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La romanità si fa in cinque

La romanità si fa in cinque

Vivere al tempo degli antichi romani a Vaison-la-Romaine. Con tutti i comfort.

Ci sono ottime ragioni per una sosta a Vaison-la-Romaine. La zona in cui si trova, l’alto Vaucluse, non è iper affollata come altre mete della Provenza, anche se non ha nulla da invidiare loro. Non a caso la città è classificata come uno dei “plus beaux détours de France”: in altre parole, merita una deviazione.

Vaison-la-Romaine è una cittadina accogliente (a partire dall’Ufficio del Turismo, miniera di consigli e servizi, e show room di tutto ciò che si può trovare nei dintorni o che può essere utile per scoprirle il territorio), a misura d’uomo, con un clima mite e soleggiato, i vini Côtes du Rhône a portata di mano, tantissime attività da praticare all’aria aperta, un mercato plurisecolare e… una cert’aria di casa nostra. Sì, perché a Vaison gli abitanti della penisola italica – e in particolare della sua capitale – arrivarono un paio di millenni fa e vi misero radici che oggi vale la pena di riscoprire in cinque tappe.

Vaison-la-Romaine, i siti archeologici

I romani a Vaison-la-Romaine

I nostri antenati giunsero da queste parti nel II secolo a.C. e tra il 125 e il 118 sottomisero la tribù celtica dei Voconzii. Questi, divenuti gallo-romani, lasciarono poi nella loro capitale Vasio Julia Vocontiorum, da cui deriva il nome Vaison, testimonianze tra le più prestigiose dell’antica Provincia di Roma.

Oggi come allora la città si può percorrere pedibus calcantibus (ma già ai tempi dei romani c’erano anche viali più larghi per il trasporto su ruote) immaginando senza troppo sforzo come vivevano i nostri predecessori: le tracce sono tante e tali – due siti di notevole estensione, un museo archeologico, un teatro che funziona ancora oggi e un ponte che collega tuttora due parti della città – da riuscire a far rivivere l’atmosfera dell’epoca.

Vaison-la-Romaine, strada carrabile

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Il sito di Puymin

In piena città, su un leggero declivio a nord dell’Ouvèze, il corso d’acqua che attraversa Vaison-la-Romaine, il sito di Puymin è il punto di partenza ideale per immergersi nella romanità. L’abbondanza di edifici, strade acciottolate e reperti frutto degli scavi archeologici in questa zona di Vaison consente di passeggiare in un vero e proprio quartiere romano, con case, negozi, opere pubbliche…

Qui le arterie dello shopping, là il Ninfeo e le sue vasche decorate in posizione panoramica, più in là ancora il santuario porticato, un edificio pubblico che incornicia un grande giardino colonnato e ricche residenze civili: la 'casa di Apollo Lauro' (2000 mq), un’altra casa appartenuta probabilmente alla famiglia dei Messii, con tanto di sala da pranzo, cucina, terme private, servizi igienici e peristilio perfettamente identificabili, e, ancora, la 'casa del pergolato’, con i suoi 3000 mq articolati su tre livelli. Se c’è una cosa che i romani sapevano fare, oltre alle guerre di conquista, è costruire.

Vaison-la-Romaine, il sito archeologico di Puymin

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Il museo archeologicoThéo Desplans

All’ingresso del sito di Puymin vi consegneranno una visioguida (a Vaison le audioguide sono diventate anche loro archeologia!) che vi permetterà di orientarvi tra gli scavi e di apprezzarne la ricchezza, ma anche di esplorare il Musée Théo Desplans, posto all’interno del sito stesso e meta di circa 80mila visitatori l’anno.

Il pregio dell’esposizione allestita all’interno del museo – oltre alla ricca collezione di statue di marmo tra le quali spiccano le quattro statue imperiali di Claudio, Domiziano, Adriano e Sabina – è la capacità di evocare la quotidianità del periodo gallo-romano: vita domestica, religione, artigianato, cura della persona, culto dei defunti…

Vaison-la-Romaine, statue imperiali, museo Théo Desplans

Gli oggetti esposti nei diversi spazi cronologico-tematici – articoli da toilette e accessori da bagno, gioielli, ceramiche, statue votive, oggetti di culto, arredi funebri e altro ancora – sono infatti ambientati nel loro contesto di utilizzo, in modo da permettere ai visitatori di immaginare i gesti quotidiani dei nostri antenati.

Inoltre anche l’architettura è molto ben rappresentata: elementi decorativi, affreschi e il mosaico della villa ‘del pavone’, in notevole stato di conservazione, rendono perfettamente l’idea della ricchezza degli interni di 2000 anni fa. Una proiezione in 3D della 'casa del delfino’ (vedi sotto) proposta all’interno del museo, infine, permette di scoprire la composizione spaziale di una domus romana con i suoi diversi ambienti.

Vaison-la-Romaine, il mosaico del pavone

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Il sito di La Villasse

L’altro sito archeologico gallo-romano di Vaison-la-Romaine, La Villasse, si trova in un avvallamento rispetto al livello della città attuale. Il suo nome è dovuto allo scopritore che nel 1924 rinvenne un superbo busto in argento, oggi esposto al Musée Desplans, che rappresenta un notabile di Vasio, o forse un imperatore romano.

Anche in questo caso l’estensione del sito si presta a una passeggiata, a cominciare dalla strada delle botteghe, fiancheggiata da colonne, e dal grande stradone lastricato per il passaggio dei carri. Composto anch’esso di spazi pubblici e privati, il sito di La Villasse corrisponde a un quartiere ricco e vivace dell’antica città. Due delle testimonianze più interessanti del periodo gallo-romano si trovano qui.

Vaison-la-Romaine, il sito archeologico La Villasse

La ‘casa del busto d’argento’ si fa notare per le sue dimensioni eccezionali (più di 5000 m² edificati ne fanno l’abitazione urbana più imponente finora rinvenuta a Vaison), per l’evidente agiatezza dei suoi proprietari (della domus fanno parte tra l’altro terme private, piscina, palestra e un sistema di riscaldamento che provvede a tutte le stanze) e per la particolare disposizione dei suoi volumi. La domus è infatti costruita secondo lo stesso principio delle case pompeiane che vede posizionate lungo il medesimo asse stanze, cortili e giardini.

La ‘casa del delfino' aiuta a comprendere l’evoluzione delle architetture urbane: edificata in un primo tempo come fattoria diviene, grazie a successivi interventi di cui si è conservata traccia, una confortevole casa di città; la sua trasformazione è, di fatto, lo specchio della graduale evoluzione della città di Vasio da insediamento poco più che rurale a città gallo-romana a pieno titolo.

Vaison-la-Romaine, sito La Villasse, vista d'insieme

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Il teatro antico

Posto a nord del sito di Puymin, il teatro antico di Vaison-la-Romaine fu costruito nel I secolo d.C. (come dimostra la statua marmorea di Tiberio rinvenuta davanti alla porta reale) e utilizzato fino all'inizio del IV secolo, per poi essere quasi distrutto un centinaio d’anni dopo, quando il decreto di Onorio del 407 ordinò di distruggere le statue delle divinità pagane in tutte le province romane: testimonianze del primo Rinascimento riportano la presenza di pochi gradini e due archi.

Fu solo nel XIX secolo che il teatro, oggetto di rinnovato interesse, venne classificato monumento storico (dal 1862) e tutelato e valorizzato come tale.
Si stima che, all’epoca della costruzione originaria, il muro del palcoscenico del teatro fosse alto 25 metri, profondo 8 e largo 23, e che le tribune arrivassero ad accogliere fino a 7mila spettatori, distribuiti secondo una rigida e specifica gerarchia. Rimesso in uso in epoca moderna, dopo accurati restauri, oggi contiene fino a 5mila persone.

Vaison-la-Romaine, il teatro antico

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Il ponte romano

Al di là dei siti archeologici, oggi Vaison-la-Romaine è in pratica suddivisa in due parti principali: la città alta, di origine medioevale, e la moderna città bassa. Separati dall’Ouvèze, i due insediamenti sono tuttora collegati tra loro dal ponte gallo-romano costruito nel I secolo d.C.

Ancorato alla roccia in un punto in cui il corso d’acqua si restringe, il ponte ha un’unica arcata di 17 metri. Per la sua collocazione strategica, ebbe nel tempo diverse funzioni, come quella di casello di pedaggio e di posto di sorveglianza. Classificato anch’esso monumento storico (1840), il ponte gallo-romano di Vaison è uno dei pochi ponti antichi tuttora in uso.

Vaison-la-Romaine, il ponte romano