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Mangio Fango, un angolo nascosto a Les-Saintes-Maries-de-la-Mer

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Mangio Fango, un angolo nascosto a Les-Saintes-Maries-de-la-Mer

A pochi metri da Les-Saintes-Maries-de-la-Mer, un albergo che resta nel cuore e un ristorante che non delude mai. Per sentirsi lontani da tutto e vicini a sé stessi.

Nel 1966 Marie Houbart e Michel Rousselet arrivano alle porte di Les-Saintes-Maries-de-la-Mer, lei dalla Bretagna e lui da… mezzo mondo (succede, quando si è piccoli e si ha un papà diplomatico). Tutt’e due giovanissimi, danno il via alla loro avventura: comprano una piccola scuderia, la sistemano e organizzano passeggiate a cavallo per i turisti attraverso i sentieri della Camargue. Camargue, cavalli

Un anno dopo aprono le prime tre stanze per i loro ospiti. Nel 1972 la vecchia scuderia è già un albergo con nove camere. Tre anni ancora e la piscina è pronta. E via, 1975, 1986, 1991, 2000…, tappa dopo tappa, ci si allarga, si acquistano un’altra costruzione e un altro terreno, si fa una vasca per il nuoto, si apre la spa…

Il bello, qui a Mangio Fango, è che tutto cambia ma l’atmosfera no. Non cambia il piacere di camminare a piedi nudi sull’erba tagliata, non cambiano i colori, la luce, lo stile: Mangio Fango è Camargue, ma è anche un mondo a parte che ciascuno rende unico standoci dentro.

Ne parliamo con Marie e Michel, che hanno fatto di questo posto il loro luogo di vita.

Marie Houbart e Michel Rousselet: Mangio Fango è cresciuto insieme a loro
“All’inizio”, ci dice Marie, figlia dell’Oceano Atlantico, “per me l’importante era che ci fosse il mare. Poi abbiamo trovato il nostro modo di vivere e siamo rimasti qui, perché la Camargue è così: o l’adori o la detesti, non ci sono vie di mezzo”. Loro non hanno molto tempo per godersela, specialmente d’estate: “La nostra giornata di lavoro comincia alle sei e un quarto e, se va bene, finisce intorno a mezzanotte”. Ma d’inverno trovano il tempo per un po’ di convivialità (molti dei loro clienti tornano qui da tanti anni) e per godersi il fuoco del camino sempre acceso nel salone.

Mangio Fango, il camino acceso nella sala ristorante - Foto © Eliophot - Mangio Fango
Beviamo insieme una tazza di tè e facciamo un po’ di conti a ritroso: nel 2017 Mangio Fango compie 50 anni. Festeggiamenti? Michel ci guarda quasi terrorizzato: si capisce subito che non ama le grandi adunate. “La nostra idea, lungo tutto l’anno, è di riunire a piccoli gruppi tutti i clienti più fedeli, quelli che venivano qui 50 anni fa per cavalcare i cavalli del nostro piccolo ranch e poi ci hanno seguito nel tempo. Per noi sono degli amici”.

Eppure, qualche piccolo bagno di folla l’ha fatto anche lui. Anzi, se l’è proprio cercato. “Negli anni ’80 siamo stati i primi a organizzare serate gitane. Ogni sera veniva qualcuno a suonare e cantare. E i momenti più belli erano quelli del ‘dopo concerto’, quanto artisti come i Gipsy King e Aîné Manero, il figlio di Manitas de Plata (“Manine d’argento”, considerato uno dei più grandi musicisti gitani di tutti i tempi”) tiravano tardi suonando tra loro. Manero”, ci racconta Michel, “aveva ereditato da Manitas una chitarra con sopra un disegno di Salvador Dalì, suo amico negli stessi anni ’60 in cui frequentava José Reyes e Brigitte Bardot. Una sera, finito di suonare, regalò la chitarra a un gruppetto di ragazzini che la fecero a pezzi per costruire dei battelli di legno. Ci pensate? Il disegno di Dalì che galleggiava nei canali della Camargue…”.

Suonatore di chitarra sul prato
Oggi, mentre Marie accoglie gli ospiti, Michel si occupa della cucina, dalla spesa al piatto. Una cucina fatta di ricerca di prodotti locali, di freschezza (il 95% del pesce arriva dai pescatori del porto di Les-Saintes-Maries-de-la-Mer) e di piccoli segreti: il profumo del cibo cotto a legna, ad esempio, è quello sprigionato dai tralci di vite che bruciano per scaldare il forno.

Resta una domanda: perché Mangio Fango? Risponde Marie: "Mangio fango, in Camague, è il modo in cui chiamiamo il mistral: un vento che secca le paludi, secca la terra e… porta il sole. L’avevamo scelto per il nostro piccolo ranch, l’abbiamo mantenuto e ci ha portato fortuna”.

Mangio Fango
RD 570 13460, Les Saintes-Maries-de-la-Mer
+33 (0)4 90 97 80 56

 

Immagine della testata: la terrazza ristorante dell'hotel Mangio Fango - © Eliophot, Mangio Fango