galibier, una chiesetta lungo il sentiero -  Photo OT Serre Chevalier Vallée – Briançon

Briançon da vivere

Se basta un tempo relativamente breve per visitare Briançon, la città e i dintorni offrono molte opportunità anche per un soggiorno più lungo da vivere e da godere. Le attività proposte dalla città e dall’intero comprensorio di Serre Chevalier (che comprende anche i comuni di St. Chaffrey – Chantemerle, La Salle les Alpes - Villeneuve e Le Monêtier les Bains) sono in grado di soddisfare le esigenze e i gusti più disparati: un buon punto di riferimento, quindi, per le famiglie e i gruppi di amici in cui non tutti amano fare le stesse cose.

Serre Chevalier Vallée Briançon, parapendio © Axesse

Gli impianti di risalita, ad esempio, consentono anche in estate di raggiunge facilmente l’alta montagna, dove il paesaggio del Parco Nazionale degli Écrins è uno spettacolo che incanta. Ma numerose attività – tra le vette, nella media montagna e a fondovalle – sono ugualmente pronte a contendersi la nostra attenzione: volo libero, parapendio, mountain bike, mountain kart, monopattino fuoristrada, vie ferrate, arrampicata, trekking, escursioni di vari livelli, sentieri di scoperta... Senza contare che per il territorio di Briançon passa la Grande Traversée des Alpes, uno dei più lunghi e prestigiosi grandi sentieri d’Europa.
La sensazione di libertà è inebriante e, qualunque sia l’altitudine, Briançon e la sua valle sono perfette per fare il pieno d’aria e di luce.

Serre Chevalier Vallée Briançon, mountain bike - Serre Chevalier © Zoom

Briançon e l’acqua

Infine, un discorso a parte merita il rapporto tra Briançon e l’acqua. Nel Briançonnais questo elemento ha molteplici sfaccettature.

Serre Chevalier Vallée Briançon, lago della Douche © Zoom

È un ambiente ideale per chi è in cerca di adrenalina: rafting, kayak, canoa, air boat e canyoning promettono – e mantengono – sensazioni forti (ma le basi accolgono anche i principianti assoluti, con lezioni e corsi ad hoc, e prevedono programmi anche per i bambini). È prodiga verso gli amanti della natura, alla ricerca di tutt’altro tipo di emozioni, come lo stupore che si prova ogni volta che un sentiero porta davanti a un lago di montagna, incastonato in un paesaggio da fiaba. Ed è l’elemento perfetto per i cultori del relax, che a Le Monêtier possono concedersi un bagno nel lago biologico o nelle acque calde naturali dei Grands Bains.

Serre Chevalier Vallée Briançon, airboat © Zoom

 

Fonte principale: Ufficio del turismo Serre Chevalier Vallée Briançon