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10 mercati in Provenza: una selezione molto personale

10 mercati in Provenza: una selezione molto personale

I mercati preferiti di Klea. Sarà davvero il caso di condividere i suoi gusti?

Mercati provenzali, ambienti ad alta istagrammabilità

Una delle peculiarità che distingue la Provenza, oltre ai suoi suggestivi campi di lavanda, è la sorprendente varietà di mercati in cui è possibile gustare ottimi prodotti enogastronomici e scovare oggetti graziosi e colorati che viene voglia di portarsi a casa.

I mercatini alimentari, in particolare, selezionano specificatamente prodotti locali noti per i loro aromi forti e coinvolgenti e ricchi di contrasti di colori: a seconda della zona, olive, lavanda, spezie mediterranee, formaggi tipici e molto altro.

Tra i denominatori comuni, i mercati provenzali hanno un alto livello di fotogenia, per cui percorrerli è piacevole anche solo per scattare bellissime fotografie e sperimentare la genuina tranquillità della vita locale.

Io ne ho selezionati dieci che sono perfetti per finire su Instagram e che, nella somma delle loro specificità, rappresentano una sorta di panoramica di ciò che si può trovare andando per mercati in Provenza:

Sanary sur Mer, mercato al profumo di mare

Apt, un mercato antichissimo

Lavanda tutto l’anno al mercato di Valensole

Pelvoux, un picco mercato “scalda cuore”

Il mercato “mediterraneo” di Arles

Il mercato galleggiante dell’Isle sur la Sorgue

Hyères, dove fare buoni affari con l’usato

Forville a Cannes, un bell'esempio di mercato coperto

Aix-en-Provence, il fior fiore dei mercati

Il Marché des Capucins di Marsiglia

Mercato provenzale - Le borse colorate

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Sanary sur Mer, mercato al profumo di mare

Il grande (di nome e di fatto) mercato settimanale di Sanary si svolge tutto l'anno il mercoledì mattina dalle 8:00 alle 13:00 e riunisce più di 300 banchi sotto i platani dell'allée d'Estienne d'Orves, lungo il porto, sul quai Charles de Gaulle e sul quai Esménard.

Come tutti i mercati provenzali, anche quello di Sanary Sur Mer ha una parte di artigianato (tovaglie provenzali, tonnellate di borse di paglia, stoffe, abbigliamento, accessori…) e una alimentare con i produttori locali (frutta, verdura, formaggi, conserve, olive, salumi). Ed è il posto perfetto per comprare le famose erbe di Provenza, il miele di lavanda, il sapone, le sardine sott’olio, ma anche i formaggi, soprattutto gli amatissimi di capra.

La sua peculiarità? Il mercato di Sanary sur Mer arriva fino al porto, dove di fronte alle bancarelle ci sono i pescatori con il pescato del giorno (e, per chi ne va ghiotto, i barattoli di vetro con le alici sotto sale).

Insomma, qui c’è tutto quello che serve, anche per i più pigri. Abbondano infatti anche le bancarelle che vendono piatti pronti: oltre al classico pollo arrosto ci sono enormi padelle di paella e la pasta all’aglio.

A fare il tifo per il mercato di Sanary sur Mer non sono solo io: nel 2018, è stato eletto più bel mercato di Francia dal canale televisivo TF1!

Un piccolo “di più” di cui a pprofittare a Sanary quando non si va al mercato: il villaggio è piacevole e invita alle passeggiate. E la spiaggia pubblica, gratuita, si affaccia su un mare trasparente e cristallino.

Sanary sur Mer, il porto

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Apt, un mercato antichissimo

Nel dipartimento del Vaucluse, la cittadina di Apt si trova al centro nella zona del Luberon, un angolo di Provenza ricchissimo di attrattive per la bellezza dei panorami e la varietà del paesaggio (io adoro, ad esempio, il sentiero delle ocre a Roussillon) e per i numerosi villaggi arroccati dove è altissima la presenza di laboratori e botteghe di artisti e créateurs.

Ad Apt, la tipica atmosfera provenzale è garantita e il mercato – questa la sua peculiarità – è tra i più antichi di Francia: si tiene ogni sabato fin dal… XII secolo: non so all’epoca, ma oggi si svolge dalle 8:00 alle 12:30.

Suggerisco di partire da Place de la Bouquerie e, da lì, di lasciarsi guidare da colori e profumi: la merce in esposizione attraversa il centro storico e, per quanto si cammini, c’è sempre un punto dove non si è ancora passati.

I prodotti in vendita sono quelli che rendono nota la Provenza: miele, olive a profusione, olio, frutta e vino (a proposito, ad Apt fate un salto da Sylla, la grande casa vinicola che ha la sua sede proprio vicino all’Ufficio del turismo: oltre alla produzione e alla vendita del vino, c’è anche una piacevole saletta dove ci si può ristorare con i prodotti locali dopo la fatica della passeggiata tra i banchi del mercato).

Ma la specialità di Apt e del suo mercato è la frutta candita, di cui la cittadina è la capitale da centinaia di anni.

Ciliegie candite -  Immagine di Vincenzo Errante, Pixabay

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Lavanda tutto l’anno al mercato di Valensole

Valensole è una cittadina delle Alpi dell’Alta Provenza che gode in media di trecento giorni di sole all’anno. Circondata per chilometri e chilometri da distese di lavanda, ha il clima e il terreno ideali per la coltivazione di questo fiore dai molteplici usi.

È proprio la lavanda la star del mercato che si tiene il mercoledì e il sabato mattina nella piazza centrale dalle 8:00 alle 13:00. E, se nei campi la lavanda si nota soprattutto nel periodo della fioritura, quando regala uno spettacolo che vale da solo il viaggio, al mercato di Valensole è presente tutto l’anno: mazzetti di fiori di lavanda essiccata, essenza, profumi per noi per le nostre case…

Fin qui, tutto normale, ma a Valensole la lavanda è come dalle altre parti il prezzemolo: si intrufola dappertutto. Così, ecco i formaggi di capra alla lavanda, l’olio al profumo di lavanda, perfino nel pane i piccoli fiori viola spuntano dalla crosta e contrastano con il bianco della mollica.

Al mercato di Valensole, in altre parole, la lavanda non si può solo odorare. Si può mordere, e che gusto!

Valensole, mazzi di lavanda al mercato

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Pelvoux, un picco mercato “scalda cuore”

Pelvoux non esiste. O meglio, non esiste il comune di Pelvoux, cioè non esiste più. Era talmente piccolo che nel 2015 l’amministrazione delle Alte Alpi ha deciso di unire i suoi pochi abitanti – già distribuiti tra l’agglomerato principale Saint-Antoine e le frazioncine di Le Poët, le Sarret, le Fangeas, les Claux, Ailefroide – a quelli del vicino Vallouise, creando il comune di Pelvoux-Vallouise.

Esiste, però, il mercato di Pelvoux. Si svolge ogni giovedì mattina dalle 7.30 alle 13.00. Ed è finito in questa lista perché non ha niente di speciale, ma ha una funzione importantissima. In centri così piccoli, popolati soprattutto da persone sempre più in là con gli anni (nelle Alte Alpi ce ne sono diversi: Pelvoux è emblematico di una realtà diffusa), il mercato è un luogo di aggregazione, un’occasione per fare due chiacchiere, una piccola finestra sul mondo grazie agli scambi con i venditori che girano da un paese all’altro e magari si approvvigionano in qualche centro poco più grande.

Se capitate a Pelvoux – o in uno dei tanti simil-Pelvoux sparsi nelle zone di montagna, in Provenza-Alpi-Costa Azzurra proprio come da noi – fermatevi al mercato e scambiate due parole. Specialmente d’inverno, il mercato di Pelvoux è un posto che scalda il cuore.

Pelvoux, la frazione di Ailefroide

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Il mercato “mediterraneo” di Arles

Arles è uno dei centri più grandi del dipartimento delle Bocche del Rodano e il suo mercato è “di conseguenza”. Anzi, i suoi mercati: quello del mercoledì, che si snoda lungo il Boulevard Émile-Combes, da Place Lamartine al Carrefour de la croisière, e quello del sabato, che si estende sui boulevard des Lices, Georges-Clemenceau ed Émile-Combes. I giorni li stabili Enrico III in una lettera del 1584.

Io suggerisco il mercato del sabato (dalle 8.00 alle 12.45) perché, con i suoi 450 venditori che occupano in media 5 metri lineari ciascuno, arriva a formare un percorso di oltre 2,5 km, attraversamenti compresi.

Se la Provenza-Alpi-Costa Azzurra è il Sud della Francia, Arles è il Sud del Sud: si respira già aria di Camargue, di mare e di Spagna. Sulle bancarelle si può trovare di tutto: frutta e verdura, formaggi, fiori e spezie, carne e pesce, miele, tutti i prodotti freschi regionali e locali come l'olio d'oliva, la salsiccia di Arles, il riso della Camargue, le telline del Mediterraneo, ma anche vestiti e scarpe, tessuti, artigianato...

I commercianti sono particolarmente chiacchieroni e cortesi, e offrono in assaggio ogni tipo di prelibatezza: da provare, se non li conoscente, una fetta di salame di toro e un crostino spalmato di tapenade, la gustosissima salsa di olive provenzale.

Ma Arles ha anche un legame commerciale antico con l’Oriente: “Tutto ciò che l'Oriente, tutto ciò che l'Arabia con i suoi profumi penetranti, tutto ciò che la fertile Assiria può produrre, si trova ad Arles in grande abbondanza come nei paesi d'origine”, scriveva un autore del V secolo a proposito della città. E il mercato, anche oggi, conferma.

Arles, la frutta e gli ortaggi di una volta al mercato

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Il mercato galleggiante dell’Isle sur la Sorgue

Conosciuta come la Venezia della Provenza, l’Isle sur la Sorgue è una cittadina del Vaucluse abitata da poco più di ventimila abitanti. Tra le sue case scorrono canali interrotti da piccoli mulini ad acqua, ai muri si affacciano finestre colorate e i mercati provenzali animano e rallegrano le strade e le piazze del centro. Ce ne sono due, il giovedì e la domenica, dalle 8:00 alle 13:00, ma il mercato di cui voglio parlarvi si tiene solo una volta l’anno.

È il marché flottant, il mercato galleggiante che ha luogo la prima domenica di agosto. I mercanti si vestono con i loro abiti tradizionali più belli e piccole barche affusolate, i nègo chin, si trasformano in bancarelle che vendono prodotti locali scivolando da una riva all'altra richiamate dal pubblico: pane, formaggio, vino, frutta e verdura, mazzi di fiori offrono un piccolo ma particolarissimo spettacolo di colori e profumi.

Verso le 13.00, quando il mercato galleggiante termina, i venditori si riuniscono in fila e cantano il famoso Coupo Santo, inno popolare che celebra la Provenza.

Quello che si svolge a l’Isle sur la Sorgue è l’unico mercato galleggiante della regione, nonostante altre due località rivendichino il soprannome di Venezia provenzale: Martigues e Port-Grimaud.

L'Isle-sur-la-Sorgue, mercato galleggiante

7

Hyères, dove fare buoni affari con l’usato

Hyères è un comune del Var che avrebbe tutti i diritti di entrare in questo elenco per il suo Grand marché des Iles d'Or del sabato mattina, che prende il nome dalle isole di Porquerolles, Port-Cros et Le Levant (dette appunto Isole d’Oro) che guardano dal mare la città in corrispondenza della penisola di Giens. Niente da invidiare ai tradizionali mercati provenzali, compresi quelli più grandi.

Ma quello di cui voglio parlarvi è il mercato delle pulci, o vide-grenier (letteralmente, svuota soffitta) che trova posto il sabato mattina lungo la D42 Route des Marais.

Si tratta di un mercatino dell’usato come se ne trovano facilmente in tutta la Provenza e, a dire il vero, un po’ in tutta la Francia. Chi vuole affitta a poco prezzo qualche metro quadro di asfalto e porta le cose di cui vuole disfarsi.

I mercatini dell’usato come quello di Hyères non sono i più gettonati fra i turisti, ma sono comunque autentici e unici nel loro genere. Chi li frequenta va in cerca di occasioni e oggetti singolari a cui i proprietari sono disposti a rinunciare in cambio di pochi euro. Il mercatino di Hyères apre alle 5:00 e “sbaracca” alle 13:00: i pezzi più interessanti sono i primi a sparire, mentre gli affari migliori si fanno verso la chiusura, perché i proprietari non hanno troppa voglia di riportare a casa le loro mercanzie.

Bambole in vendita al vide-grenier di Hyères

8

Forville a Cannes, un bell'esempio di mercato coperto

Il mercato più antico di Cannes, nel dipartimento delle Alpi Marittime, è il Marché Forville: fu aperto nel 1934. Sì, aperto: il mercato è interamente coperto e al chiuso ed è questa la sua specificità, secondo un modello – marché couvert o halles – che in Provenza e Costa Azzurra va alla grande.

Siamo nella zona centrale di Cannes, alle spalle della Croisette, non lontano dal Palazzo dei Festival e dal porto turistico. L’ingesso è al numero 6 di Rue du Marché Forville, ma anche i muri esterni dell’edificio sono circondati da piccole botteghe colorate per tutta la loro lunghezza.

Il Marché Forville offre una grande varietà di prodotti: pesce, carne, frutta, fiori, verdure, spezie e tanti prodotti freschi locali; non mancano neppure banchi che vendono prodotti biologici.

Gran parte dello spazio è occupato da rivendite di prodotti a km 0 o quasi: da quelli agricoli stagionali, al pesce del Mediterraneo frutto della pesca locale, ostriche comprese. E poi carne, salumi, ottimi formaggi, spezie e fiori.

Al Marché Forville è anche possibile mangiare qualcosa di pronto, uno spuntino prima di riprendere la visita di Cannes: ad esempio la socca, specialità della cucina nizzarda che si è diffusa in un buon tratto della Costa Azzurra.

Forville in versione alimentare è aperto dal martedì alla domenica dalle 7:00 alle 13:00, mentre il lunedì lo spazio coperto viene utilizzato per la brocante, il mercatino dell’antiquariato (dalle 7:00 alle 17:00).

Cannes, il marché Forville

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Aix-en-Provence, il fior fiore dei mercati

Elegante al punto da essere definita la piccola Parigi della Provenza, Aix-en-Provence è la quintessenza del mercato provenzale: ha più mercati che giorni della settimana.

Il mercato degli ortaggi e quello dei libri antichi, il mercato dei fiori e quello dei tessuti, la brocante… le bancarelle allestite nelle diverse piazze del centro animano la città, diventando luoghi di incontro e di scoperta, soprattutto di un patrimonio gastronomico che sa di sole e di Sud.

Il mercato secondo me più interessante e, in qualche modo, più aixois, è quello dei fiori: un piccolo mercato all'aperto con splendide esposizioni e composizioni di fiori e piante.

Sulle bancarelle si alternano rose, narcisi, gigli, peonie, amaryllis, orchidee e piante di varie forme, mentre i fioristi preparano mazzi e piccoli bouquet accostando profumi e colori a seconda della stagione.

Il marché aux fleurs di Aix-en-Provence si presenta puntuale tutto l’anno in Place de l’Hôtel de Ville, che dalle 8.00 alle 13.00 si trasforma in un coloratissimo scenario multicolore. Ogni primo lunedì del mese, però, lo spettacolo cambia, insieme alla mercanzia: il mercato dei libri antichi si prende la piazza per un giorno.

Aix-en-Provence, mercato © Sonia Gonzini

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Il Marché des Capucins di Marsiglia

Marsiglia è una delle città più colorate e vivaci della Francia: qualità che si esprimono al massimo nei tanti mercati che si avvicendano, lungo il corso della settimana, nei diversi quartieri cittadini.

Uno dei più particolari è il Marché des Capucins, nella via omonima, nel quartiere di Noailles: si tratta di un mercato alimentare che esiste dal 1956. È il più economico del centro e riflette la multietnicità del quartiere e dell’intera città.

Dal lunedì al sabato, dalle 08.00 alle 13.00, è fare la spesa al Marché des Capucins è un’immersione tra i colori e i profumi di prodotti che arrivano da ogni parte del mondo. Frutta e verdura, provenzali e non, hanno prezzi imbattibili ma anche un’alta deperibilità: meglio consumarle in fretta.

Qui, sotto gli occhi della Statua della Pace e di fronte alla Gare de l'Est, bancarelle e botteghe (la Rue Longue des Capucins ospita numerosi negozi, tra cui drogherie, pescherie, macellerie, fornai e le leggendarie pizzerie a legna del quartiere) spesso si fondono in un tutt’uno.

Al Marchée des Capucins si possono trovare anche spezie ed erbe fresche, frutta e ortaggi esotici (alcuni dai nomi impronunciabili, come galangal o brède mafane), ma anche biscotti della fortuna, pasta di peperoncino, pasta di pistacchio, halva turca e tanti tipi di dolci e bevande.

E voi? Quali sono i vostri mercati preferiti in Provenza-Alpi-Costa Azzurra?

Le navettes di Marsiglia

Klea Huli - Redazione Junior

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