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Provenza e Costa Azzurra a misura di vegetariani e vegani

Provenza e Costa Azzurra a misura di vegetariani e vegani

Nizza ed Aix-en-Provence le città francesi a più alto tasso di proposte culinarie per chi non mangia carne o alimenti derivati dallo sfruttamento animale.

Le città più vegetariane e vegane nel mondo e in Francia

Il marchio di abbigliamento sportivo Reebok ha recentemente lanciato uno studio per classificare le città dove ci sono più ristoranti con opzioni vegetariane e/o vegane nel mondo e in Francia.

Per farlo, ha analizzato il numero di ristoranti che offrono il maggior numero di opzioni vegane o che offrono un menu interamente vegano per città, in rapporto al numero complessivo dei ristoranti presenti in ciascuna di esse.

Francia, la grande assente

La classifica delle città più vegan friendly del mondo vede al primo posto Amsterdam: i suoi ristoranti che propongono menu vegetariani o opzioni 100% vegetariane nel menu sfiorano il 22% del totale (21,91%). Sul podio anche Londra (21,06%) e Zurigo (19, 83%).

Roma difende bene i colori dell’Italia con una quarta posizione di tutto rispetto (18,69%). A seguire Berlino, Barcellona, Cape Town, Sidney, Beyrouth e Melbourne.

Nella top ten mondiale, ahinoi, l’assenza che si nota di più è proprio quella della Francia.

Pomodori di Provenza

Le città più vegan friendly di Francia in Costa Azzurra e Provenza

Accanto allo studio volto a stilare la classifica mondiale, Reebok ne ha realizzato uno interamente dedicato all’Esagono per determinare quali sono attualmente le città più vegan-friendly di Francia.

And the winnwer is… Nizza! La capitale della Costa Azzurra si è aggiudicata il primato grazie a più del 13% di ristoranti che offrono almeno un'opzione vegana e/o vegetariana nel menu.

Nizza, Promenade des Anglais

Non è una novità, del resto, la vocazione vegetariana e vegana della Costa Azzurra: Saint-Tropez è la capitale vegana di Francia, anche se per dimensione non è potuta rientrare nel campiuone dello studio del marchio sportivo. Il merito va in gran parte a Brigitte Bardot. Sostenitrice strenua della causa animalista, nel giugno 2017 l’attrice ha scritto di suo pugno ai ristoratori di Saint-Tropez, rivolgendo loro un invito garbato ma senza giri di parole – “Cogliete l’occasione dell’estate e delle vacanze per aggiungere ai vostri menu una piccola carte vegetarienne” – e loro l’hanno accontentata: tutti o quasi i ristoranti della località turistica propongono un piatto vegano, se non un intero menu.

Il porto di Saint-Tropez © JL Chaix

Nella classifica di Reebok, la seconda città di Francia che, in termini percentuali, offre più opzioni vegetariane e vegane nei menu dei suoi ristoranti è Aix-en-Provence. Aix tallona Nizza, con il 12,63% dei ristoranti vegani o vegan-friendly. Chiamata anche la piccola Parigi, la città del Sud mette decisamente in ombra la “sorella grande”. Pur essendo terza nella top ten francese e prima per numero assoluto, infatti, Parigi conta “solo” il 9,10% di ristoranti con uno o più piatti vegetariani o vegani nel menu.

Aix-en-Provence, il marché © S. Spiteri

Top five delle città francesi con i menu più vegetarian e vegan friendly

  • Nizza (13,04%)
  • Aix-en-Provence (12,63%)
  • Parigi (9,10%)
  • Annecy (9,03%)
  • Rennes (8,01%)

Le città francesi più adatte a un modo di vita vegano © Reebok

Vegetariani e vegani, benvenuti in Provenza!

Se Nizza e Aix-en-Provence sono le protagoniste incontrastate della classifica francese grazie alla loro proporzione impressionante di ristoranti con menu senza (o non solo con) carne, il merito è anche della vocazione e cultura agricola del Midi.

Nella Provenza-Alpi-Costa Azzurra l’agricoltura ha un fatturato annuo di più di 3,3 miliardi di euro e la regione è un punto di riferimento della produzione agricola mediterranea: una terra che tramanda da una generazione all’altra il know-how della coltivazione della terra e della lavorazione dei suoi prodotti, ma che al contempo ha saputo cogliere le opportunità di una formazione agricola moderna e delle tecnologie più innovative del settore.

Prodotti come l'olio d'oliva della Vallée des Baux, il riso della Camargue, il formaggio di capra di Banon, la brousse du Rove, il miele di lavanda, il vino Châteauneuf du Pape o il rosé di Provenza, per citarne alcuni, si fregiano di marchi di qualità di fama internazionale.

Forma di banon in foglie di castagno

In più, in Provenza e Costa Azzurra trova ampio spazio l'agricoltura biologica che, tra aziende già certificate come "agricoltura biologica" e aziende che hanno già imboccato il percorso per diventarlo, rappresenta più di un quarto della superficie agricola utile. Senza contare che la regione è considerata anche l'orto biodinamico di Francia.

Qualunque siano le nostre ragioni per non mangiare carne o alimenti derivati dallo sfruttamento animale, quindi, da queste parti troveremo facilmente pane – e vegetali – per i nostri denti.