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Due cuori e un atelier

Due cuori e un atelier

Olivia Trégaut e Denis Bouniard condividono la vita e una boutique-atelier a Oppède-le-Vieux. Ma ciascuno coltiva l’arte a modo suo.

Capita spesso che due persone compagne nella vita lo siano anche nel lavoro, ma non è da tutti. E chi non ha mai provato avanza legittimi dubbi sulla validità della formula.

Anime gemelle a Oppède-le-Vieux

Denis Bouniard e Olivia Trégaut hanno trovato un punto di equilibrio che funziona, almeno nel loro caso.

Olivia Trégaut e Denis Bouniard nel loro atelier di Oppède-le-Vieux

Vasaio e ceramista lui, scultrice lei. Entrambi créateur, dunque, in ambiti differenti ma con più di un’affinità. QUalche decina di anni fa si sono innamorati l’uno dell’altra e delle rispettive capacità artistiche. E non si sono lasciati più. Anzi, hanno deciso di condividere anche lo spazio nel quale ciascuno dà vita ai propri pezzi ma, rigorosamente, senza invasioni di campo.

Li si può incontrare entrambi a Oppède-le-Vieux, lungo la strada che va dai giardini a terrazze che si arrampicano sulla collina fino all’ingresso del villaggio. La vetrina e le opere esposte sono un invito a entrare e curiosare, l’accoglienza di questa coppia inossidabile è un invito a ficcanasare per scoprire come creatività e felicità facciano rima, nella vita a due e non solo a parole.

Oppède-le-Vieux, l'atelier-boutique di Olivia e Denis

Una stanza che rivela molte cose

La stanza allungata nella quale Olivia e Denis mettono in mostra i loro manufatti ha una geometria esplicita: sugli scaffali lungo la parete sinistra dominano il blu e gli oggetti che ci piacerebbe vedere su una tavola apparecchiata e in qualche altro angolo della nostra casa. Forme in qualche modo familiari, pur nella loro unicità.

Sulla parete opposta sono sculture zoomorfe di differenti fattezze e dimensione a interrogarci con il loro sguardo animale. Volumi e corpi che fanno sentire la loro presenza e, in qualche modo, la loro appartenenza a una natura da cui noi esseri umani siamo sempre più lontani.

Denis Bouniard e Olivia Trégaut, opere

Le superfici al centro della stanza sono ‘terra di confine’.

Nel grès dipinto di blu

“Il grès è la materia che sento più mia e sono affascinato dalla bellezza degli smalti”, ammette Denis Bouniard illustrando il suo metodo di lavoro.

Realizza i suoi pezzi al tornio o con la pressa. Dopo una prima cottura dell’oggetto grezzo a più di 1000° comincia la fase di smaltatura: “Mescolo l’acqua con sostanze minerali e ossidi metallici diversi”, spiega, “e a volte vi aggiungo ceneri di lavanda o di noccioli di oliva bruciati”.

Denis Bouniard, teiere e vaso

Ad ascoltarlo sembra quasi un alchimista alla ricerca dell’elisir di lunga vita, ma sperimentazioni e contaminazioni hanno un obiettivo meramente cromatico: “Amo”, dice, “gli smalti di un blu luminoso e profondo”. Come dargli torto?

Denis Bouniard. vaso, particolare

Poi, dopo una seconda cottura di una decina di ore a temperatura molto più bassa e un giorno o due di raffreddamento, un vaso, una teiera o un piatto assumono il loro aspetto definitivo. E viene voglia di portarseli via.

Denis Bouniard, esposizione

Pianeta terra chiama Olivia

Olivia Trégaut è su un altro pianeta. Quello che ci fa da madre e che noi, figli ingrati, non facciamo che bistrattiare. “Sono una persona contemplativa”, dice di sé Olivia, “osservare mi da un piacere enorme. E la scultura zoomorfa è il completamento di questa contemplazione e del senso di meraviglia che mi regala”.

Olivia Trégaut, rinoceronte

Appassionata della natura e dei suoi esseri viventi, con una predilezione per la fauna selvatica, è estremamente sensibile al tema della scomparsa delle specie.

Olivia Trégaut, pinguini

Da più di 20 anni realizza sculture di foggia animale, con una minuzia e una cura del particolare che vengono da uno studio attento del soggetto, ma anche dallo spirito che anima il suo lavoro: “Ciò che desidero”, spiega, “è essere ambasciatrice della bellezza degli esseri viventi”. Per Olivia, il mezzo è messaggio.

Olivia Trégaut, elefanti

Tra boutique e bottega

Dello spazio espositivo si è detto, ma il luogo dove si misura quotidianamente la tenuta del rapporto tra Olivia e Denis è la ’bottega’, il laboratorio, dove i confini sono molto meno definiti e i percorsi si incrociano.

Denis Bouniard, vasellame in lavorazione

Anche se ciascuno ha la sua postazione di lavoro, i suoi materiali e i suoi attrezzi, il fatto stesso di lavorare – un lavoro fatto di cose insieme fragili e ingombranti – crea un disordine inevitabile. Eppure anche il disordine genera armonia, se si ha cura di non oltrepassare un confine non tracciato, ma chiarissimo ai diretti interessati.

Denis Bouniard e Olivia Trégaut
24 rue de Sainte-Cécile, Oppède-le-Vieux
+33 (0)4 90 76 75 10

Periodi e orari di apertura disponibili online: