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Provenza, l'opzione del turismo sostenibile

Provenza, l'opzione del turismo sostenibile

Come “inventare” un turismo che soddisfa chi ne fruisce, preserva l’ambiente naturale e non penalizza il peso economico e sociale del settore.

Diventare leader nel turismo sostenibile

Nel novembre 2022, il governo francese ha nominato la regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra "zona pilota per la pianificazione ecologica". Obiettivo, farla diventare la regione leader in Francia in termini di turismo sostenibile, in modo da creare un modello e delle metodologie di intervento replicabili con gli opportuni adattamenti anche in altri contesti territoriali.

La sfida tripla è “inventare” una forma di turismo che:

  • soddisfa chi ne fruisce;
  • preserva l’ambiente naturale;
  • non penalizza il peso economico e sociale del settore.

Parco naturale regionale delle Alpilles

Provenza-Alpi-Costa Azzurra: una grande area protetta

Diventare la regione di punta del turismo sostenibile è un percorso che richiede investimenti dedicati, capacità strategica e organizzativa, e creatività nell’individuazione e costruzione di una nuova offerta.

Se riuscire non è scontato, la Provenza-Alpi-Costa Azzurra ha dalla sua un punto di partenza promettente: quasi il 60% del territorio regionale si trova in un'area naturale protetta.

Nei 4 parchi nazionali, nei 9 parchi naturali regionali e nei numerosi altri ambienti naturali preservati, fare di tutto per conciliare l'accoglienza del pubblico e la conservazione dell'ambiente è una prassi già consolidata.

Parco naturale regionale del Verdon

Mal comune, nessun gaudio

Una delle motivazioni che hanno indotto il governo francese a fare della regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra la "zona pilota per la pianificazione ecologica" è un fenomeno che si sta diffondendo anche in altre realtà. Per restare in Francia, località come Etretat e la stessa Parigi soffrono dello stesso problema; in Italia ne sono vittime città come Venezia e Firenze, e contesti non strettamente urbani come le Cinque Terre e la Costiera Amalfitana.

Parliamo della surfrquentation, l’eccesso di frequentazione che ha la sua punta temporale nell’alta stagione del calendario turistico, e la sua concentrazione spaziale nelle mete imprescindibili di una città, di una regione o di un Paese. Quelli che i francesi chiamano gli incontournables.

Questo processo, forzatamente rallentato nel periodo delle restrizioni agli spostamenti legate al Covid, è ripartito se possibile ancora più intensamente che nel pre-pandemia, e sta mettendo a repentaglio le risorse naturali e/o il patrimonio culturale e architettonico, ma anche lo spirito dei luoghi. I piedi frettolosi dei turisti erodono il terreno e calpestano la vegetazione, un approccio di consumo mordi-e-fuggi erode e calpesta l’anima del genius loci.

Insieme all'intensificarsi dei cambiamenti climatici, i danni dell'ovetroturism potrebbero rendere le destinazioni più popolari inospitali tanto per per i viaggiatori quanto per chi ci vive e, paradossalmente, far crollare le loro economie basate proprio sul turismo.

Come sta reagendo la regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra a tutto questo?

Parola d’ordine, sperimentare

La soluzione non è certo l’introduzione di improbabili divieti d’accesso, né un abbassamento generalizzato di serrande, metaforiche e non.

La ricerca di un nuovo punto di equilibrio non può che passare attraverso la sperimentazione, la misurazione della sua efficacia e degli effetti collaterali, unita all’ascolto dei diversi attori in gioco: non solo operatori e fruitori del turismo, ma anche gli abitanti delle diverse aree interessate.

Parco Nazionale dei Calanchi su prenotazione

Una delle sperimentazioni più interessanti è stata attivata dal Parco Nazionale dei Calanchi di Marsiglia-Cassis.

Nell'estate del 2022, il Parco ha sperimentato un sistema di prenotazione online per le visite ai calanchi di Sugiton e delle Pierres Tombées: la misura ha limitato il numero di persone autorizzate a visitare i siti in questione a 400 al giorno (a fronte di una media di 2000 frequentatori giornalieri, con punte di 2500, degli anni precedenti), e ha quindi ridotto notevolmente la pressione sull'ambiente naturale.

Visti i risultati positivi della sperimentazione, la misura sarà prorogata per il quinquennio 2023-2027. Nel 2023 sarà in vigore per due fine settimana in giugno, per tutti i mesi di luglio e agosto e per due fine settimana in settembre.

La situazione dei Calanchi è tamente deteriorata che anche la prestigiosa guida internazionale Fodor ha inserito la destinazione nella cosiddetta No List 2023, cioè tra le mete di viaggio sconsigliate almeno per quest'anno. La categoria in cui compaiono i Calanchi è quella delle “attrazioni naturali che avrebbero bisogno di una pausa per guarire e ringiovanire". “Forse”, fa presente Fodor a proposito della nuova No List, “la natura ha bisogno di una pausa” e “Il mondo ci sta chiedendo di rallentare”.

Il mare dei calanchi

Parc national de Port-Cros, istruzioni per l'uso

Il Parco Nazionale di Port-Cros ha messo in atto due misure per canalizzare il numero di visitatori delle Isole d'Oro:

  • per l'isola di Porquerolles è stata stabilita una quota massima di 6.000 visitatori giornalieri;
  • per l'isola di Port Cros è stata introdotta una “zona di ormeggio e di attrezzature leggere”. L'ancoraggio è ora vietato tutto l'anno per preservare la posidonia, pilastro dell'ecosistema costiero: con la sua presenza, questa erba sottomarina protegge il litorale dall'erosione, impedendo che la sabbia venga spazzata via dalle onde e che le spiagge scompaiano a poco a poco. Da metà aprile a metà ottobre sono a disposizione del pubblico 68 boe di ormeggio con ancore ecologiche, riservate alle imbarcazioni fino a 15 m di lunghezza.

Parco Nazionale di Port-Cros, la bandiera con il simbolo del parco

Waze, il Gps che offre un’alternativa

Specie nei periodi a forte presenza turistica, in Provenza come altrove è elevato anche il rischio che i benefici derivanti dalla fruizione di un luogo, un’opera, una mostra, un evento… siano vanificati o comunque superati dagli effetti collaterali: dalle lunghe attese – per arrivare, per parcheggiare, per acquistare il biglietto, per entrare – al tempo di vista/partecipazione contingentato.

Alla fine del 2019, l' Ente Regionale per il Turismo della Provenza-Alpi-Costa Azzurra e il leader mondiale della navigazione Gps, Waze, hanno avviato una collaborazione per cui gli utenti dell'applicazione Waze (per Android e iOs) vengono informati in tempo reale del numero di visitatori del sito che stanno cercando e, quando questo è troppo elevato, vengono indirizzati verso una soluzione alternativa a una distanza ragionevole dalla “first choice”.

La collaborazione ha dato i suoi frutti anche perché in Francia Waze è il GPS numero uno del mercato, più utilizzato perfino di Google Maps. L’app deve la sua popolarità al sistema di condivisione tra gli utenti degli eventi del traffico in tempo reale: i continui aggiornamenti forniscono una grande quantità di informazioni utili. Inoltre la mappatura delle zone extraurbane è – per esperienza di chi scrive – più precisa di quella proposta dal Gps di Google.

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