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Vaison-la-Romaine, quattro passi nel Medioevo

Vaison-la-Romaine, quattro passi nel Medioevo

Tra bastioni imponenti, palazzi eleganti, porte fortificate, torri, fontane, cappelle...: la pietra disegna architetture e strade di Vaison.

Vaison-la-Romaine, una delle più belle deviazioni della Francia

Plus beaux détours de France, località della Francia che “valgono una deviazione”. Vaison-la-Romaine, nella zona dell'Alto Vaucluse, non lontano dal Mont Ventoux, è una di queste. Un titolo che la cittadina merita per diverse ragioni legate soprattutto alla sua storia e ai segni che ha lasciato su entrambe le rive dell’Ouvèze, il fiume che la attraversa e che ne ha disegnato i contorni.

Vaison-la-Romaine, la città bassa vista dal castello

A nord, la Vaison moderna racchiude la più antica, la Vasio dei galli voconces che nell’antichità producevano già un vino dolce lodato da Plinio il Vecchio, e quella costruita dai romani: i siti archeologici di Puymin e La Villasse rivelano i resti di residenze lussuose, quartieri residenziali, edifici pubblici e attività artigianali, i tantissimi e ben conservati reperti rinvenuti nella zona sono custoditi al Museo archeologico Théo Desplans e il teatro antico ospita tuttora manifestazioni e festival come Vaison Danses e le Choralies.

Vaison-la-Romaine, il sito archeologico di Puymin

A sud si arrampica invece la Città Medievale, o Città Alta, gioiello architettonico abbarbicato allo sperone roccioso che domina la valle.

A connettere le diverse anime di Vaison è il Pont Neuf, il ponte edificato nel I secolo d.C. che scavalca il fiume nel punto in cui diventa più stretto: classificato Monumento storico nel 1840, è il ponte più largo della Gallia romana ed è così solido da aver resistito a guerre e inondazioni, compresa quella, tragica, che nel 1992 vide l’Ouvèze spazzare via le case che si ergevano sulle sue sponde.

Vaison-la-Romaine, il ponte romano

Il castello dei conti di Tolosa, fulcro della Città Alta

Se dal ponte o dall’altra sponda dell’Ouvèze si gode uno sguardo d’insieme della Città Medievale di Vaison, qualcosa in particolare si vede da molto più lontano. È il castello dei conti di Tolosa: aggrappato solidamente alla roccia, si trova sul punto più elevato della Città Alta e domina la pianura circostante. A piedi lo si raggiunge percorrendo la Montée du Chapitre.

Costruito nel 1195 da Raimondo VI, il castello non è visitabile all’interno, ma la sua imponenza è comunque rimarchevole. A dettare uno sforzo così significativo fu la volontà di affermare l’autorità dei conti sul vescovo che, all’epoca, si era imposto come signore della città medievale più a valle. Ma la storia ne ribaltò le sorti: l’antica roccaforte occupata dai soldati del conte di Tolosa finì per passare sotto la proprietà papale.

Vaison-la-Romaine, il castello dei Conti di Tolosa

Passeggiando per la Città Medievale di Vaison-la-Romaine

Alla Città Alta si accede attraverso una porta fortificata del XIV secolo dominata dalla torre campanaria; ancora oggi si può vedere, sotto la torre, la guardiola da cui venivano azionati il ponte levatoio, il massiccio portone e la saracinesca che proteggevano l'ingresso.

Vaison-la-Romaine, la porta della Città medievale

Da qui, un “itinerario ragionato” da seguire è proposto dall’Ufficio del turismo di Vaison, ma la Città Medievale si può percorrere anche lasciandosi trasportare dalle tante piccole e grandi meraviglie che colpiscono lo sguardo lungo il cammino.

All’interno degli alti bastioni del XIV secolo, infatti, la salita è dolce e prodiga di sorprese: piazzette, fontane, chiese e cappelle, belle facciate del XVI e XVII secolo, passaggi a volta, portali ornati, un antico lavatoio...

Vaison-la-Romaine, i bastioni della Città Medievale

I gioielli della Città Medievale di Vaison-la-Romaine

La Città Alta è ricca di antichi palazzi, anche di epoca rinascimentale: edifici protetti e mantenuti in buone condizioni che hanno conservato il loro aspetto originale. Numerosi edifici della zona medievale di Vaison-la-Romaine, incluse pregevoli abitazioni nobiliari e borghesi, furono costruiti in gran parte con materiali recuperati dalle strutture antiche e medievali della valle.

Da notare che oggi alcune facciate propongono vecchie foto scattate nello stesso punto: raffiguranti scene di vita di un tempo che non c’è più, ne custodiscono la memoria.

Vaison-la-Romaine, vecchie foto sui muri della Città Medievale

In Rue de l'Evêché, l'Hôtel Fabre de Saint-Véran ospita l'Hostellerie du Beffroi: le sue due cornici di porte del XVI secolo perfettamente conservate. Più avanti, la cappella della Confrérie des Penitents Blanc (la Confraternita dei Penitenti Bianchi) confina con le dimore delle famiglie de Taulignan e de Montfort. Proseguendo, si passa davanti all'antico palazzo vescovile, costruito alla fine del XVI secolo.

La Rue de Fours conduce in Place de l'Orme dove, oltre alla fontana, si possono ammirare la Maison du Prévost du Chapître e la facciata della cappella di Sainte-Constance. Infine, di fronte alla chiesa, all'estremità orientale dello sperone roccioso, si trova la residenza della famiglia de Blégiers.

Vaison-la-Romaine, edificio rinascimentale

La chiesa cattedrale di Saint-Marie de l'Assomption, la cui costruzione ebbe inizio nel 1464 sul sito di una chiesa più antica, ha subito numerose trasformazioni che hanno inglobato diversi stili architettonici: recentissime le vetrate realizzate dall’artista Kim En Joong.

Vaison-la-Romaine, la cattedrale di Saint-Marie de l'Assomption

A pochi passi, la piazza si affaccia sulla valle dell'Ouvèze. Uno splendido panorama domina il quartiere dei ponti romani e il fiume, e la vista raggiunge il Mont Ventoux.

Pietre che tessono il filo della storia

A dimostrazione del fatto che a Vaison-la-Romaine il filo della storia è ininterrotto, le strade acciottolate che si inerpicano fino al culmine della collina della Città Medievale sono costruite in gran parte con le pietre dell’età romana.

Lo stesso tracciato ha una conformazione particolare: le strade principali – che collegano la vecchia piazza del mercato a ovest e la piazza della chiesa a est – sono disposte a calades, il nome dato alle vecchie pietre posate l'una contro l'altra per formare il manto stradale.

Vaison-la-Romaine, le antiche pietre formano la calade

Tra le arterie più ampie si dipana un reticolo irregolare di stretti vicoli e piccoli budelli che si insinuano tra gli edifici, in genere piuttosto ripidi: dato il fondo di pietre rese lisce e lucide da secoli di passi, attenzione a non scivolare!