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Riti di iniziazione alla tintura vegetale

Riti di iniziazione alla tintura vegetale

Una passeggiata botanica, la scoperta delle piante tintoriali e la loro trasformazione in una palette di colori. L'atelier boutique di Chantal Granier è pieno di sorprese.

In fatto di erbe e colori, Chantal Granier ne sa una più del diavolo.

E i curiosi intrugli che rimesta con perizia e pazienza nelle grandi pentole poggiate sul fuoco acceso della stanza da lavoro – o in giardino, con la bella stagione – fanno pensare a qualche pozione che potrebbe fare invidia a Nostradamus.

Chantal Granier, pastellière d'un jour

Ma a rassicurarci basta la dolcezza dello sguardo di questa deliziosa signora provenzale che vive e lavora in campagna nel suo atelier La pastellière d'un jour, poche curve più in là dell'ingresso di La-Roque-sur-Pernes.

La-Roque-sur-Pernes, uno scorcio del villaggio

La pastellière d'un jour

Chi è Chantal? E cosa, letteralmente, bolle in pentola nella sua casa-atelier-expo-boutique? Per capirlo occorre sapere che Madame Granier è un’appassionata di botanica e che da diversi anni pratica l’arte della tintura vegetale, a partire dalla raccolta della materia prima e dalla fabbricazione del colore.

Pastellière d'un jour, cosa bolle in pentola

“Le piante tintoriali”, ci spiega, “sono relativamente facili da trovare, nell’orto e nel resto dei terreni che circondano casa”

Mentre camminiamo, ci mostra una grande varietà di tipi di piante e ci spiega quali colori si traggono dalle loro diverse parti: radici, foglie, bacche, ortaggi, frutti… tutto può servire alla causa.

Quello che più lascia stupiti, oltre alla capacità di Chantal di distinguere un’erba in mezzo a tante che a noi sembrano un groviglio indistinto, è il fatto che spesso il colore di partenza, magari il bel verde tenero di una foglia, non coincide per nulla con quello della tintura che produce: potrebbe essere giallo intenso, marrone, rosso…

Pastellière d'un jour, la coperta multicolore

Regalarsi uno stage d’iniziazione alla tintura vegetale

Come dicevamo, per diventare pastellièreil pastel è una pianta dall'infiorescenza gialla dalla quale si trae uno dei blu più fascinosi che esistono in natura – un requisito essenziale è la pazienza: per ogni componente base bisogna attendere il giusto grado di maturazione, molte piante devono essiccare prima di essere messe a cuocere, la bollitura può durare ore e ore, e magari deve avvenire in più passaggi.

Pastellière d'un jour, l'essiccatura dei fiori

Inoltre, talvolta vanno aggiunte altre sostanze a seconda del vegetale utilizzato, o delle tonalità e della consistenza che si vogliono ottenere…: L’allume di potassio, ad esempio, aiuta a realizzare le tinte unite, mentre per i colori più sfumati funziona bene il solfato di ferro.

Se potete, il nostro suggerimento è di regalarvi qualche ora per seguire uno degli stage d’iniziazione alla tintura vegetale organizzati da Chantal, che comprendono anche una passeggiata botanica e la scoperta delle piante tintoriali. Sulla sua pagina Facebook trovate il calendario sempre aggiornato degli appuntamenti (per poche persone alla volta, quindi è il caso di prenotare).

Pastellière d'un jour, un angolo del laboratorio

La ‘scuola di tintura’ di Chantal Granier, a seconda della stagione, è nella cucina della sua coloratissima casa o su un tavolo all’aperto, a stretto contatto con la materia prima e con alcuni amici a quattro zampe che accettano molto volentieri una carezza.

Gli amici a quattro zampe della pastellière d'un jour

Là dove se ne combinano di tutti i colori

Passate a trovare Chantal anche se avete tempo solo per un ‘mordi e fuggi’, perché la stanza in cui espone il frutto del suo lavoro è un tripudio di colori e di pièces uniques in grado di riempire gli occhi e soddisfare qualche piccolo ma irrefrenabile desiderio.

Noi, ad esempio, ci siamo innamorati dei suoi carnet, ma oltre alla carta la pastellière d’un jour utilizza le tinture vegetali su legno, corteccia, lana, lino, cotone, seta, pellame, vimini

Pastellière d'un jour, l'angolo della papeterie

I fogli dalle tinte tenui fanno la gioia di diversi pittori (ai quali Chantal li spedisce anche a migliaia di chilometri di distanza perché possano utilizzarli come basi per i loro lavori), i gomitoli colorati sono perfetti per organizzare un knitting party tra amiche, le lenzuola di lino color senape darebbero un’aria sofisticata al vostro letto, i foulard délavé sono lì pronti a saltarvi al collo…

Pastellière d'un jour, la colorazione delle lane.jpg

Se poi restate nei paraggi per un po’ di tempo, o avete l’opportunità di tornate a distanza di qualche settimana, potete anche chiedere a Chantal di ‘tingere’ un vostro pezzo o di rimpagliarvi la seduta di una sedia del soggiorno con i colori dell’arcobaleno.

Pastellière d'un jour, una sedia impagliata con le fibre multicolori

E se non fosse in casa? Meglio avvisare che state per arrivare (+33 (0)6 09 67 46 75), perché Madame Granier potrebbe essere impegnata in qualche evento di promozione dei savoir-faire locali, come i Rencontres des Métiers d'Art che si svolgono a fine ottobre a Pernes-les-Fontaines, villaggio del Vaucluse ad alto tasso di artigianato artistico.

Chantal, infatti, è una strenua sostenitrice del territorio e delle sue tradizioni, di cui tiene alto il vessillo con i suoi colori.

Chantal Granier
Atelier "Pastellière d'un jour"
1000 r.te de St Antoine
84210 La Roque sur Pernes.
chantal.granier919@orange.fr
+33 (0)6 09 67 46 75