La Camargue è un mondo a parte: distesa tra terra e mare, il suo equilibrio fragile tra acque dolci e acque salate dà vita a una biodiversità vegetale e animale davvero unica. Una terra che difende con forza le sue tradizioni, molte delle quali legate all’agricoltura e all'allevamento dei tori e dei cavalli e alle manifestazioni taurine.
Abrivado, bandido, course camaguaise, encierro… Ecco in che cosa consistono e cosa bisogna sapere per godersi lo spettacolo.
A
Abrivado
Deriva dal provenzale abriva, cioè lanciare, far correre. Tradizionalmente, l’abrivado precedeva la corsa vera e propria: quattro tori serrati dai gardians a cavallo in formazione a V lasciavano i pascoli per raggiungere le arene o salire sul camion che li avrebbe portati fin lì. Oggi l’abrivado definisce il percorso sul quale i tori passano al galoppo, per le feste taurine, mentre gli attrapaïres cercano di farli sfuggire ai gardians.
Agantaires o attrapaïres
Generalmente giovani in ottima forma fisica e dotati di una certa audacia, sono coloro che, eludendo la sorveglianza dei gardians, cercano di afferrare i tori mentre corrono verso l’arena durante l’abrivado.
Attributs
È l’insieme dei pezzi (una cocarde, due glands e le ficelles) appesi alle corna del toro per la corsa camarghese. Ogni attribut viene tolto con l’aiuto di un crochet e assicura una ricompensa al raseteur che se ne impadronisce.
B
Bandido
Ai nostri giorni bandido designa uno spettacolo in cui i tori sono lasciati liberi per le strade di un villaggio o una città. Un tempo, invece, questa espressione provenzale indicava una pratica legata all’organizzazione delle corse nelle arene dei villaggi: i tori venivano fatti uscire dalle arene dopo la corsa perché raggiungessero i pascoli o salissero sui camion.
Bioùs
Sono bovini maschi, femmine o maschi castrati. Sono considerati selvatici perché vivono e si riproducono all’aria aperta, nei prati o nelle paludi. D’inverno il loro pelo diventa particolarmente spesso, al punto da evocare gli uri raffigurati nelle antiche pitture rupestri.
C
Cocarde
Si chiama cocarde il nastro rosso che viene collocato tra le corna del toro, al centro della fronte, e che i raseteurs cercheranno di strappare all’animale. Il solo taglio della cocarde vale 1 punto. Se la cocarde viene presa, vale 2 punti.
Cocarde d'or
È una prova della course camarguaise valida per il campionato dei raseteurs.
Cocardier
Vera e propria vedette della course camarguaise, il toro cocardier non viene messo a morte. Se riesce a sfuggire ai raseteurs e a salvaguardare i propri attributs, ritorna nel suo box, il tauril, da trionfatore; se i raseteurs gli hanno rubato tutto, vi rientra nell’umiliazione.
Course camarguaise o course à la cocarde
La corsa libera o corsa camarghese è nata dai giochi che organizzavano originariamente gli abitanti delle fattorie, con i tori barricati su delle carrette che facevano le veci di piccole arene improvvisate. Dal 1975, la course camarguaise è uno sport ufficiale che si pratica da marzo a novembre con sei o sette tori cocardiers che restano in pista 15’ ciascuno.
Per strappare la cocarde, i glands e le ficelles, il raseteur è assistito dai tourneurs. Ogni trofeo strappato al toro comporta un riconoscimento: spesso si tratta di premi offerto dai commercianti locali.
Courses de fêtes
Giochi pubblici che si tengono durante le feste locali. In genere comprendono l'abrivado, il bandido, l'encierro, e la toro-piscine.
Crochet
È lo strumento che il raseteur utilizza per cercare di tagliare o strappare gli attributs al toro. È composto da un manico di legno e da quattro lame metalliche ricurve lunghe 10 centimentri.
E
Encierro
Dallo spagnolo encerrar, rinchiudere. I tori sono lasciati libero in uno spazio (una strada o una piazza) circondato da barriere, con un camion a ciascuna delle due estremità. Durante l’encierro, i tori sono preceduti da un gruppo di giovani temerari che corrono e saltano sulle barriere (spesso cumuli di balle di paglia) per sfuggire agli animali.
F
Ferrade o ferrado
È la marchiatura a fuoco dei giovani vitelli e dei puledri con il simbolo della manade alla quale appartengono, così da poterli identificare in modo permanente.
Il marchio, che rappresenta l’allevamento con una lettera, un simbolo o un altro motivo stilizzato, è apposto sulla coscia e, per i maschi, anche sul collo.
Tradizione vuole che le ferrades segnino la fine dell’inverno, dopo l’epifania, la candelora e il carnevale.
Ficelles
Cordicelle arrotolate alla base delle corna dei tori durante la course camarguaise, rappresentano uno degli attributs dell’animale. Sfilare al toro le ficelles vale 4 punti.
G
Gardians
È il personale stipendiato della manade che si occupa, a cavallo, delle mandrie durante l’inverno: sorta di butteri, i gardians distribuiscono il fieno (arribage dei tori), raggruppano gli animali e li spostano da un pascolo all’altro, li selezionano, li marchiano e se ne prendono cura. Sempre ai gardians tocca l’accompagnamento dei tori negli spostamenti all’esterno per le manifestazioni taurine.
Gardians amateurs
Sono abili cavalcatori che, pur svolgendo tutt’altra professione, sono affiliati a una manade e dedicano parte del proprio tempo ai compiti del gardian. La loro attività è riconosciuta come uno sport da apposite federazioni e la loro condizione è prevista dalle norme sul lavoro.
Glands
Al pari della cocarde e delle ficelles, i glands sono uno degli attributs del toro nella corsa camarghese. Pompons di lana appesi sotto ogni corno, la loro cattura vale 2 punti.
M
Manade
Deriva dal provenzale "che tiene nella mano” e designa una mandria di tori o di cavalli della Camargue.
Per definirsi manade, un allevamento di cavalli deve trovarsi all’interno dell’area riconosciuta per l’allevamento della razza camarghese, deve avere almeno quattro puledri iscritti allo Strud-book e deve disporre di almeno 20 ettari di pascolo appartenenti a un unico proprietario.
La manade di tori, invece, è un allevamento su grandi superfici, tra terreni salati, prati e zone paludose dove gli animali vivono in stato di semi-libertà. I loro pascoli sono delimitati da recinti di filo spinato (barrages).
Manadier
È il proprietario di mandrie della raço di biou (razza bovina) allevata per la corsa camarghese. Sono chiamati manadiers anche i ganaderos, proprietari di tori da combattimento allevati per le corride.
R
Raseteur
Rigorosamente in tenuta bianca, il raseteur affronta il toro per catturane gli attributs servendosi di un crochet. Per farlo, provoca la carica del toro, orientato dal suo tourneur. Per proteggersi dagli attacchi del toro e preparare l’azione successiva, il raseteur può saltare oltre la barriera dell’arena. I raseteurs professionisti sono sportivi di alto livello che seguono un allenamento quotidiano.
Royale
Si definisce royale una corsa camarghese in cui sono presenti sei dei migliori tori di una stessa manade.
S
Simbèu
Letteralmente ‘simbolo’ o ‘segnale’, è il nome del bue con i sonagli appesi al collo incaricato di recuperare il cocardier che rifiuta di lasciare l’arena. È detto anche dountaire (domatore).
T
Tourneur
È l’assistente del raseteur. Ha il compito di fare in modo che il toro si ponga nella posizione più favorevole alla conquista degli attributs.