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Le mille bocce blu

Le mille bocce blu

Marsiglia, la pétanque e la Boule Bleue, l’ultima fabbrica di bocce rimasta in città.

La Boule Bleue di Marsiglia? È alsaziana!

Hervé Rofritsch. A Marsiglia, tutti sanno chi è, anche se non lo conoscono di persona. La sua azienda, La Boule Bleue, è così marsigliese che di più non si può. Nata qui, a due passi dal mare, è la fabbrica di bocce da pétanque più antica al mondo, l’unica ancora attiva in città.

Marsiglia, La Boule Bleue, boccia da pétanque da competizione

Il cognome invece, Rofritsch, di marsigliese non ha proprio nulla. È quello di Félix, capitano di lungo corso nella marina mercantile che nel 1984, anziché tornare nell’Alsazia natia allora ancora in mano ai tedeschi, decide di stabilirsi nella città che lo ha accolto tante volte durante i suoi scali, e di darsi al commercio. Il suo primo negozio, una quincaillerie, è in rue des Fabres, a due passi dal Vieux Port. Quando non è alle prese con i clienti, bisnonno Félix, con perizia e pazienza, fabbrica bocce di legno, ‘chiodate’ in superficie perché non si consumino troppo in fretta.

La Boule Bleue, una storia di famiglia

Da allora a oggi – Hervé è la quarta generazione – ne è passata di acqua sotto i ponti. La pratica della pétanque (in cui, a differenza di altri giochi, si lancia da fermi) nasce intorno al 1906.

Marsiglia, La Boule Bleue, la Pètanque si gioca da fermi

Con la prima gara ufficiale, a La Ciotat nel 1910, il gioco diventa popolare e la domanda di bocce s’impenna. Cambiano i materiali (legno e chiodi lasciano il passo al bronzo e all’ottone, e questi, a loro volta, a leghe di acciaio inox e carbonio).

Serve una fonderia, servono spazi più ampi. La Boule Bleue si allarga e trasloca più volte, ma senza mai lasciare Marsiglia.

Il blu della Boule Bleue

Oggi La Boule Bleue è fabbrica artigianale (al 57 della Montée de Saint-Menet), negozio e museo (al 4 di place des 13 Cantons). Ed è in quest’ultimo spazio che scopriamo il perché del nome dell’azienda della famiglia di Hervé.

Marsiglia, La Boule Bleue, una vecchia insegna custodita nel museo

Nessun riferimento al blu del Mediterraneo solcato dal bisnonno Félix, né all’azzurro del cielo di Marsiglia. Negli anni ‘50, il nonno e il prozio di Hervé realizzano le prime sfere in acciaio temperato svedese: una lega di carbonio che durante il trattamento termico – le bocce vengono riscaldate a quasi 1000 gradi e poi raffreddate in acqua salata – assume riflessi bluastri. Sono i giocatori stessi a chiamarle “bocce blu”, anche se i più anziani restano sempre “le Rofritsch”. E l’azienda adotta questo nome.

45mila bocce diverse

La Boule Bleue produce e vende ogni anno circa 15.000 triplettes (gruppi di tre, quante ne servono a ciascun giocatore) di bocce da pétanque da competizione, ma non sono certo tutte uguali. Le bocce da gara – che nascono da un cilindro appiattito e trasformato in due semisfere saldate, in modo da lasciare cavo l’interno – devono rispettare dei vincoli, ma i regolamenti prevedono anche dei margini di manovra. E i professionisti se le fanno produrre su misura.

Marsiglia, La Boule Bleue, bocce di diverso diametro

Scelgono la densità e la durezza, la sensazione al tatto (l’inox è più scivoloso, l’acciaio al carbonio, che tende a ossidarsi e opacizzarsi lievemente, un po’ più ruvido), il diametro (che varia in funzione della dimensione della mano) e il peso, a seconda del ruolo in squadra: i pointeurs, che hanno il compito di avvicinarsi al massimo al boccino (but), usano in genere bocce più leggere; i tireurs, che devono allontanare dal but le sfere avversarie, preferiscono bocce più pesanti.

E poi c’è lo striage, le striature, che vengono rigorosamente fatte a mano (come la marcatura e la punzonatura), da cui dipende il grip sul terreno. Alla Boule Bleue si può scegliere tra oltre 20 tipi di striature diverse, e perfino far incidere sulla superficie le proprie iniziali.

Marsiglia, La Boule Bleue, le diverse striature delle bocce

L’altro blu della Boule Bleue

Una volta nel negozio-museo di place des 13 Cantons è difficile uscirne. Si possono ammirare i trofei, le foto dei campioni amati quanto i giocatori dell'OM, vedere come sono evolute le bocce nel tempo, fare due tiri sul terrain de pétanque indoor a disposizione di visitatori e clienti. Ma anche la piazzetta su cui si affaccia l’ingresso, dove domina il blu, ha le sue attrattive. Ad esempio, sedersi al tavolino di un bar e gustarsi un pastis. Come Marsiglia comanda.

Marsiglia, place  des 13 Cantons, nel Panier

La Boule Bleue - Maison et Musée de la boule
4, place des 13 Cantons
13002 Marseille
+33 (0)4 88 44 39 44
info@laboulebleue.fr

La Boule Bleue - Produzione e vendita