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Savoir-faire al femminile: storia di Thémis, Tequila e Caroline

Savoir-faire al femminile: storia di Thémis, Tequila e Caroline

Come nascono, nel cuore della Camargue, i prodotti a base di latte di giumenta e di rispetto per gli animali.

La Camargue è un mondo a sé stante. Arles è a un tiro di schioppo, ma quei pochi chilometri puoi viverli come un viaggio nello spazio e nel tempo che ti porta in un luogo in cui tutto viene fatto con una cura che sembra provenire da gesti e abitudini antiche. E nasce da un amore – quello di Caroline Maureau, appena ventenne, per i cavalli di pura razza Camargue – questa storia dolce come un gelato e morbida come una crema.

Caroline Maureau, allevatrice, e una delle sue giumente

Regali di compleanno a quattro zampe

Caroline, figlia di agricoltori e abituata fin da piccola al contatto con la terra e con gli animali, riceve in regalo dai suoi genitori non il famoso “cavalluccio a dondolo rosso” di Pazzaglia nel film di Luciano De Crescenzo, ma un cavallo vero, anzi due giumente: Thémis e Tequila.

La fattoria dell'Elevage des Prairies

Un regalo ‘pensato’, perché questa è la sua passione, perché vuole farne un lavoro e perché sa che il latte di giumenta ha tantissime, preziose proprietà. È uno dei latti – insieme a quello d’asina – più vicini al latte umano, ha un alto potere nutritivo (è ricco di lattosio e vitamina C) e una straordinaria digeribilità (è povero di lipidi). E lei comincia a utilizzarlo per produrre sostitutivi del latte materno per i neonati.

Tempo, costanza e rispetto per i cavalli

Certo, quello di Caroline Maureau non è un lavoro da catena di montaggio. A ogni mungitura, rigorosamente fatta a mano, non si raccolgono più di 300 ml di latte. È un lavoro che richiede tempo, quel tempo che in Camargue sembra fermo; costanza, quella costanza che qui vedi scolpita nei volti di tutti; e rispetto. Rispetto innanzi tutto per le giumente stesse, per non turbare il loro equilibrio biologico e per lasciar loro il latte per nutrire i piccoli.

Caroline alle prese con la mungitura

“Per mungere il latte utilizzato nei nostri prodotti”, ci spiega Caroline, “aspettiamo che il puledro abbia due mesi, l’età in cui può cominciare a nutrirsi da solo integrando il latte della mamma con porzioni solide di cibo. E durante la mungitura non teniamo la giumenta chiusa nella stalla, ma lasciamo che resti all’aria aperta, abbastanza vicino al suo piccolo così da poterlo vedere e da sentirne l’odore. In questo modo”, precisa Caroline, “tutt’e due si sentono più tranquilli”. E dopo la mungitura? Un bel secchio di avena è proprio meritato.

L'avena in premio dopo la mungitura

Un latte che fa bene

Oggi le giumente che pascolano sulle terre dell’Elevage des Prairies, una bella fattoria ai margini di Arles, sono 12. Animali davvero un po' speciali: di pura razza Camargue, sono nutrite principalmente con fieno di Crau (a denominazione d’origine controllata dal 1997).

Il loro latte – sempre in quantità limitata – garantisce la produzione di un mix di prodotti alimentari e cosmetici che Caroline vende nella ‘bottega’ a ridosso dei suoi allevamenti, attraverso alcuni negozi della regione e – ogni volta che può – portandoli di persona alle fiere dedicate alle tradizioni provenzali.

A partire proprio dal latte e dal gelato (che contengono il 100% di latte di giumenta), passando per i prodotti per l’igiene e la cura della pelle (dove questo componente va dal 15 al 40%), fino ai complementi alimentari, naturalmente ricchi di probiotici. “Le nostre creme”, tiene a precisare Caroline, “non sono farmaci, ma l’uso ne viene suggerito anche per diverse affezioni della pelle, come l'acne e le allergie cutanee, per i loro effetti cicatrizzanti e protettivi”.

Prodotti di latte di giumenta di Camargue

Fieno AOC

Oggi non è troppo difficile trovare prodotti a base di latte giumenta e non sarebbe serio dire che quelli di Caroline siano i migliori in assoluto. Eppure, una deviazione di itinerario, per venire qui* ad acquistarli, io la farei.

Giumente e puledri all'aria aperta

E perché qui davvero paghi uno e prendi tre, dove il tre non è l’omaggio della ditta, ma sono i colori e l’atmosfera che si respira; il chilometro zero che qui è “metro zero”. Perché qui, tornando al Pazzaglia del cavalluccio, insieme alla crema o al gelato di latte di giumenta, si compra anche un’emozione.

Un puledrino dell'allevamento di Caroline Maureau

Lasciamo Caroline con la promessa di tornare a fine estate e la speranza di vedere uno dei puledrini che in questi giorni sono “in cantiere”.

Maurizio Tucci

*Lait de Jument de Camargue
675 chemin du poissonnier - Moulès 13200 Arles
Si può prenotare una vista alla fattoria chimando il +33 (0)6 75 55 08 61