Il Club Méditerranée, Club Med, come si chiama oggi, 70 anni fa ha inventato uno stile di vacanza straordinariamente innovativo – quella del villaggio vacanze “all-inclusive”, divertimento compreso. E su questo ha fatto scuola, anche se nessun altro operatore è riuscito a proporre un’offerta ugualmente articolata, qualificata e, soprattutto, diffusa in tutto il mondo.
Ma un capostipite, se vuole rimanere un punto di riferimento, ha un “dovere morale” (che si traduce ovviamente anche in un dovere commerciale): guardare sempre avanti. Club Med lo ha fatto e lo sta facendo. Così ci racconta Daniele Rutigliano, Manager Southern Europe Business di Club Med, che abbiamo incontrato nel resort di Opio, nel cuore della Costa Azzurra, a pochissimi chilometri dal mare di Antibes ma già con alle spalle i primi contrafforti delle Alpi francesi:
Opio, incastonato tra il mare e la montagna, è la sintesi perfetta dell’entroterra della Costa Azzurra e, geografia a parte, è anche sintesi della nuova filosofia Club Med: coniugare tradizione e innovazione. La tradizione è la spensieratezza con cui gli ospiti possono vivere la vacanza nei nostri resort, dove tutto è sempre a loro disposizione. L’innovazione è un’offerta molto più flessibile e personalizzata, rispetto al passato, che tiene conto delle nuove esigenze e delle nuove tendenze
La flessibilità e la personalizzazione – precisa Rutigliano – si sono concretizzate sia negli aspetti più strettamente logistici sia, soprattutto, in quelli che mi piacerebbe definire ‘filosofici’ della vacanza. Riguardo ai primi, abbiamo mandato in soffitta la canonica settimana del “si arriva tutti il sabato”. Oggi i nostri ospiti, in particolare i gruppi, hanno la possibilità di scegliere la durata del soggiorno e la data di arrivo, in un’ottica di stile alberghiero. Così come è alberghiera la qualità del servizio. Opio, ad esempio, è a tutti gli effetti un raffinato quattro stelle, o ‘quattro tridenti’, per dirla in linguaggio Club Med
Ma è altrettanto evidente – e questo lo osserviamo da ospiti – l’evoluzione che ha avuto quella che era stata l’intuizione originaria del Club Méditerranée: l’animazione. Ad Opio – ma Rutigliano assicura che è stile Club Med ormai universale – i mitici “GO ®” (gentil organisateur) non sono più quelli che venti anni fa ti trascinavano “per forza” a fare il gioco in piscina, ma sono ragazze e ragazzi che gestiscono con competenza e discrezione tutta l’ampia l’offerta di intrattenimento e sport: sempre proposta e disponibile (c’è anche un’app, per chi desidera avere sempre a portata di click tutta la vita del resort), ma mai imposta (per chi non volesse nemmeno vedere gli altri che si divertono esiste una esclusivissima “area zen”, immersa nella natura).
E c’è un’altra caratteristica interessante che sottolinea Daniele (qui ci diamo tutti del “tu”):
Il nostro software, ovvero la qualità dell’organizzazione, è uguale dovunque nel mondo Club Med, ma l’hardware, ovvero la vita all’interno dei nostri resort, è sempre più strettamente legata con il territorio che li ospita. Qui ad Opio, ad esempio, si respira Provenza dovunque: dall’architettura delle costruzioni, alle passeggiate tra gli ulivi che si possono fare anche restando all’interno del Club, alla cucina, che dà ampio spazio ai prodotti e ai sapori del territorio, alla possibilità di vivere la cultura del posto attraverso un percorso di qualificate escursioni che proponiamo ai nostri ospiti
Lasciamo il Club Med di Opio con il desiderio di tornarci, magari con intorno la neve sulle montagne per vivere una suggestione diversa. E si può fare, perché il resort di Opio – importante sottolinearlo – è aperto tutto l’anno.