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Avignone: Café Roma, italiano ma non troppo

Avignone: Café Roma, italiano ma non troppo

Quando in Provenza vale la pena di mangiare italiano.

Cucina italiana in Provenza? No grazie!

Diffidenza. È l’atteggiamento che per anni ha caratterizzato il nostro rapporto con la cucina italiana in Provenza. La pizza non sarà mai come la vera napoletana, impossibile che la pasta sia scolata al dente, gli spaghetti bolognaise a Bologna non li hanno mai sentiti nominare. Un po’ per pregiudizio e un po’ per osservazione sul campo. Una volta abbiamo visto servire una “carbonara” con un tuorlo crudo nel suo mezzo guscio d’uovo poggiato in cima a un monticello di tagliatelle scotte, affogate nella panna. Eravamo a Les-Saintes-Maries-de-la-Mer dove, peraltro, non è difficile mangiare bene, come ad esempio qui e qui.

Les-Saintes-Maries-de-la-Mer dai tetti della chiesa

Gli indirizzi italiani in Provenza

Dall’episodio della pseudo carbonara sono trascorsi diversi anni, la Francia ha imparato a importare prodotti italiani di qualità e a farli arrivare straordinariamente freschi, gli amici italiani expat in Provenza hanno scoperto “dove fare la spesa” - come ad esempio alle halles di Avignone - e hanno passato parola, gli amici provenzali buongustai hanno alzato la soglia delle pretese e hanno scovato gli indirizzi giusti.

Les Halles di Avignone, specialità italiane

Café Roma, Avignone

Sono state Magali e Sylvie a far crollare il muro della nostra diffidenza e a farci conoscere il Café Roma di Avignone, “nascosto” dietro il cinema Utopia, sala d’essai della città che basterebbe da sola a “fare l’atmosfera”.

Indipendente nella gestione, con il cinema accanto il Café Roma ha un punto in comune: sulla parete che divide la sala del ristorante dal botteghino dove si staccano i biglietti, un affresco gigante omaggia Play Time, il capolavoro di Jacques Tati. Ma mentre Play Time è la quintessenza della “frenesia della vita moderna” così come ce la rappresentavamo negli anni nei quali fu girato il film, il Café Roma, con l’ambiente discreto degli interni e quell’aria tranquilla e silenziosa della terrasse è un invito a prendere la vita con calma e, soprattutto, a prendersi il tempo di gustare le proposte del menu.

Café Roma, Avignone, omaggio a Jacques Tati

Italia, l’anima del Café Roma

Più italiana di così… L’anima del Café Roma è Italia Palladino che, dopo essersi cimentata per anni ai fornelli dello stellato La Mirande – dove tuttora propone corsi di cucina italiana – e aver fatto vincere il "Bib Gourmand" a Italie Là-Bas, si è lanciata in questa nuova avventura avignonese che lei stessa definisce “pop”: il posto dove sfogare la sua creatività partenopea insieme a una brigata tutta al femminile.

Italia è arrivata ad Avignone da Milano, dove ha imparato il mestiere, ma la città che l’ha vista nascere e ne ha forgiato il carattere è Napoli: nel viaggio da un Sud all’altro, ha messo in valigia la sua gioia di vivere mediterranea.

Un pizzico di Campania è atterrato anche nella carte: tra i produits phare del ristorante c’è il bufala-burger, dove la zona di provenienza dell’ingrediente numero uno è quella delimitata dalla DOP. Del resto, Italia ama lavorare con due tipi di materie prime, quelle che arrivano da vicinissimo e quelle che, con grande attenzione a qualità e provenienza, si procura in patria: le nocciole in Piemonte, il Parmigiano Reggiano nelle sole province contemplate dal disciplinare e così via.

Café Roma, Avignone, bufala-burger

Café Roma, italiano ma non troppo

Nei piatti del Café Roma, lo Stivale si contamina felicemente con i prodotti locali e con la voglia di sperimentare della cheffe, ma arriva comunque attraverso tutti e cinque i sensi: la presentazione dei piatti appaga la vista, il loro profumo rallegra l’olfatto, la consistenza delle vivande compiace il tatto, i sapori soddisfano il gusto. Quanto all’udito, le creazioni di Italia parlano di noi e delle nostre cento città (e migliaia di villaggi), ognuna con il suo accento: nel ragù che condisce le tagliatelle fatte a mano si riconosce la parlata bolognese, il baccalà ciàcola in veneto con la sua polenta grigliata e i salumi raccontano la scighera della pianura lombarda “che la se taia cul curtell”.

Eppure, qualche francese prende un po’ troppo alla lettera e all’antica l’idea di cucina italiana, e pensa che quella del Café Roma lo sia troppo poco. Certo, qui non ritrova la tovaglia a quadretti bianchi e rossi, il vino servito nel fiasco impagliato e dei piatti stracolmi a prezzi stracciati (per gli stranieri) di un Paese che non esiste più. In cambio, può contare sulla fantasia e il talento di Italia in cucina, sulla cortesia e il garbo dello staff di sala, sulle piccole attenzioni che il locale riserva a chi preferisce evitare la carne, il glutine o il lattosio. E su accostamenti a volte audaci – come la panna cotta al cioccolato fondente che si sposa con il pepe di Sichuan – ma sempre riusciti.

Café Roma, Avignone, la sala

Café Roma
Ristorante, bistrot, caffè, wine bar, sala da tè, brunch, aperitivi.
4 rue des Escaliers
84000 Avignon
info@caferoma.fr
+ 33 (0)4 90 86 86 77
Aperto sette giorni su sette (tranne qualche festa comandata), dalla colazione al dopocena.