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Tartufo nero di Provenza, edizione fall/winter 2019/2020

Tartufo nero di Provenza, edizione fall/winter 2019/2020

Va da novembre a marzo la stagione del tuber melanosporum. Ecco come approfittarne!

Sempre in cerca di una scusa per fare un salto in Provenza? Anzi, di una buona scusa? Eccone una ottima: il tartufo nero edizione fall/winter 2019.

La stagione ufficiale del tartufo nero di Provenza

La stagione ufficiale del tartufo invernale va da metà novembre a metà marzo. Quest’anno la cerimonia inaugurale, detta ban des truffes, si terrà come sempre a Richerenches, una delle ‘capitali del tartufo’ nero di Provenza, il 16 novembre.

Il momento clou della manifestazione sarà la sfilata della Confraternita del Diamante nero in abiti da gran cerimonia, con partenza davanti alla chiesa alle 10.30 in punto ‘alla provenzale’.

Chi vuole può anche prenotare per l’ora di pranzo una degustazione di omelette al tartufo nella sala delle feste (anche il più piccolo villaggio provenzale ne ha una!) o assistere, nel primo pomeriggio, a una dimostrazione di estrazione del tartufo. Il ban coincide di fatto con l’apertura ufficiale del primo mercato dei tartufi della stagione.

Un’anticipazione ufficiosa, sempre sotto forma di omelette, si può avere la terza domenica di ottobre, in corrispondenza della Giornata del Gusto che fa capo alla Semaine nationale du Goût.

Le tre capitali del tartufo invernale in Provenza

Perché Richerenches non è ‘la’, ma solo ‘una delle’ capitali del tartufo della Provenza? Perché deve contendersi il titolo con almeno altre due località, Carpentras e Aups, anch’esse con una reputazione di livello internazionale.

Solo Carpentras e Richerenches, però, possono vantare anche la presenza di un mercato del tartufo specifico per i professionisti, cioè riservato a un pubblico di commercianti e ristoratori.

Una regione ad alta concentrazione di tartufi

In che cosa consiste questo legame a doppio filo tra la Provenza e il tartufo?

Tanto per cominciare, nella parte più ‘tartufosa’ della Provenza si contano circa 3mila tartuficultori ufficialmente censiti, e va aggiunto al conteggio un numero imprecisato ma consistente di cercatori di tartufi a livello amatoriale.

E poi, in stagione, sfuggire al tartufo e al suo profumo è praticamente impossibile: dalle tartufaie alle bancarelle dei mercati, dai ristoranti alle piccole botteghe gastronomiche, dai vivai ai conservifici, le sollecitazioni all’olfatto e al gusto non mancano. Ma andiamo con ordine.

I mercati del tartufo in Provenza: i fab' four

Dall’ultimo giovedì di novembre all’ultimo giovedì di febbraio (ma anche fino a metà marzo, se il raccolto della stagione è abbondante) i tartuficultori portano le loro pepite al mercato settimanale di Aups, aperto tanto ai grossisti quanto ai comuni mortali. In questo borgo, il tartufo ha ‘messo su casa’ nel 2013, anno di inaugurazione della Maison de la Truffe d’Aups et du Verdon.

Il venerdì, il diamante nero di Provenza è invece protagonista al mercato di Carpentras, forse il più noto a livello internazionale, sempre da metà novembre a metà marzo.

Il sabato, infine, gli amanti del tartufo nero provenzale possono addirittura scegliere. O vanno a far compere all’apposito mercato di Apt, in Place de la Bouquerie, o portano le loro borse della spesa a Richerenches dove, lo stesso giorno e con gli stessi orari (9.00-13.00) trovano anche il Marché de produits du terroir. Il 30% della produzione nazionale francese di tartufi passa dal mercato di Richerenches, che gode anche della qualifica di Site remarquable du goût. A Richerenches, insomma, il tarufo è una religione, tanto che la terza domenica di gennaio si celebra una messa in onore del tubero; il patrono dei tartuficultori, per inciso, è Sant’Antonio.

Il tartufo nero invernale sui mercati provenzali

In stagione il tartufo fa la sua comparsa anche su altri mercati. Ecco, raggruppati per dipartimento o per zona, quelli che abbiamo intercettato:

  • Alpes-de-Haute-Provence: Montagnac-Montpezat (dove i mercati del tartufo sono solo cinque, ogni terza domenica del mese da novembre a marzo, ma di tradizione antica) e Riez;
  • Bouches-du-Rhône: Le Tholonet (dove il mercato del tartufo non è settimanale ma una tantutum) e Rognes;
  • Drome provenzale: Chamaret, Grignan, Montségur, Nyons, St-Paul-Trois-Châteaux e Tauligan;
  • Hautes-Alpes: Chorges;
  • Vaucluse: Avignone (alle Halles, il mercato coperto cittadino, in genere i cestini di tartufi neri invernali fanno capolino a stagione già inoltrata), Le Rouret, L’Isle-sur-la-Sorgue, Ménerbes (è qui che, nel 2002, ha aperto i battenti la prima Maison de la Truffe di Provenza, la Maison de la Truffe et du Vin du Luberon, all’1 di Place de l’Horloge), Modène, Monteux, Morières-lès-Avignon, Orange, Saint-Saturnin-les-Apt, Vaison-la-Romaine. Da notare che proprio a Vaison, una decina d’anni fa, fu trovata anche una piccola quantità di tartufo bianco, o Tuber Magnatum Pico, proprio come quello di Alba.

Va da sé che, se vi accorgete che ne abbiamo dimenticato qualcuno, ce lo segnalate scrivendo alla .

Dove gustare il tartufo nero invernale di Provenza

Adesso che vi abbiamo fatto venire l’acquolina in bocca, non possiamo non condividere alcuni ‘indirizzi golosi’ dove il tartufo nel menu è una certezza, ma i ristoranti che servono questa prelibatezza sono moltissimi: date un’occhiata alle carte esposte all’esterno o fatevi indirizzare dagli uffici del turismo locali. Intanto, ecco i nostri ‘magnifici sette’:

  • Avignone, Chez Lopez;
  • Bauduen, Domaine de Majastre;
  • Carpentras, Chez Serge;
  • Crillon-le-Brave, Hostellerie;
  • Monteux, Chez Philibert;
  • Richerenches, L’Escapade;
  • Séguret, Frank Gomez.