I Calanques e il diritto alla bellezza
Capita ad alcune zone di Parigi e a pochi altri luoghi in Francia: troppa gente. E gli effetti di quella che i francesi chiamano “surfrequentation”, frequentazione eccessiva, si fanno sentire, specie là dove la natura ha più bisogno che altrove di essere salvaguardata.
Ecco allora che il Parco nazionale dei Calanchi di Marsiglia sta cercando di capire come conciliare il diritto di cittadini e turisti di godere della bellezza dei calanchi tra Marsiglia e Cassis e quello di un ambiente per molti aspetti unico di essere preservato.
Il Calanque de Sugiton, uno dei più spettacolari
Al centro dell’attenzione è il Calanque de Sugiton (qui la visita virtuale), composto da due insenature ciascuna con una piccola spiaggia di ciottoli. Di fronte, le Torpilleur, l’isolotto chiamato così perché la sua silhouette ricorda quella di una nave militare.
Con le sue alte scogliere, Sugiton è uno dei calanchi più spettacolari. Per raggiungerlo da Marsiglia si imbocca la D559 ai piedi del Col de la Gineste in direzione del centro universitario di Luminy, dove si può parcheggiare l’auto, ma è molto meglio arrivarci in bus (Bus RTM B1 o 521 in serata, direzione direction Campus de Luminy, fermata Luminy-PN des Calanques). Qui, accanto alla fontana, parte un sentiero in falso piano fino al punto in cui comincia la discesa verso Sugiton: per percorrerlo ci vogliono almeno tre quarti d’ora all’andata e almeno un’ora al ritorno, considerando la salita.
La bellezza dei calanchi a repentaglio
Come per i suoi “confratelli”, per il Calanque de Sugiton – che tra terra e acqua in estate arriva ad accogliere 1.500 persone al giorno – il problema è l’erosione. Nella stagione estiva, quando la vegetazione rende meno visibile il sentiero, gli escursionisti finiscono per utilizzare altri passaggi nella pineta, con un effetto negativo per la vegetazione stessa, per la terra e per la roccia che compongono il suolo. Il rischio maggiore è quello che corrono i pini aggrappati faticosamente al terreno; noi, di conseguenza, potremmo perdere un paesaggio che davvero non merita di scomparire: basta cercare #calanquedesormiou su Instagram per farsi un’idea.
Il Parco nazionale dei Calanchi sta cercando di frenare questo rischio da tempo, e ancor più dal deconfinamento della primavera 2020, quando i marsigliesi sono accorsi in massa in questo paradiso, dandogli una sorta di colpo di grazia: limita l’accesso nei mesi estivi, anche a causa del rischio di incendi; incentiva l’arrivo alle baie via mare (la soluzione migliore per godere della bellezza di quasi 24 km di costa lungo i massicci di Marseilleveyre e Puget); contingenta la possibilità di avvicinarsi in auto; vieta le barche senza autorizzazione.
Per visitare il Calanque de Sugiton serve il permesso
A quanto pare le misure introdotte finora – comprese le operazioni di demarketing, come la diffusione di immagini di spiagge affollate per scoraggiare i visitatori – non sono sufficienti per salvaguardare il patrimonio naturalistico e paesaggistico dei calanchi.
In particolare, per il Calanque de Sugiton l’Ente Parco ha quindi ridisegnato il sentiero e ha creato delle “no-go zones” delimitandole con ostacoli di legno. In più, proprio qui ha intenzione di sperimentare un “permesso di visita” per contingentare gli accessi nei mesi estivi. Obiettivo, limitare a 200-300 persone/giorno il numero dei visitatori.
Il permesso dovrebbe essere testato nei fine settimana di maggio e giugno, per poi entrare in vigore dal 15 luglio al 15 agosto: il “posto”, o meglio il diritto all’accesso sarà gratuito, ma andrà prenotato online su una piattaforma dedicata di cui a breve il Parco nazionale metterà a disposizione le coordinate. Tre i punti d’ingresso dove saranno effettuati i controlli.
L'Ufficio francese della biodiversità, intervistato da AFP, ha sottolineato come questa misura sia una “prima volta” in Francia per un parco nazionale: una sperimentazione osservata con interesse anche da altre aree protette – come le Ocre di Roussillon – che condividono il problema del sovraffollamento estivo.
I calanchi, istruzioni per l’uso
Ricordiamo che la visita ai calanchi è sottoposta a regolamentazione da parte del Parco Nazionale dei Calalques, e la regolamentazione riguarda la terra, il mare e lo spazio aereo sovrastante i calanchi, l’accesso al territorio e la pratica di attività ricreative e sportive. Le regole di condotta sono semplici, dettate dal buon senso e pensate per permettere a tutti di godere al meglio di questo magnifico sito.
Oltre al rispetto delle regole, suggeriamo di:
- privilegiare le stagioni di minore affollamento e i giorni infrasettimanali;
- privilegiare il trasporto pubblico per raggiungere i punti di partenza dei sentieri;
- verificare l’introduzione di eventuali restrizioni temporanee;
- adottare quelli che il Parco definisce bons gestes;
- fare sempre riferimento all’ app Mes calanques, disponibile per Android e iOS.