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Nizza, il grande fratello ti guarda

Nizza, il grande fratello ti guarda

L’infuocato dibattito dell’estate nizzarda.

Attenzione, Nizza ti guarda!

Non si è spostato a Nizza il set del Grande Fratello, reality show di successo degli anni 2000. Né l’amato sindaco Christian Estrosi ha ceduto lo scranno di primo cittadino al dittatore orwelliano dello stato letterario di Oceania. Ma i nizzardi qualche domanda sulle ultime misure di sicurezza in città se la stanno ponendo, a partire da quelli che, colti sul fatto, si sono sentiti apostrofare: “Attenzione! Ti vediamo, sta arrivando una pattuglia”. Intorno, però, non c'era anima viva.

I nizzardi “sentono le voci”

La “voce” è la stessa che ogni 30’ dalle 21 di sera alle 2 del mattino trasmette nel centro della città un messaggio meno personale ma ugualmente imperativo:

La Città e la polizia municipale di Nizza vi ricordano che per la vostra sicurezza, gli incontri che disturbano l’ordine della quiete pubblica, il consumo di alcolici così come l’uso di apparecchi sonori o strumenti musicali che disturbano la pace del quartiere, sono vietati sulla spiaggia e sulla pubblica via. Siete pregati di lasciare il posto pulito e di non gettare i rifiuti per terra o sulla spiaggia. Tenendo conto del contesto sanitario legato a Covid-19, vi ricordiamo la necessità di rispettare i gesti di barriera e il distanziamento sociale

I poteri delle telecamere altoparlanti

Al centro del dibattito non c’è tanto la reintroduzione (dal 3 agosto) dell’obbligo di indossare la mascherina anti Covid anche all’esterno nelle zone più centrali e turistiche della città, ma le telecamere altoparlanti installate dal Comune di Nizza per prevenire inquinamento acustico, assembramenti inopportuni, abuso di alcol, atti di violenza e altri comportamenti nocivi per la sicurezza negli spazi pubblici, la salute di cittadini e turisti, e la civile convivenza in città.

Strumenti che permettono sia di comunicare messaggi preregistrati come la reiterata reprimenda serale preventiva, sia di sottolineare (grazie al collegamento con una centrale) l'inappropriatezza di specifici comportamenti. Saranno efficaci?

Un dibattito infuocato

Già testate in aprile in alcune aree cittadine, le telecamere altoparlanti fanno discutere, come ogni volta che libertà e sicurezza sono ciascuna su un piatto della bilancia: un po’ di sorveglianza in più e di libertà personale in meno è un prezzo equo da pagare per assicurarsi il quieto vivere?

Nelle stanze della politica cittadina, sulla promenade e sulle terrazze dei bar del centro, a Nizza il dibattito è infuocato. Ma mai quanto il sole d’agosto.