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L'arte di raccogliere le olive

L'arte di raccogliere le olive

Gli incontri immaginati a cura della Redazione junior. Un contadino stende le reti sotto gli ulivi, Penolope è incuriosita e...

Siamo sulla D5, tra la deviazione per Les-Baux-de-Provence e Maussane. Ci siamo lasciati le Alpilles alle spalle. Tutt'intorno, distese di ulivi. Poco all'interno rispetto al bordo della strada, qualcuno cattura la nostra attenzione. Accostiamo.

- Buongiorno, può dirmi cosa sta facendo?

- Buongiorno a lei, con piacere. Stendo le reti intorno agli alberi. Io coltivo ulivi: le olive sono pronte da raccogliere.

- Come fa a sapere che sono pronte?

- È stagione: inizia a fine settembre e può andare avanti fino a gennaio. In realtà è difficile capire qual è il momento più adatto per raccogliere i frutti: cambia a seconda del tempo che fa e delle temperature dei mesi precedenti.

- Ad esempio?

- Beh, se l'estate non fa caldo, maturano più lentamente. O se fa brutto o il termometro va sottozero, le olive soffrono e rischiano di gelare. Cadono per terra e c'è poco da fare.

- Meno male, allora, che quest'anno il meteo è stato clemente. Ma come si fa la raccolta?

- Qui in Provenza facciamo così: per prima cosa stendiamo sotto gli alberi i teli o le reti, non c'è una gran differenza. Qualcuno li appoggia direttamente sul terreno, qualcun altro li sospende legandoli ai tronchi. Poi tocca alle olive. Un po' cadono da sole, o magari con un colpo di vento. Le altre le facciamo cadere noi.

- Sarebbe a dire?

- Chi ha solo qualche pianta di solito usa un forcone, un bastone o qualche altro attrezzo, ma c'è da stare attenti a non ammacarle: le olive sono delicate. Noi agricoltori, invece, usiamo le macchine elettriche che scuotono i rami. Ha mai visto una cascata di olive?

- E poi che succede?

- Poi viene la cernita: dobbiamo scegliere solo le olive più sane, se vogliamo fare un olio di buona qualità.

- Cos'altro si fa con le olive da queste parti?

- Molte olive le vendiamo fresche o sotto sale, da mangiare come stuzzichino o per cucinare. Poi si usano per fare l'olivade e la tapenade da spalmare sui crostini: vanno bene con il pastis. Ma alcune aziende le comprano come ingrediente per i cosmetici, i profumi, le saponette... Saponette saporite!

- Mi resta giusto la voglia di assaggiarle, queste olive...

- Qui avanti, quando arriva a Maillane, giri a sinistra: a una manciata di minuti c'è il mulino cooperativo di Mouriès. Le faranno provare l'olio: ci sono dentro anche le mie olive. Poi, se ripassa da qui, mi dirà se le è piaciuto!

Penelope Costa - Redazione Junior

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