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Brantes, la creatività in un nido d'aquila

Brantes, la creatività in un nido d'aquila

Artisti e artigiani ridanno vita al villaggio con i loro atélier. E nelle pause dal lavoro si godono una vista impareggiabile sul monte Ventoux.

Dentro, case di pietra, passaggi a volta e un intrico di stradine strette e ripide. Tutt’attorno, un paesaggio incredibile e una natura incontaminata. Sarà per questo che alcuni nuovi abitanti hanno deciso di mettere su casa (e bottega) a Brantes, un villaggio fortificato aggrappato al fianco della montagna nella parte più a nord del dipartimento del Vaucluse, a due passi dalla Drôme provençale.

Mentre il borgo veglia come una sentinella sulla valle del Toulourenc, per le vie di Brantes risuona un rumore operoso: sono gli artisti e gli artigiani che da qualche anno hanno installato in questo nido d’aquila i loro atélier: c’è chi lavora e dipinge la ceramica, chi realizza statuine del presepe e le colora di blu, chi batte il ferro, chi taglia la pietra, chi cuce… E, quando staccano le mani e gli occhi dal lavoro, si godono una vista impareggiabile sul monte Ventoux e si riempiono i polmoni di ossigeno e l’anima di serenità.

Da non perdere

•    Le rovine del castello medioevale dei signori di Les Baux
•    La chiesa di Saint-Sidoine (1684) e la cappella romanica di Saint Jean Baptiste (XII sec.), all’interno del cimitero
•    La cappella dei Penitenti Bianchi (1705), ora sala espositiva, e la cappella di Saint Roch (1709)
•    Gli atélier e le botteghe di artisti e artigiani
•    Le fontane e il lavatoio del villaggio
•    Il vecchio ponte del XIII secolo e la sua arcata sul Toulourenc
•    Il panorama sur Ventoux

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Plus beaux villages de France

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