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La Provenza sul web 5-2022

La Provenza sul web 5-2022

Méli-Mélo provenzale: anticipazioni, notizie e curiosità su Provenza e Costa Azzurra apparse sul web nelle ultime settimane.

L'estate alla grande di Villefranche-sur-Mer

Riparte alla grande Villefranche-sur-Mer, con un programma estivo all'altezza delle aspettative di chi chi la sceglie come destinazione estiva. Dal teatro, con omaggi a Molière e Marcel Pagnol, al Campionato Francese di Apnea, nel porto.
Numerose le mostre, tra cui Plein Jour, che presenterà - con il sostegno della galleria internazionale Almine Rech e della fondazione Bernard Ruiz-Picasso - l'artista francese Jean-Baptiste Bernadet nel cuore della Citadelle. E ancora, due serate eccezionali all'aria aperta, per ammirare Romeo e Giulietta interpretato dai Balletti di Monte-Carlo diretti dal coreografo Jean-Christophe Maillot.
Immancabile all'appuntamento estivo con Villefranche-sur-Mer, il cinema all'aperto che da oltre 50 anni proietta i migliori film della stagione sotto le stelle.
Letto su: Villefranche Events che contiene il programma completo da maggio a settembre. inProvenza ha partato di Villefranche-sur-mer qui.

Paesaggi italiani a Aix-en-Provence

Fino al 28 agosto, un doppio viaggio in Italia accoglie i vistiatori del Musée Granet di Aix-en-Provence attraverso la mostra "Plossut-Granet. Italia discreta".

Il museo propone un dialogo sul nostro Paese tra i disegni di François-Marius Granet (1775-1849) e le fotografie di Bernard Plossu, scattate tra gli anni 1970 e 2017: due artisti lontani nel tempo e molto diversi, ma che - come sottolinea Connaissance des Arts - "si danno di gomito o si ammiccano a vicenda. Perché c'è una parentela tra le produzioni dei due uomini. Entrambi creano paesaggi privi (o quasi) di figure. A entrambi piacciono le prospettive, le porte, gli archi, i portici. Entrambi sorprendono con i loro giochi di luce, padroneggiati (Granet lascia volentieri il foglio bianco per mostrare luoghi saturi di luce). Entrambi preferiscono il bianco e nero ma a volte si lasciano andare al colore (Plossu è il maestro dei colori saturi, soprattutto quando si applica alle stampe di Fresson)".

Il Musée Granet di Aix-en-Provence è in Place Saint-Jean de Malte.

Letto su Connaissance des Arts. inProvenza ha parlato di mostre in corso a Aix-en-Provence qui e qui.

L’arte italiana del secondo ‘900 al Mamac di Nizza

Vita Nuova. Nuove sfide per l'arte in Italia. 1960-1975

Dal 14 maggio al 2 ottobre 2022, per la prima volta in Francia dal 1981, il Mamac di Nizza presenta un grande progetto dedicato alla scena artistica italiana dal 1960 al 1975. "Vita Nuova. Nuove sfide per l'arte in Italia. 1960-1975" offre uno sguardo nuovo sulla scena artistica di un periodo particolarmente fertile ed eccezionale per il nostro Paese, legato indissolubilmente alla ricchezza del cinema e della letteratura. 

Una generazione di artisti - nati tra gli anni '20 e '40 e attivi a Genova, Firenze, Milano, Roma e Torino, fino al 1975, anno segnato dalla tragica morte di Pier Paolo Pasolini - è portatrice di nuovi modi di intendere e fare arte: illustra una forma di vita nuova (il titolo è preso in prestito dall'omonimo libro di Dante che afferma un nuovo modo di scrivere) che attraversa l'arte italiana di questi anni come una ventata di aria fresca e contribuisce al suo riconoscimento internazionale. Un quindicennio in cui l’Italia è segnata da diverse questioni sociali e politiche che trovano eco nella creazione artistica.

La mostra è organizzata intorno a tre temi principali - Una società dell’immagine, Interpretare la natura e Memorie dei corpi - e presenta 56 artisti, tra cui molte donne, attraverso una selezione di 120 opere e documenti d'archivio provenienti da collezioni pubbliche e private italiane e francesi. "Vita Nuova. Nuove sfide per l'arte in Italia. 1960-1975" fa parte del programma culturale europeo della presidenza francese del Consiglio dell'Unione europea.

Lucia Marcucci, i segreti del linguaggio

Sempre al Mamac trova spazio il lavoro di Lucia Marcucci, una delle principali rappresentanti della poesia visiva in Italia e una delle figure principali del Gruppo 70, di cui fa ufficialmente parte nel 1965. Gli artisti di questo gruppo miravano a rivalutare il linguaggio in un'epoca di sviluppo frenetico dei mass media. La parola divenne così un oggetto a sé stante, con una propria autonomia in mezzo ai nuovi sistemi di comunicazione. Il rapporto tra "immagine" e "parola" diventa il loro campo preferito di sperimentazione linguistica, e il collage il loro mezzo di espressione preferito.

Per la prima mostra personale dell'artista in Francia, "Lucia Marcucci. Les secrets du langage", la galleria contemporanea del Mamac gioca sul confronto tra le opere degli anni '60 e '70, i riferimenti alle questioni socio-politiche dell'epoca, e le ultime opere degli anni 2000 dell'artista italiana, critica nei confronti della pubblicità e della cultura dominante.

Costruite a partire da ritagli di riviste e pubblicità con messaggi spesso tratti dal vocabolario delle bolle dei fumetti, le opere di Lucia Marcucci reinterpretano, con provocazione e ironia, le questioni politiche e sociali del suo tempo, sottolineando in particolare la condizione della donna nella società contemporanea e la mercificazione della sua immagine.

Il Mamac di Nizza è in Place Yves Klein, +33 (0)4 97 13 42 01, mamac@ville-nice.fr.

Letto su: Mamac. inProvenza ha parlato di Italia a Nizza qui.

Riapre la casa-utopia di Hans Hartung e Anna-Eva Bergman ad Antibes

Nata nel 1994 ad Antibes nella villa-studio di Hans Hartung e Anna-Eva Bergman ad Antibes, la Fondazione Hartung-Bergman – straordinario complesso architettonico del 20° secolo – è stata da pochi giorni aperta al pubblico dopo due anni di lavori.

Pioniere dell'astrazione informale e gestuale lui, disegnatrice di talento e artista a tutto tondo e lei, Hans Hartung e Anna-Eva Bergman costruirono la loro “casa-utopia” negli anni ’60: l’intervento ha permesso di rendere accessibili 500 mq di giardini, 500 mq di terrazze e 600 mq di spazi espositivi. I nuovi spazi per i visitatori comprendono un edificio di accoglienza con un negozio e un ristorante fast-food, un parco di ulivi, terrazze, gallerie espositive, studi rinnovati e sale di proiezione.

Contemporaneamente agli spazi, ha aperto i battenti la prima mostra in loco, Archivi della creazione.

Sempre per il 2022 la Fondazione ha inoltre in programma l’apertura di un centro di ricerca, che darà vita a una serie di progetti a cadenza biennale. Il primo sarà dedicato al tema Scienza e Astrazione.

Fondation Hans Hartung et Anna-Eva Bergman – 173, chemin du Valbosquet, Antibes – + 33 (0)4 93 33 45 92, accueil@fondationhartungbergman.fr

Letto su: ArtsLIfe. inProvenza ha parlato di edifici-utopia qui.